della REGIONE PIEMONTE
TORINO – Realizzare un programma organico, coordinato e congiunto di collaborazione per rendere i cantieri della Torino-Lione un motore di sviluppo dell’economia locale dando una risposta strutturale alle esigenze e alle ambizioni delle zone interessate dalla costruzione della tratta italiana della nuova linea ferroviaria ed armonizzando l’utilizzo dei fondi compensativi sono i risultati che intende ottenere il protocollo d’intesa denominato “Patto per il Territorio”.
Il documento, di durata triennale, è stato sottoscritto il 23 novembre dal presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino, dal direttore generale di Telt (Tunnel Euralpin Lyon Turin Sas), Mario Virano, e dal commissario di Governo, Paolo Foietta. Erano presenti l’assessore regionale ai Trasporti, Francesco Balocco, il viceprefetto di Torino, Marita Bevilacqua, amministratori dei Comuni della Valsusa, ed esponenti delle associazioni di categoria.
“La firma – ha rimarcato Chiamparino – mi pare un segnale inequivocabile della volontà del territorio di realizzare la Torino-Lione, un atto di fiducia verso la conclusione dei lavori, oltre che un’opportunità per la Valsusa. Ovviamente, questi interventi avanzeranno se avanzerà l’opera principale. Quello che mi aspetto – ha proseguito il presidente – è che il Governo sciolga le riserve per la realizzazione del tunnel di base. Ma non sono così tranquillo che avvenga, anzi sono sinceramente preoccupato, e temo molto che questo continuo rimpallare l’analisi costi/benefici sia solo un modo per arrivare il più possibile in là nei tempi delle decisioni. Mi auguro di essere clamorosamente smentito e sarei felice se nell’incontro tra Governo e imprenditori del 5 dicembre prossimo venisse dato il via libera”.
“Con questo protocollo, il cui testo è stato visionato e condiviso dal Ministero, mettiamo in equilibrio – ha evidenziato il direttore Virano – la situazione tra Italia e Francia per quanto riguarda le opere di compensazione. Il primo esempio della sua applicazione sarà la gara per la nicchia della Maddalena”.
“Viene portato a termine – ha aggiunto il commissario Foietta – un lavoro impegnativo iniziato nel 2013 con Smart Susa Valley e che dimostra che l’ostilità dei Comuni della Valsusa verso la Torino-Lione è una fola. Gli stessi Comuni avranno un ruolo di partecipazione e di controllo”.
Gli obiettivi
Nel dettaglio, il protocollo si propone :
– la realizzazione delle opere di mitigazione di competenza di Telt previste nel quadro economico del progetto definitivo della nuova linea;
– l’attuazione delle misure di accompagnamento al cantiere destinate a rendere l’opera un’opportunità per la collettività e lo sviluppo del territorio, con particolare riferimento alle esigenze di favorire la formazione e l’occupazione, ridurre l’impatto sul territorio e sull’ambiente, garantire la salute personale e pubblica, salvaguardare l’ambiente, assicurare la trasparenza e la comunicazione;
– l’esecuzione delle misure e delle opere di accompagnamento ambientale, territoriale e sociale al territorio, in coerenza con quanto disposto dalle deliberazioni del Cipe e con particolare riferimento alla riqualificazione ambientale, allo sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili, alle attività agricole, turistiche e produttive, alla connettività materiale e info-telematica, alla tutela e gestione del patrimonio forestale e agricolo, alla riqualificazione del patrimonio edilizio pubblico, a partire dagli edifici scolastici, e privato, al recupero dei centri storici, agli interventi di riqualificazione urbana.
Nell’ambito dello sviluppo del programma verranno incrementate progettualità ed iniziative, delineate di volta in volta anche attraverso specifici accordi attuativi con i soggetti competenti, utilizzando le modalità di finanziamento esistenti e promuovendo, laddove possibile, l’utilizzo di fondi strutturali e d’investimento europei. Seguendo lo spirito del protocollo, le parti si impegnano a favorire le forme di coinvolgimento più ampie di tutti gli attori interessati allo sviluppo delle iniziative individuate, dai principali stakeholders territoriali, alle istituzioni territoriali locali, al mondo associativo, datoriale e imprenditoriale.
