SUSA – 27 persone arrestate di cui 18 in Italia: è il risultato dell’operazione internazionale “Orso-Aligustre”, della squadra di polizia giudiziaria, del compartimento di polizia stradale di Torino e Susa.
E ancora 6 persone denunciate, 5 in Spagna e 4 in Belgio, per associazione a delinquere finalizzata al furto e alla ricettazione di autoveicoli.
Si tratta di una vasta operazione, cui stanno partecipando simultaneamente e congiuntamente gli organismi di polizia italiani, spagnoli e belgi, supportati dalle agenzie sovranazionali “Europol” e “Eurojust”.
Durante l’operazione – ancora in corso – sono state sequestrate, all’interno di una stamperia clandestina, centinaia di banconote false, documenti contraffatti e supporti per documenti in bianco, utilizzati dall’organizzazione per commettere i reati.
Inoltre, nel corso delle indagini, sono state sequestrate 40 autovetture tutte dei brand Land Rover e Mercedes, per un valore commerciale stimato di oltre 3.000.000 euro ed arrestate altre 20 persone, oltre a quelle colpite dalle misure cautelari.
Secondo quando ritenuto dal G.I.P. di Torino (su conforme richiesta del P.M.), gli indagati rubavano autovetture di alta gamma, soprattutto Mercedes, Bmw e Land Rover, che trafugavano presso gli aeroporti internazionali di Torino Caselle e Milano Malpensa, oltre che nell’area metropolitana torinese.
Si erano organizzati per rubare le auto, soprattutto nei pressi dello Juventus Stadium in occasione degli incontri di calcio di Champions League e del campionato nazionale, sapendo di poter contare su 90 minuti circa per “operare” tranquillamente, prima che i proprietari ritornassero alle loro auto.
Provvedevano poi ad esportarli illegalmente via terra verso altri paesi europei e verso il Marocco, o tramite containers verso la Nigeria. Si tratta di un sodalizio criminale dedito al furto ed al riciclaggio di autovetture disarticolato dalle squadre di polizia giudiziaria del compartimento della polizia stradale “Piemonte e Valle d’Aosta” di Torino e della sottosezione polizia stradale di Susa, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Torino.
Il gruppo criminale composto da maghrebini, italiani e nigeriani, con basi logistiche a Torino, Bruxelles (Belgio) e Vigo (Spagna), per rubare i veicoli, utilizzava due differenti tecniche che in pochi minuti consentivano loro di allontanarsi a bordo delle auto rubate:
– la prima consisteva nell’asportare i veicoli, per lo più Bmw e Mercedes, mediante l’utilizzo di chiavi supplementari di accensione ottenute in Spagna in maniera fraudolenta previa presentazione alle concessionarie ufficiali di carte di circolazione e carte d’identità italiane contraffatte;
– la seconda, quella utilizzata per asportare veicoli del brand Land Rover, consisteva nell’introdursi all’interno dell’abitacolo delle auto previa rottura di un finestrino laterale posteriore per riprogrammare sul posto la centralina tramite una speciale apparecchiatura, operazione questa che ne consentiva un immediato avviamento attraverso l’utilizzo di una “chiave grezza” tipo transponder.
Facevano parte del sodalizio numerosi “ricettatori” che disponevano di box ubicati nell’hinterland Torinese presso i quali venivano occultati i mezzi in attesa di essere trasferiti all’estero; vi erano poi diversi autisti-corrieri, anche giunti dal sud Italia, appositamente ingaggiati per lo spostamento e il trasferimento delle auto.
I ricettatori nigeriani avevano altresì la disponibilità di ampi spazi (terreni recintati) ove facevano depositare i container all’interno dei quali venivano caricate ed occultate tra masserizie varie autovetture rubate che poi venivano imbarcate su navi dirette in Africa. Collaborava con loro anche un autista di carroattrezzi che si occupava di sistemare le auto all’interno dei containers.
