SUSA – In città scoppia il caso delle telecamere. La segusina Simona Rotelli ha inviato una lettera a ValsusaOggi sollevando la questione: “Da tempo vari cittadini chiedono all’amministrazione comunale il ripristino immediato di tutte le telecamere di sorveglianza presenti a Susa…è incomprensibile l’atteggiamento da parte del Comune per quanto riguarda il servizio di vigilanza tanto propagandato in passato e adottato, a quanto pare, solamente per controllare le persone intente ad effettuare la raccolta differenziata (con apparecchiature molto costose pagate da noi) e non usufruirne per cose ben più serie. Non è bello passeggiare per la città e constatare la nutrita presenza di queste “palle”, le quali potrebbero essere utilizzate soprattutto nelle ore notturne, in modo da rendere più tranquilli gli abitanti”.
La risposta alla richiesta della lettrice arriva direttamente dal vicesindaco Gigi Beltrame: “Le telecamere non funzionano, mentre alcune sono rotte…questo è vero. Ma stiamo risolvendo il problema, abbiamo già stanziato i soldi a bilancio e ne abbiamo parlato in consiglio comunale. Entro l’estate saranno installate le nuove telecamere. Attendiamo il via libera dalla Prefettura perché dobbiamo attenerci alla nuova normativa sulla privacy. Il Comune investirà circa 30mila euro per ripristinare tutto il sistema di videosorveglianza e renderlo operativo, con nuovi ponti-radio per trasmettere il segnale. Ci tengo però a precisare alcune cose: le registrazioni video potranno rimanere in archivio per una settimana e potranno essere visionate solo dalle autorità preposte, carabinieri, polizia, ecc. I privati o i singoli cittadini non potranno chiedere alla polizia municipale di visionare le immagini. A mio parere le telecamere sono un aiuto importante, ma non risolveranno tutti i problemi riguardo la sicurezza pubblica”.