di PINO SCARFÒ
AVIGLIANA – Una platea appassionata e numerosissima ha assistito ieri sera al confronto tra i cinque candidati a sindaco che il prossimo 11 giugno si sfideranno per la poltrona di primo cittadino di Avigliana. Sono state tredici le domande proposte ai candidati, selezionate tra le tante giunte nella nostra redazione. Tredici domande che sono state vagliate con cura per poter offrire ai candidati, ma soprattutto ai cittadini, un panorama sufficiente per capire che cosa Avigliana offre e cosa si potrebbe fare per migliorarla.
Si è parlato di strade principali della città, del centro storico, del futuro della stazione ferroviaria, dei due laghi, di sport e aggregazione sociale, di lavoro e commercio, di sanità e anziani, di Tav e tasse. Argomenti importanti che con competenza sono stati affrontati dai cinque candidati. La serata si è protratta ben oltre la mezzanotte, ma il pubblico ha assistito con grande interesse.
L’evento si è concluso parlando di tasse. Un argomento poco coinvolgente ma sensibile, del quale molti ne farebbero volentieri a meno, “ma sono il motore che fa andare avanti il Comune”, afferma Tatjana Callegari del Movimento 5 Stelle. E in ogni caso: “Questa sera nessuno direbbe di aumentarle”, aggiunge Toni Spanò della lista civica Adesso Avigliana. Un argomento rilevante per una pubblica amministrazione, ma che diventa gravoso per i cittadini soprattutto, quando da Roma “sono sempre meno i soldi che vengono assegnati ai Comuni”, prosegue la Callegari.
Nonostante i candidati abbiano avuto soltanto un minuto a disposizione per esprimere la propria opinione, “troppo poco per poter approfondire l’argomento”, ironizza Mario Picciotto del “Comitato Progetto per Avigliana”, hanno concluso degnamente la serata. Per Angelo Roccotelli, della lista civica Avigliana Viva, “si potrebbe fare una rimodulazione delle imposte principali per facilitare le fasce più deboli e venire incontro ai cittadini”. La Callegari punterà sul baratto amministrativo, offrendo servizi per pareggiare il debito nei confronti del Comune. “Avigliana deve ripartire creando risorse”, aggiunge Spanò. Ed elenca tre punti sui quali intende intervenire se dovesse essere eletto sindaco: riduzione dell’Irpef, pagare solo per i rifiuti realmente prodotti e aumentare gli sgravi fiscali: “Saremo accanto ai cittadini con l’impegno di ridurre i costi”.
Il candidato a sindaco Andrea Archinà, della lista civica “Avigliana Città Aperta” e attualmente vicesindaco di Avigliana, elenca alcune azioni già intraprese dall’amministrazione uscente, per ridurre il peso delle imposte e accenna ad un parziale adeguamento sull’Irpef in vigore dal 2013, al raddoppio delle fasce di esenzione che sono state elevate a 15 mila euro “facendo rientrare 1.500 aviglianesi che erano in condizioni di bisogno”.
Conclude dicendo che sono stati aumentati i controlli sull’evasione fiscale e che sarà incentivata la raccolta differenziata. Per Picciotto è ovvio che un buon amministratore punti a ridurre le tasse ai cittadini e i costi dei servizi: “Sono anni che sto facendo delle importanti battaglie, ma essendo in minoranza non è facile farsi ascoltare”. Chiosa puntando su una differenziata accurata “se vogliamo raccogliere più soldi dai rifiuti”.
L’evento si è svolto presso il teatro Fassino ed è stato organizzato dalla redazione del quotidiano online ValsusaOggi e condotto dal direttore Fabio Tanzilli.