Le opere e le misure compensative potranno essere attuate, come stabilito dalla delibera n.67/2017 del Comitato interministeriale per la programmazione economica (Cipe), che stanzia 98,5 milioni di euro, di cui 32 disponibili e 10 già spesi, per interventi da effettuare a Bussoleno, Chiomonte, Giaglione, Gravere, Mattie, Meana di Susa, Mompantero, Salbertrand e Susa come Comuni coinvolti nell’opera principale, a Venaus, Caprie, Torrazza Piemonte, San Didero, Bruzolo, Buttigliera Alta, Cesana Torinese come Comuni interferiti. A questa cifra si dovranno sommare quelle che saranno stanziate per la formazione, l’accoglienza, la ricettività, la gestione dei servizi previsti.
Gli impegni dei firmatari
Il protocollo elenca gli impegni che i tre enti firmatari si assumono per ottenere i risultati che si intendono raggiungere:
– la Regione Piemonte si occuperà di individuare risorse complementari per l’attuazione delle opere previste, favorire l’occupazione locale promuovendo percorsi formativi per facilitare la disponibilità dei profili professionali ricercati dalle aziende appaltatrici, sostenere la riqualificazione del patrimonio immobiliare destinato all’accoglienza del personale proveniente da fuori area impiegato nei cantieri anche attraverso interventi destinati alla riqualificazione energetica o alle forme di ricettività diffusa, creare sinergie con la Regione Auvergne Rhône Alpes per permettere una lettura globale dell’attività dei cantieri e dei suoi effetti;.
– il commissario di Governo, in qualità di presidente dell’Osservatorio dell’asse ferroviario Torino-Lione, si farà garante delle istanze territoriali nelle fasi di esecuzione delle misure e delle opere e di progettazione e realizzazione dei servizi al territorio, accompagnerà la creazione di strumenti operativi per la gestione integrata di servizi destinati alle imprese appaltatrici e volti alla valorizzazione delle risorse locali; predisporrà di concerto con Osservatorio e Regione Piemonte un programma operativo triennale per l’attuazione delle misure e delle opere di accompagnamento; avvierà un progetto di comunicazione coordinato ed unitario.
– Telt, in qualità di committente dei lavori, inserirà nei propri bandi di gara d’appalto una clausola sociale quale criterio di selezione delle offerte, inerente l’assunzione di lavoratori svantaggiati e molto svantaggiati,e un criterio di valutazione dell’offerta che preveda l’attribuzione di punteggio maggiore in relazione alla minor distanza tra il cantiere e il luogo di abitazione degli addetti al cantiere in modo da consentire la riduzione del traffico veicolare derivante dai trasferimenti casa-lavoro e la riduzione dell’impatto ambientale in termini di qualità dell’aria ed acustico, fornirà alla Regione Piemonte tempestiva informazione ed aggiornamento circa le stime dei fabbisogni di personale, promuoverà la piena conoscenza dell’andamento dell’opera garantendo completa informazione sui cantieri e completa trasparenza sulle imprese e sugli appalti.
Congiuntamente, le parti si impegnano a contribuire alla creazione di una Maison de l’Habitat sul modello di quanto già realizzato sul versante francese, concepita come sportello per valorizzare le opportunità ricettive del territorio per l’ospitalità dei lavoratori impegnati nei cantieri, nonché a garantire la salute pubblica e l’ambiente mediante attività di monitoraggio e verifica continua degli impatti dei lavori.
PATTO TERRITORIO TAV
Coi soldi si può comprare tutto, siamo tutti in vendita. Dove finiranno sprecati però?
Franco, le compensazioni sono OPERE per i paesi attraversati, opere di cui beneficeranno i cittadini. Nessuno compera niente.
