SUSA – Il Comune riapre al pubblico il Castello della contessa Adelaide. L’edificio storico è stato oggetto di un programma di ristrutturazione, recupero e valorizzazione che lo ha riportato alla sua originaria bellezza e nel corso dell’anno 2015 hanno avuto inizio i lavori di allestimento del nuovo museo civico della Città di Susa.
Si tratta di un’apertura provvisoria, visto che devono ancora concludersi gli interventi di allestimento del nuovo museo civico. Il Castello aprirà le sue porte dall’11 giugno al 3 ottobre 2021 ogni venerdì, sabato e domenica (orario 10 – 13 e 14 – 18). L’ingresso costerà 8 euro (tariffa intera dai 27 ai 64 anni d’età), ridotto 4 euro (fino ai 26 anni e dai 65 anni in su). Ingresso gratuito per i bambini fino a 6 anni, per i possessori della Torino+Piemonte Card e per alcune categorie professionali (guide e interpreti turistici, membri dell’International Council of Museum), o per motivi di studio e di ricerca, portatori di handicap con famigliare o accompagnatore.
L’Amministrazione potrà prevedere deroghe per particolari occasioni, debitamente motivate, per l’esenzione dal pagamento del biglietto di ingresso. Le tariffe vengono applicate anche dall’associazione Abbonamento Musei.
“In attesa del completamento definitivo del museo nella parte relativa all’allestimento, sono stati realizzati interventi che hanno consentito, progressivamente, l’apertura di alcuni settori espositivi quali il settore archeologico al piano terra, la WunderKammer e la riproduzione in scala dell’Arco di Augusto al primo piano – spiegano dal Comune – la sistemazione del secondo piano con l’allestimento della sezione risorgimentale, e del soppalco dove è presente la mostra permanente “Duemila anni di clima in Val di Susa – Da Annibale al riscaldamento globale”, a cura della Società Meteorologica Italiana Onlus”.
“L’ultimazione delle indagini archeologiche, condotte sotto la Direzione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Torino, nell’area della platea del Teatro Civico, ha portato al recupero una considerevole quantità di reperti archeologici di proprietà statale, da destinarsi al museo civico” aggiungono dal Comune.
Le prossime tappe per realizzare finalmente il museo civico di Susa, prevedono, tra le varie cose, l’approvazione del regolamento da parte del consiglio comunale “che ne disciplini l’organizzazione, il funzionamento e la determinazione delle tariffe definitive per i visitatori”, e la progettazione della miglior forma gestionale dell’istituzione museale che assicuri il miglior livello di valorizzazione”.
“Con l’istituzione del museo sarà possibile promuovere e indirizzare un’attività dai notevoli risvolti positivi per la comunità locale e di Valle – aggiungono dal Comune – organizzando eventi artistici e rispondendo ad istanze di tipo didattico e di animazione culturale anche in collaborazione con altre realtà museali, stimolando le economie locali e ponendosi come punto di riferimento nel territorio per lo sviluppo e la conoscenza della storia locale e della sua arte”.