di IVO BLANDINO
SUSA – Sabato 8 aprile ha avuto luogo a Susa “La Festa dei Popoli”, dove si sono incontrate persone appartenenti ad etnie e religioni diverse.
La manifestazione è iniziate alle 17.30, dalla piazza della cattedrale S.Giusto con una prima meditazione, quindi la marcia è proseguite per le vie di Susa. Hanno partecipato molti sindaci della Valsusa in fascia tricolore e tantissimi cittadini.
Una marcia senza bandiere e senza slogan: la seconda riflessione è stata fatta davanti alla chiesa valdese, la terza davanti alla chiesa ortodossa e l’ultima riflessione nella chiesa di San Francesco.
Un momento importante si è vissuto nell’arena di Susa, dove si sono udite le testimonianze di Farhad Bitani, educatore afgano, ultimo figlio del generale Mohammad Qasim, ufficiale nell’esercito afgano durante la missione Isaf.
La festa tra i popoli è terminata presso il salone Monsignor Rosaz con una “cena della condivisione”: ognuno ha portato un piatto tipico della propria tradizione culinaria, dopo cena ancora conversazioni e danze tipiche.
L’iniziativa è stata promossa dall’Azione Cattolica Diocesana, in stretta collaborazione con la comunità ortodossa, islamica, valdese e con i diversi gruppi etnici (rumeni, albanesi ecc. ), presenti sul territorio della Valle di Susa, ed il servizio richiedenti asilo per i profughi in valle.
Molto soddisfatti per la buona riuscita della manifestazione gli organizzatori e i molti partecipanti.
Le foto della festa sono state scattate e gentilmente concesse a ValsusaOggi da Giuseppe Circhirillo di Condove.