TAV, ARRESTATO INCALZA: SI OCCUPAVA DELLE OPERE DI COMPENSAZIONE IN VAL SUSA PER LA TORINO-LIONE

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di ALICE VERGA

Ercole Incalza, dirigente del ministero delle Infrastrutture e dal 2013 a capo della task force sulle opere di compensazione della Tav in Val Susa, è stato arrestato su richiesta della procura di Firenze, nell’ambito di un’inchiesta sugli appalti relativi all’Alta velocità e all’Expo. Nell’operazione i carabinieri del Ros tra Milano e Roma hanno arrestato, oltre al dirigente, l’imprenditore Stefano Perotti, Francesco Cavallo (presidente del Cda di Centostazioni Spa, società del gruppo Ferrovie dello Stato), e Sandro Pacella, collaboratore di Incalza.

Gli indagati sono oltre 50, fra loro anche dei politici. I reati contestati sono di corruzione, induzione indebita, turbata libertà degli incanti.
Secondo gli inquirenti, si trattava di un articolato sistema corruttivo che coinvolgeva dirigenti pubblici, società aggiudicatarie degli appalti e imprese esecutrici dei lavori.

Secondo l’accusa è stato Incalza, in qualità di ‘dominus’ della Struttura tecnica di missione del ministero dei Lavori pubblici, a organizzare l’illecita gestione degli appalti delle Grandi opere, con il diretto contributo di Perotti, cui veniva spesso affidata la direzione dei lavori degli appalti incriminati. Nell’ambito dell’inchiesta sono state eseguite decine di perquisizioni nei domicili degli indagati e anche negli uffici di diverse società tra cui Rfi e Anas international Enterprise.

Le ordinanze di custodia cautelare sono in corso di esecuzione dalle prime ore di questa mattina a Roma e a Milano da parte dei militari dell’Arma che stanno anche effettuando in diverse regioni un centinaio di perquisizioni di uffici pubblici e sedi societarie riconducibili agli indagati.

Ercole Incalza è una figura di primissimo piano nell’ambito del ministero dei Lavori Pubblici. Arrivato nel 2001 come capo della segreteria tecnica di Pietro Lunardi (governo Berlusconi), è rimasto alle Infrastrutture per quattordici anni, attraversando sette governi: è passato attraverso Antonio Di Pietro (governo Prodi), fino a Lupi, con il governo Letta e poi con il governo Renzi.

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8 COMMENTI

  1. “.. Insediata la Task Force sulla Tav Torino-Lione
    Questa mattina al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti si è insediata la Task Force sulla Tav Torino-Lione, voluta dal ministro Maurizio Lupi.
    Della Task Force fanno parte il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, la Regione Piemonte, la Provincia di Torino, il Comune di Torino, i sindaci dei Comuni direttamente interessati dai cantieri (Susa, Bussoleno e Chiomonte) e il commissario del Governo architetto Mario Virano.
    La Task Force è coordinata dal direttore della Struttura tecnica di Missione del Ministero ingegner ERCOLE INCALZA
    I compiti della task force: definizione delle opere di riqualificazione del territorio che accompagneranno l’esecuzione della Tav (quelle che secondo il ministro sono impropriamente definite “compensative”), la ricognizione delle esigenze provenienti dal territorio, il coordinamento della comunicazione da parte di tutte le istituzioni pubbliche coinvolte, la convocazione di incontri periodici con i sindaci di altri Comuni della Valle e con le realtà imprenditoriali.
    Ogni 60 giorni il Cipe verrà informato dalla Task Force sulle opere di riqualificazione in modo da garantire la continuità dei flussi finanziari.
    Roma, 16 maggio 2013………….”

    F.te : http://www.mit.gov.it/mit/site.php?p=cm&o=vd&id=2596

  2. È quello che cinque stelle e no tav dicono da anni la mafia nello stato e nei cantieri, provate ora a dire che non è vero..

  3. Maurizio,che i 5 Stelle lo dicano,non è un primato.Se non erro l’andranghetà esisteva già in Valle Susa nella costruzione dell’autostrada.Poi per dire certe cose bisogna avere degli elementi,se li avevano perchè non hanno denunciato il tutto all’A.G.,dicendo solo al vento da anni che c’era la mafia.Tra l’altro l’inchiesta pare interessi gli ultimi 10/15 anni.Se avevano delle prove ò degli indizi,cosa aspettavano?Diciamo che speravano che prima o poi ciò accadesse ma parlavano tanto per parlare ed avere argomenti, ma non era difficile presumerlo,visto come vanno le cose purtroppo nel Nostro paese e non solo.Allora per carità perchè negli appalti si può insinuare la criminalità organizzata, non facciamo più nulla,perchè nei cantieri in Piemonte e non solo, di ndrangheta ne abbiamo avuto un pò dappertutto,vedi operazione minotauro.Non facciamo più scuole,case popolari,ponti,manutanzione strade nazionali,ospedali ,manutenzione edifici pubblici,ecc.altrimenti rischiamo l’infiltrazione della mafia.A Torino sarà prossima la costruzione della nuova Città della Salute.Vedremo se i 5 stelle nella presunzione che si possa incuneare la mafia nella sua costruzione,faranno battaglie come fanno sulla TAV, per impedirne la sua realizzazione.Non vorrei che le battaglie contro le presunte infiltrazioni mafiose,sia per Loro solo per la Tav.Il problema non sono i cantieri,ma la malavita che si infiltra e per questo basta fare come ha fatto il governo a Milano,con il Magistrato Cantone ,con leggi pensate per rendere più trasparenti gli appalti.Diciamo che il M5S con questi argomenti,se sinceri,vogliono solo bloccare il paese,gridando ad ogni appalto l’esistenza della mafia.Vi sono sindaci che sono stati minacciati e anche uccisi per la Loro lotta alla mafia,ma non erano del M5S.

  4. E solo questione di tempo per scoprire li scandali anche della valsusa, sarebbe troppo strano rubare a Firenze e non in valsusa un ladro ruba ovunque sta alla magistratura scoperchiare l’alveare , vedremo presto chi aveva ragione e di cosa,ma se i no tav avessero ragione converrebbe ascoltarli un po’ più spesso da parte degli inquirenti… Magari la popolazione guadagna di più…

  5. Può darsi,ma se i No Tav hanno delle informazioni,non facciano gli omertosi,non hanno bisogno di essere ascoltati quotidianamente da qualcuno.Basta fornire alle autorità quanto in Loro possesso nel momento in cui vengono a conoscenza di presunte irregolarità.Non si governa un paese con i sospetti,spesso infondati .Poi gli scandali e la mafia può arrivare dovunque.L’operazione Minotauro ad esempio,non ha affatto interesssato grandi opere,eppure è stata la più grande infiltrazione della ndrangheta in Piemonte ed in diversi luoghi.Ritengo ridicolo bloccare un paese nel solo timore di una infiltrazione criminale o di episodi di corruttela.Vedremo comunque se i sindaci No Tav,prenderanno o meno le compensazioni previste dall’opera.Compensazioni che credo esistano solo in Italia e sono oggetto sicuramente di lievitazioni dei costi,perchè al di la forse di Chiomonte,non vedo quali danni abbiano o debbano subire altri paesi.Un cordiale saluto

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