E già c’è proprio di che essere contenti! Con una mano te la mettono nel …. e xon l’altra mitigano il malfatto! Evvivaaaa.
E’ una specie di contentino per fare digerire la TAV, ergo ci stanno comprando. Inizieranno i lavori di queste OPERE, poi a metà le varie ditte e dittucole che subappaltano falliranno, lavori fermi, soldi sprecati ed intascati da chissà chi. Same old story.
In Europa abbiamo la troika che ci impone la sua condotta di vita. In Vallesusa abbiamo l’altra Troika……..Chiamparino.Foietta. Virano…..
Mai contenti.
Ho sempre sentito i Notav asserire che l’economia deve ripartire dalle piccole opere e dalla messa in sicurezza del territorio.
Credo che questi fondi destinati ai comuni servano proprio a questo.
O no?
Compensazioni de che? L’opera nn si fa è stato deciso….o no?
Che senso ha chiedersi se l’opera si fa o no quando è già in lavorazione da un pezzo??
A chiacchiere questo governo ha fatto un sacco di cose.
Peccato che poi conti solo ciò che arriva in Gazzetta ufficiale. Nei fatti nessun atto formale è stato fatto contro la Torino-Lione, nè sulla tratta internazionale, nè su quella nazionale. Per cui tutto procede, ovviamente, come se questo inutile governo non esistesse.
per ospitare il deposito nazionale dei rifiuti radioattivi offrono di più…
a questo punto, quasi quasi…
PS a danno permanente deve essere corrisposta compensazione permanente, non bastano 4 marciapiedi e 2 rotonde
quindi i cittadini di un qualsiasi comune, non coinvolto in grandi infrastrutture, non hanno diritto alla messa in sicurezza del territorio?
Ma non si vergognano.
Molto meglio la madamina che vorrebbe sloggiarci dalla Valle per realizzare il sogno della “sua” Torino del futuro che questi tre buffoni e la loro corte di servi sciocchi che siglano un “patto” identico a quelli che confinarono gli indiani d’America in sempre più sterili riserve.
Peccato che gli indiani su questi patti, fidandosi, misero la propria firma.
“Finché l’erba crescerà e i fiumi scorreranno”
Makhpiya Luta
Red Cloud
1822-1909
Questi per fortuna le firme continuano a mettersele tra loro.
Strana sensazione, ma la puzza fetente di Prà Catinat sembra tornare a spigionarsi persino dalla fotografie.
Qui SI TAV e NO TAV non sono il problema.
4 politici che per anni hanno dati degli anarco insurrezionalisti ai NO TAV perché facevano azioni contro una decisione presa dallo Stato centrale . Ora mica vorranno fare fanno la stessa cosa permettendosi di ribellarsi e disubbidire allo Stato centrale. ?
Speriamo che non proseguano oltre in questa condotta così “anarchica” e non scivolino in azioni al limite della legalità altrimenti rischiano di finire gasati, manganellati e processati anche loro !
Se la Va di Susa ( a detta di Chiamparino e del fù Sindaco Fassino) valeva numericamente meno di un quartiere di Torino, allora secondo lo stesso postulato La Regione Piemonte è una pulce rispetto all’ intera Nazione !
Quindi secondo le stesse regole, per quasi 3 decenni predicate, Chiamparino da bravo cittadino rispettoso delle istituzioni e della Costituzione dovrebbe limitarsi ad ubbidire e ad accettare le decisioni prese dall’ alto ?
Vedremo.
Mauro Galliano- Condove-
Caro Mauro, la tua è una risposta priva di senso, come peraltro molte di quelle che arrivano solitamente dai fanatici NoTav. Nessuno in valle ha mai messo in discussione la contrarietà all’opera, che è e rimane una libera opinione. In questi anni si sono messi in discussione imbrattamenti di muri e montagne, blocchi di strade e ferrovie, lanci di pietre e bombe carta, intimidazioni a imprenditori, danneggiamenti a cantieri e ogni sorta di illegalità che è stata portata avanti in nome di una “lotta al treno”, diventata “lotta al sistema”. Chi ha manifestato in piazza Castello, fino a prova contraria, ha fatto tutto nella piena legalità. E questo fa una grossa differenza, anche se il NoTav medio non è in grado di comprendere il confine tra libera opinione e reato.
