RICEVIAMO DAL SINDACATO NURSIND PIEMONTE
SUSA – La presente per raccontare a voi tutti le ragioni della nostra protesta e i motivi che ci hanno portato a scioperare.
In questi anni abbiamo assistito inermi al continuo depotenziamento dell’Ospedale di Susa, a cominciare con la riduzione dei posti letto della Medicina, poi della Chirurgia e Ortopedia, completando l’opera con la chiusura del punto nascite e reparto di Pediatria e Ginecologia, sia chiaro che fossero reparti che funzionavano e che scientemente non sono stati resi in grado di continuare a lavorare come avremmo voluto.
Ultima non per importanza la sospensione dell’attività ambulatoriale (con tutti i disagi che ne conseguono) in favore delle vaccinazioni e dei tamponi che per la ASLTO3 hanno acquisito carattere di priorità assoluta. Priorità che in parte possiamo condividere ma non possiamo dimenticare che oltre al Covid esistono anche altri problemi di salute.
Confidiamo nel fatto che tutti coloro che hanno apprezzato il nostro coraggio e il nostro lavoro possano condividere le ragioni della nostra protesta. E’ proprio a loro che chiediamo un gesto di solidarietà, ben consapevoli del fatto che migliorare le nostre
condizioni di lavoro significhi migliorare l’assistenza di tutti.
Il governo Draghi, inspiegabilmente non ha ritenuto di dare un segnale di vicinanza agli
operatori sanitari (infermieri, ostetriche, OSS, professionisti sanitari), erogando già da
questo mese le risorse stanziate a dicembre 2020.
Le condizioni di lavoro sono diventate inaccettabili. Il peso della responsabilità che poggia
sulle nostre spalle è sempre più gravoso, siamo fianco a fianco tutti i giorni con la morte.
Da due anni che non abbiamo vita al di fuori del lavoro.
Abbiamo gli stipendi tra i più bassi d’Europa. Ci sobbarchiamo a nostre spese
l’assicurazione, la formazione e l’iscrizione all’ordine professionale. Gli applausi e le
pacche sulle spalle non ci aiutano ad arrivare a fine mese.
La nostra professione è così svalutata che sono pochi a volerla intraprendere e sono molti
invece quelli che si sono stancati e quelli che la lasciano.
Vogliamo poter dare ai nostri assistiti il meglio di noi, della nostra professione. Per poterlo
fare abbiamo bisogno di un corretto rapporto infermiere/pazienti e di veder riconosciute e
sviluppate le nostre competenze.
Non vogliamo creare disagio ai cittadini più di quello che già stanno vivendo. Vogliamo
però che tutti sappiano che gli infermieri sono una risorsa fondamentale per tutti i sistemi
sanitari del mondo, ma evidentemente non per il nostro Governo e le nostre Regioni. Chi
di noi può si ferma e sciopera, gli altri garantiranno i servizi essenziali, come sempre
abbiamo fatto.
Per tutto questo vi invitiamo a partecipare alla manifestazione che si terrà il 28.01.2022 a
partire dalle ore 10.30 a Torino in Piazza Castello e a voler portare il vostro contributo e la
vostra solidarietà nella forma che riterrete opportuna e al quale saremo lieti di dare spazio.
I rappresentanti del NurSind, che in questi giorni hanno manifestato con presidi davanti a tutti gli ospedali dell’asl to 3, oggi erano anche davanti all’ospedale di SUSA.
Incredibile e inaccettabile che oltre a tutte le criticità che porteremo in piazza venerdì a Torino, l’Asl to 3 abbia deciso a due giorni dalla sciopero di dimezzare del 50% gli straordinari che gli infermieri e il personale sanitario ha fatto nel corso del 2021.
Ringraziate i NoVax in terapia intensiva che ci costano 10000-20000 Euro al giorno. I soldi non sono infiniti. O paghiamo gli straordinari, o le cure a questi ritardati.
I direttori/dirigenti moltiplicano i posti inutili per loro. Certo che non ci sono soldi per gli straordinari per gli eroi!
Covidiota
Poverini…chissà il dolore che stanno provando.
La madre dei Gabriele 2 è sempre incinta