TAV A SUSA: “SARANNO SOSPESI I TRENI PER BUSSOLENO E MAXI CANTIERE DA 400MILA MQ”

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La stazione ferroviaria di Susa

SUSA – I No Tav si preparano alla battaglia per l’avvio dei cantieri alla Piana di Susa. Il primo passo saranno gli espropri dei terreni a San Giuliano, dove si trova attualmente il presidio No Tav “Sole e Baleno”, alle porte della città. Il 27 settembre, alle ore 21, i No Tav organizzeranno un’assemblea informativa proprio per parlare dei prossimi lavori che interesseranno Susa. Intanto il primo obiettivo degli attivisti sarà quello di rafforzare il presidio No Tav di San Giuliano, per evitare lo sgombero a causa dell’esproprio. I terreni dove sorge il presidio, acquistati nel 2012 dai vari attivisti No Tav, ora sono interessati dai lavori di Telt. “Nel mese di ottobre dovrebbe iniziare l’iter per portare a termine le procedure di esproprio – spiegano i No Tav – prassi, questa, volta prima di tutto a sgombrare il campo da chi, da anni, si oppone all’inizio dei lavori legati alla linea Tav Torino – Lione nella piana di Susa”. Per opporsi allo sgombero, a partire dalle ultime settimane di settembre e nel corso del mese di ottobre, il Movimento No Tav ha avviato la mobilitazione: il presidio di San Giuliano diventerà permanente con campeggio e cucina. Sempre a proposito dei cantieri Tav a Susa, gli oppositori dell’opera elencano alcune delle possibili conseguenze dell’avvio dei lavori a Susa nei prossimi anni: “Ci sarà la trasformazione della piana di Susa in un immenso cantiere: 400.000 mq, come sessanta campi da calcio. Avverrà la modifica sostanziale di tutte le strade per raggiungere Susa, con lo spostamento delle Strade Statali 24 e 25, e delle strade di accesso alla città (per prima via Montello), con deviazione dell’autostrada e rifacimento dello svincolo. Sarà sospesa la linea ferroviaria tra Susa e Bussoleno, con sostituzione attraverso il servizio autobus. Sono programmati cantieri per innalzamento fino a sette metri della linea ferroviaria tra Susa e Bussoleno. La previsione dei lavori è di sei anni”.

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28 COMMENTI

  1. Visto che dicono che saranno impiegate maestranze della vallata. Sarebbe auspicabile e opportuno sapere anche quante persone impiegheranno e con quali mansioni e dove presentare i CV. Anche se ho molti dubbi al riguardo.

  2. Guardando l’ immagine introducente
    l’ articolo il mio pensiero a tutte le stazioni con edifici abbandonati , binari morti ,un tempo centri logistici dell’industria della Valle , ora il silenzio e le urla della politica ipnotica che vuole fare apparire ciò che non è più , vi era un tempo dove costruivamo treni tram ,acciaio, tessevamo fili di cotone come funi di acciaio , auto ….e ora navighiamo con gli yacht e nel web, ma di ciò che ogni giorno riempie la nostra vita produciamo ben poco.

  3. A Vicenza per la Tav la prima casa gia’ l’ han buttata giu’, non ho visto tutto sto caos .Si certo controllano e non sono al settimo cielo , ma così’ come in questa zona del Piemonte no.E’ vero tutto il mondo non e’ paese.

  4. il vero problema che a causa dei no tav i costi sono quadruplicati per i ritardi, e i costi di “sorveglianza” impiego di migliaia di agenti che da decenni ci stanno costando milioni, a causa di qualche mercenario prezzolato no tav. Insieme a quei delinquenti che tiravano i cavi d’acciaio sull’autostrada, ecco chi sono i no tav. Adesso si lamentano perché hanno comprato terreni oggetto di esproprio già allora e li usano per fare feste, grigliate tra amici.. uscendo dallo svincolo di Susa con il bel tempo bivaccano a sbafo !!!. Ma per favore, senza loro avrebbero finito i lavori da almeno 5 anni, speso milioni di euro in meno e forse potremmo già usare la TAV, che in tutto il resto di Europa c’è funziona ed esiste !!!

