di LUCA CURCIO E RICCARDO ROUX (studenti)
Oggi, 25 febbraio, presso l’ISS Ferrari di Susa si è tenuto un incontro con la prof.ssa Maria Falcone, sorella del magistrato ucciso in un attentato della mafia il 23 maggio 1992 a Capaci, insieme alla moglie e ai componenti della sua scorta.
Sono presenti diversi sindaci e presidi della valle oltre a molti studenti, visto che la giornata è dedicata principalmente a loro.
GUARDA LE FOTO DELLA NUOVA TARGA DEDICATA A FALCONE ALL’ITIS FERRARI DI SUSA
La giornata è incominciata con un filmato introduttivo su Giovanni Falcone, sua moglie, la sua scorta e Paolo Borsellino.
C’è stata poi l’accoglienza da parte della preside dell’ISS Ferrari Anna Giaccone, dal direttore generale USR Giuseppe Bordonaro, dal consigliere città metropolitana Gemma Amprino e dal procuratore Paolo Borgna che hanno ricordato come la mafia non sia solo al sud Italia ma sparsa anche per tutta la penisola, compreso il nord, per questo si può dire che la mafia sia un problema di tutti. Il procuratore Borgna ha poi parlato della vita di Giovanni Falcone.
Arriva quindi il momento delle scuole elementari, prima tocca a quella di Venaus che ha preparato un video e una lettera, poi alla scuola di Almese intitolata proprio a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino i quali ragazzi leggono uno alla volta frasi riguardanti la mafia mentre altri completano un collage di una foto dei due sopracitati.
La parola passa quindi a Maria Falcone che racconta un aneddoto di suo fratello all’età di sette anni, il quale fattosi comprare il costume da zorro rovinò le pareti della nonna, suo padre allora lo rimproverò dicendo che bisognava imparare a rispettare le altre persone, da lì nacque la voglia di aiutare il prossimo. Falcone usò nella sua battaglia contro la mafia molte frasi come ad esempio una celebre che recita che la mafia colpisce i servitori dello stato che lo stato non è riuscito a proteggere. Sapeva che sarebbe morto e disse che lui passerà ma le sue idee devono continuare a camminare. Era un uomo che aveva sacrificato la propria vita per l’amore verso la democrazia.
Guardiamo quindi un filmato portato da Maria Falcone che parla della mafia e delle tante vittime che ha creato.
Alla fine di questo filmato ha preso vita un dibattito con domande da parte degli studenti e risposte di Maria Falcone.
I ragazzi hanno chiesto se la mafia dopo la morte di suo fratello fosse diminuita e se le manifestazioni o i cortei fossero utili, ha risposto che chiaramente ci sono stati passi in avanti rispetto a quasi 24 anni fa e che le manifestazioni dopo la morte di suo fratello hanno aiutato tantissimo facendo vedere che chiudendo la bocca di 5 persone si sia aperta quella di altri 50 milioni. Alla domanda se avesse ricevuto minacce dalla mafia risponde che se ancora oggi è scortata un motivo ci sarà.
Ci spostiamo quindi nel giardino dell’istituto dove viene scoperta la targa dedicata a Giovanni Falcone.