L’organizzazione criminale, al fine di ottenere targhe e documenti contraffatti necessari per riciclare le auto rubate, si rivolgeva a maghrebini ed italiani che operavano nell’hinterland milanese ove è stata individuata una stamperia clandestina.
Dopo un anno e mezzo di indagini ininterrotte, nella mattinata del 14 settembre, gli uomini del compartimento della polizia stradale del Piemonte, coordinati dalla locale Procura della Repubblica e dall’organismo internazionale EUROJUST, e con la collaborazione di personale del compartimento della polizia stradale di Milano e Bari hanno tratto in arresto 27 persone – in esecuzione a misure cautelari o provvedimenti di fermo, disposti dall’A.G. Torinese. Alcuni provvedimenti sono stati eseguiti in Belgio e in Spagna in esecuzione ad un mandato di arresto europeo emesso dal G.I.P. del Tribunale di Torino.
Le persone arrestate in Italia sono:
1. AREBUN Philip nato ad Uromi (NIG) il 05/07/1957, (misura cautelare in carcere)
2. CAIVANO Vincenzo nato a Torino il 05/07/1957, (misura cautelare in carcere)
3. FIORINO Cosimo nato a Castellaneta (TA) il 23/07/1965, (misura cautelare in carcere)
4. JALJAL Soufiane nato a Marrakech (MAX) il 28/01/1976, (misura cautelare in carcere)
5. MOCCI Bernardino nato a Carbonia (CA) il 26/11/1955, (misura cautelare in carcere)
6. OMOZUSI Rosemary nata in Nigeria il 28/11/1959, (misura cautelare in carcere)
7. OSA Femi nato in Nigeria il 02/06/1973, (misura cautelare in carcere)
8. ROSSI Sergio nato a Torino il 04/06/1950, (misura cautelare in carcere)
9. TANTSIFT Mouhsine nato in Marocco il 16/01/1973, detenuto presso la casa circondariale “Aosta” di Brissogne (AO) per altra causa; (misura cautelare in carcere)
10. MONTESION Fabio, nato a Torino il 29.12.1976, (misura cautelare degli arresti domiciliari)
11. BACHAR Brahim, nato a Casablanca (Marocco) il 09/02/1973, (fermo di P.G. disposto dal P.M.)
12. EL HAZIBI Anass, nato a Torino il 12.07.1995, ((fermo di P.G. disposto dal P.M.)
13. ENOBAKHARE Omoruyi, nato a Emo State (NIG) il 14/06/1975(fermo di P.G. disposto dal P.M.)
14. KARUMA Johnson, nato a Benin City (NIG) il 07/08/1970, (fermo di P.G. disposto dal P.M.)
15. IREDIA Charles, nato in Nigeria il 06/08/1965, (fermo di P.G. disposto dal P.M.)
16. OBASE Edwin, nato in Nigeria il 01/01/1968, (fermo di P.G. disposto dal P.M.)
17. OJO Moses Desmond, nato a Benin City (NIG) il 18/12/1973, (fermo di P.G. disposto dal P.M.)
18. EL ALAMI SAMIR, NATO IN MAROCCO IL 21.7.1975 (arrestato in flagranza).
In Belgio sono stati arrestati:
19. ABBOUD Wahid, nato in Marocco il 13.10.1971, attualmente ristretto presso una casa circondariale in Belgio (misura cautelare in carcere) con altre 3 persone.
In Spagna sono stati arrestati:
20. JEBALI Mohsen Chikhaoui, nato a Tunez (Tun) il 4.8.1969, residente a Meano (Pontevedra – Spagna) (misura cautelare in carcere) con altre 4 persone
L’operazione verrà illustrata in una conferenza stampa che si terrà alle 10 di giovedì 15 settembre, presso la sala riunioni degli uffici della polizia stradale di Torino, siti in corso Eusebio Giambone 2.