    • La correggo:il termine bogia nen che deriva dalla battaglia dell’Assietta in cui l’esercito piemontese fermò le truppe francesi enormemente superiori di numero,non si può applicare ai no tav che altro non sono dei neo luddisti spesso spinti da interessi economici.

  5. Il punto nodale della costruzione della linea Torino-Lione é: a fronte dell’impegno (importante) di spesa previsto (e in continuo aggiornamento), quali sono i vantaggi, e gli svantaggi, nel realizzare l’opera.
    Dai numeri che ho recuperato (incontri sul tema con prof universitari, climatologi, docenti di diritto) e documenti recuperati (es dal sito Comitato No TAV) mi sono fatto l’idea che l’opera non ha carattere di priorità.
    Se é vero che migliorare la rete dei trasporti dà beneficio allo sviluppo economico, forse é meglio destinare tali risorse ad altre aree del paese, dove quest’esigenza é più marcata.

    • Concordo, tutti quelli che fino ad ora hanno fatto spalluccia andranno dal sindaco a lamentarsi. Non si rendono conto delle problematiche che emergeranno ..

  6. Ho fatto ricerche ma non ho trovato alcuna informazione in merito allo spostamento delle due strade statali, alla deviazione dell’autostrada e alla superficie del cantiere di Susa di 400 mila mq. Da quali fonti escono questi dati?
    Ringrazio chi sa darmi delucidazioni

    • In effetti sarebbe interessante conoscere le fonti anche perché i no tav hanno una predisposizione per la disinformazione come hanno ampiamente dimostrato nel corso degli anni.

  7. Mi permetto di fare notare che l’attuale progetto è in essere ormai da molti anni, i NO TAV bloccano i lavori per 10/15 giorni all’anno. Che poi non è esatto, creano problemi all’esterno del cantiere, ma all’interno si può tranquillamente lavorare. Tre turni su 24 ore permettono di ridurre i tempi, non allungarli di due anni. Poi, cari NO TAV, con le vostre proteste non state allungando i tempi con la speranza che terminino i fondi, state solo dando un alibi per tutti i ritardi dei lavori e le incapacità decisionali dei vari operatori. Per quanto riguarda l’uso delle forze dell’ordine non sono state fatte delle assunzioni dedicate a questo cantiere per cui al massimo si può contestare l’uso improprio di forze dell’ordine.( Mi vengono in mente le Sturmtruppen e la guardia al bidone di benzinen . ) Il vero problema è, la volete fare o no questa benedetta TAV ?

  8. APPELLO AI SI TAV: siamo ancora in tempo a fare la fermata a BUSSOLENO anziché alla nuova stazione internazionale di Susa che sarebbe inutilmente costosa, in mezzo al nulla e priva di interscambio con la linea storica Torino- Modane! Ad oggi , nel 2024 , abbiamo capito che le fermate vanno fatte dove più sono utilizzabili dai cittadini , limitando i bus a favore delle rotaie e risparmiando 2 miliardi, ristrutturando la stazione di Bussoleno e avanzando soldi per altre opere! Qualcuno se può tramite i propri consiglieri. assessori comunali si attivi in tal senso. Grazie

  9. Se 100 150 no tav riescono a bloccare un opera strategica come il treno veloce. Non oso pensare se un qualunque Putin attaccasser l’Italia. Si salvi chi può. Uno stato serio se voleva la tav la faceva , anche con i no tav fuori la porta .

    • Ed infatti i no tav non hanno bloccato l’opera,ma ne hanno fatto aumentare i costi.
      Costi che dovrebbero essere addebitati ai responsabili delle violenze.
      TUTTI i responsabili,anche quelli che si nascondono ai minus habentes che tirano pietre e razzi.

  10. Ed infatti i no tav non hanno bloccato l’opera,ma ne hanno fatto aumentare i costi.
    Costi che dovrebbero essere addebitati ai responsabili delle violenze.
    TUTTI i responsabili,anche quelli che si nascondono ai minus habentes che tirano pietre e razzi.

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