SUSA, SABATO 24 MANIFESTAZIONE PER IL PRONTO SOCCORSO. IERI NUOVI DISAGI CON PAZIENTI SULLE BARELLE. SOPRALLUOGO DI PLANO, DURBIANO E BATZELLA CON UN FLASH MOB DEI CITTADINI

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Una nuova giornata di disagi al pronto soccorso di Susa. A causa della carenza di personale medico e di posti letto ospedalieri (ben 9 sono stati tagliati dall’Asl poco prima di Natale), domenica c’erano ancora pazienti su barelle lungo i corridoi, con tempi di attesa interminabili e gli operatori sanitari che facevano i salti mortali per fornire il servizio ai malati.

E sabato 24 gennaio a Susa si terrà una manifestazione popolare, per chiedere alla Regione di potenziare il pronto soccorso valsusino, aumentare i posti letto ed il personale medico (oggi ci sono solo 4 dottori in servizio, mentre per organico ce ne dovrebbero essere 9) e di smettere di penalizzare l’ospedale di Susa, l’unico ancora rimasto attivo su tutto il territorio, dopo le chiusure forzate di Avigliana e Giaveno.

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Intanto, domenica pomeriggio la consigliera regionale Stefania Batzella ha organizzato un piccolo flash mob, invitando icittadini di Susa, e non solo, davanti al pronto soccorso.

Si sono radunati solo con il passaparola e i messaggi circa una cinquantina di persone, e sul posto sono arrivati anche il sindaco Sandro Plano ed il primo cittadino di Venaus, Nilo Durbiano.

Plano, Batzella e Durbiano hanno poi fatto un sopralluogo nei corridoi del pronto soccorso: “Alle 17.30 c’erano ancora 12 pazienti costretti sulle barelle – spiega il sindaco di Susa – posti letto liberi nei tre reparti non ce ne sono. E pensare che c’è chi vorrebbe ancora ridurre i servizi dell’ospedale, portandolo alla chiusura”.

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“Questa settimana porterò la battaglia per il pronto soccorso di Susa in Regione, chiedendo all’assessore Saitta di fare qualcosa di concreto, assumere personale e darci risposte chiare – annuncia la Batzella – intanto prepariamoci anche per la manifestazione di sabato”.

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