Caro “Bye NO TAV” , se le dovessi rispondere con lo stesso suo tono e generalizzando questa sarebbe la risposta: ” La tua è una risposta priva di senso , come peraltro molte di quelle che arrivano soliatmente dai fanatici SI TAV..Nessuno in valle ha mai messo in discussione essere favorevoli all’ opera che è e rimane una libera opinione. In questi anni di sono messi in discussione occupazioni abusive di terreni privati, perdite di sorgenti e falde acquifere ( Mugello), comportamenti illeciti di una parte delle forze dell’ ordine, dei provocatori e degli infiltrati , corruzioni, tangenti e infiltrazioni mafiose da parte dell’ andrangheta del movimento terra in quasi tutti i cantieri TAv d’ Italia e in particolare della Torino- Milano, la corruzione dell’ operazione ” Minotauro” proprio in valle di Susa e ogni sorta di illegalità che è stata portata avanti in nome di una esaltazione del treno che è diventata una esaltazione al sistema.
Chi ha manifestato per un’ oretta senza camminare troppo ( perchè è faticoso) in piazza Castello , fino a prova contraria , era ora che lo facesse e che si sbattesse un po’ invece che aver trovato sempre la pappa fatta dai media e dai poteri forti. E questo fa una grossa differenza, anche se il SI TAV medio non è in grado di comprendere il confine tra manifestare convintamente faticando per 25 anni sotto il sole d’ estate e la neve d’ inverno e viceversa darsi appuntamento nel salotto buono di Torino per un’ oretta scarsa!
Non le ha fatto piacere vero questa risposta ?
Qui finisce la risposta ” copiata” e ribaltata, ma le aggiugo che la differenza più grande sta nel fatto che io mi firmo, come mia abitudine SEMPRE e Lei NO !
Mauro Galliano- Condove-
Altra risposta priva di senso perché in valle non si è persa alcuna falda acquifera e le presunte illegalità da parte di chi costruisce l’opera sono inventate di sana pianta. Fate ridere.
1) legga bene: il riferimento alla perdita di falde acquifere e per il Mugello. E si, perchè forse lei non losa ma Mugello NON è un paese o località della Val di Susa, ma si trova in Toscana !
2) vada a leggersi i capi di imputazione e le intercettazion dell’ operazione Minotauro dove la ‘ ndrangheta calabrese lavorava ” sotto-sotto” per i preparativi dei cantieri valsusini.
3) sono orgoglioso di “far ridere” mettendoci la faccia con nome e cognome, lei continui pure a sopravvivere nell’ ombra e nell’ anonimato.
Passo e chiuso !
Mauro Galliano. Condove
Compensazioni per territori attraversati ?.Salbertrand .. ?… Cesana ???? o comuni compiacenti???
Caro Mauro Galliani, che minchia c’entra il Mugello se noi siamo in Valsusa? Che minchia c’entra chi appalta l’opera con la sua utilità o meno? Non vale la proprietà transitiva per cui se una cosa è accaduta al Mugello allora deve accadere anche qua. Tutte le sciocchezze (ma sarebbe più appropriato chiamarle puttanate) su amianto, uranio, falde, malattie respiratorie, disastri ambientali, ecc… propinate dai NoTav in questi anni sono state puntualmente smentite dai fatti. Si scava da anni e non è successo un cazzo di niente, con grande disappunto del movimento che sperava di poter sbandierare un bel “ve l’avevamo detto”. Per cui fate un favore a voi stessi, risparmiate energia elettrica e trovatevi un nuovo hobby. Bye.