Preziosi alberi secolari andati distrutti da un giorno all’altro, durante l’occupazione – forse “anticipata” rispetto all’ordinanza del prefetto – di alcuni terreni della Maddalena nel 2012, e per di più appartenenti a privati cittadini. É finita in procura, a fine anno 2013, una denuncia presentata da quattro residenti di Chiomonte e Giaglione (tra cui la No Tav Marisa Meyer), proprietari di terreni nell’area vicina al cantiere della Tav. Secondo i proprietari, le autorità avrebbero occupato le aree necessarie con una procedura illegittima: “La gravità è rappresentata sia dal fatto di avere occupato e stravolto le aree private prima di avere effettuato la regolare occupazione delle aree, come prevede la legge, in violazione anche della ordinanza Prefettizia del 25.2.2012, sia dal fatto che sono sostanzialmente sparite nel nulla tutte le piante di proprietà privata…sono stati valutati dai periti di parte ben 88.000 euro di danni” accusano. “Se un’amministrazione comunale avesse agito in modo analogo nella occupazione d’urgenza di aree destinate ad opere pubbliche, di certo sarebbe stata soccombente ed avrebbe risarcito danni e quant’altro – commenta il consigliere comunale di minoranza a Chiomonte, Giorgio Guglielmo – ma da noi le cose del mondo non vanno cosi, e quel famoso Giudice a Berlino non lo troviamo mai!”. La distruzione delle piante é stata acclarata nell’aprile del 2012, con un apposito verbale di contraddittorio tra i proprietari dei terreni occupati e le autorità: “In tale occasione i cittadini hanno preso conoscenza del fatto che la loro proprietà è stata profondamente modificata in data antecedente e non nota, presumibilmente a partire dal 25 febbraio 2012, ovvero ben 45 giorni prima della redazione dello stato di consistenza dei luoghi, avvenuto il giorno 11 Aprile 2012”. Secondo la denuncia, tutto questo sarebbe avvenuto “in grave violazione con quanto disposto dal Prefetto di Torino nella Ordinanza del 25 Febbraio 2012, dove a pagina 4 era esplicitamente previsto l’assoluto divieto di accedere alle aree da occupare per motivi diversi dalla realizzazione, nonché di procedere a modifiche dello stato dei luoghi prima della ultimazione delle procedure di occupazione temporanea delle particelle di terreni di proprietà privata”. Sempre nell’esposto, i quattro valsusini denunciano che “sarebbero state tagliate e asportate abusivamente da ignoti alcune piante di castagno, i cui ceppi risultano dettagliati nel verbale di consistenza regolarmente firmate anche dai rappresentanti della societá Ltf”.
TAV, ALBERI SECOLARI DISTRUTTI E OCCUPAZIONE ANTICIPATA DEI TERRENI? QUATTRO DENUNCE IN PROCURA
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