SPOLETO – Sventata un’aggressione contro l’arcivescovo di Spoleto-Norcia, Renato Boccardo, originario di Sant’Ambrogio, in Valsusa. Sabato 12 gennaio Monsignor Boccardo ha celebrato la messa nel carcere di Spoleto con i reclusi. Un detenuto, presumibilmente di nazionalità marocchina, è stato fermato dalla polizia penitenziaria con una lametta in tasca, mentre si accingeva a entrare nella cappella, dove il vescovo stava iniziando a celebrare, in occasione del patrono San Ponziano.
L’uomo ora è in carcere per reati comuni e non risulta che sia radicalizzato, per adesso non ci sono fascicoli aperti sull’episodio da parte della procura di Spoleto.
Secondo la diocesi, del sequestro della lametta monsignor Boccardo è stato informato al termine della messa dal direttore del carcere. Su quanto successo sono in corso accertamenti da parte della polizia penitenziaria. Il vescovo ha quindi ringraziato gli agenti “per l’efficienza dimostrata” e per avere “garantito il normale prosieguo della celebrazione eucaristica senza farci accorgere di nulla. La presenza della reliquia di San Ponziano è stato un bel momento di preghiera, molto apprezzato dai detenuti presenti”.
HA! E chi doveva essere (in italia) a fare un’aggressione e in piu a un vescovo?
In un carcere logico pero se e un uomo di chiesa deve essere per forza un arabo.