di ANTONELLA ZOGGIA (sindaco di Bussoleno)
BUSSOLENO – Gentili autorità, il risultato elettorale dello scorso mese di maggio nel Comune di Bussoleno ed il conseguente cambio di passo amministrativo, impone una necessaria, doverosa e a parer nostro indispensabile, rivalutazione dell’ubicazione della Stazione Internazionale prevista in territorio italiano (Porta lato Italia). Le ragioni che a suo tempo hanno portato ad ipotizzare la Piana di Susa, furono più politiche che tecniche: il Comune di Susa era favorevole alla nuova linea ed a ospitare la Stazione Internazionale, mentre Bussoleno avversava strenuamente anche solo l’ipotesi della nuova linea; pertanto in un contesto già particolarmente critico, si è preferita, in quella fase, la praticabilità rispetto alla funzionalità ed economicità del progetto. Bussoleno, considerato da sempre il paese dei treni, potrebbe mettere a disposizione un’area di grande dimensioni, di proprietà RFI e già infrastrutturata che, ad oggi, giace inutilizzata, con grande fascio di binari (ex scalo merci). Difficile non tenere conto del vantaggio economico oltre che funzionale che ne deriverebbe. Alla data attuale e con la guida odierna del Comune di Bussoleno, che consideriamo stabile per i 5 anni futuri, ritengo che l’Amministrazione di cui sono alla guida, farebbe un pessimo servizio, in particolare al proprio paese ma in generale al Paese Italia, se non si proponesse come “sito naturale” per ospitare l’erigenda Stazione Internazionale “Valle di Susa”, a fronte di una quanto meno opinabile Stazione Internazionale pochi kilometri ad ovest che NON interscambia con la linea storica, oggi SFM3, la cui funzionalità turistica e ad uso pendolari, andrà ridefinita da TELT congiuntamente e funzionalmente alle esigenze del territorio. Riassumiamo, in sintesi, un’analisi a confronto con l’ipotesi attuale.
Benefici dal punto di vista economico e finanziario
Non appare congrua la scelta di non utilizzare la stazione di Bussoleno, lasciando in disuso un patrimonio esistente e funzionale alle esigenze della nuova linea, per costruire una nuova stazione con notevole dispendio di risorse (almeno 50 ml/€), che peraltro non soddisfa neppure appieno i requisiti qualificanti del progetto e che pone problemi tecnici di interscambio con la linea storica che andrebbero suppliti probabilmente su gomma.
Benefici dal punto di vista ambientale
Nell’area ferroviaria di Bussoleno sarebbe sufficiente un adeguamento dell’attuale stazione con un recupero riqualificante urbanistico ed ambientale di un’area dismessa di non poco conto, rispondendo alla più che mai attuale logica del recupero dell’esistente evitando consumo di nuovo suolo. A Bussoleno esiste già un deposito per la manutenzione dei convogli, esistono fasci di binari utilizzabili, esiste un patrimonio immobiliare facilmente riqualificabile e aree, già di proprietà RFI, che potrebbero essere recuperate e valorizzate.
Benefici dal punto di vista turistico
I Presidenti dell’Unione Montana Comuni Olimpici–Via Lattea, dell’Unione Montana Alta Valle Susa e dell’Unione Montana Valsusa e Val Cenischia, in rappresentanza di Comuni fortemente penalizzati dall’ipotesi piana di Susa e la conseguente disconnessione dalla attuale linea storica Torino-Modane, sentiti informalmente concordano nella convinzione che sarebbe necessario rivalutare di collocare la nuova stazione all’intersezione con la linea storica Torino-Modane, che serve appunto le stazioni sciistiche dell’Alta Valle e non lungo la linea Susa-Bussoleno; se così fosse, i passeggeri che volessero raggiungere l’Alta Valle, dovrebbero scendere nella nuova stazione di Susa, tornare indietro con il bus fino a Bussoleno e li utilizzare la linea storica o un altro mezzo di trasporto…..Una soluzione debole, un inutile e poco pratico “giro dell’oca”, evitabile con la Stazione Internazionale della Valle di Susa a Bussoleno ed il conseguente interscambio con la linea storica. Di seguito una tabella che ben evidenzia come la soluzione di Bussoleno sia da tutti i punti di vista migliore per funzionalità ferroviaria, efficacia, efficienza ed economicità.
Ritenendo tale decisione opportuna, urgente e, seppur con tempi stretti, ancora possibile, propongo ai destinatari della presente nota l’istituzione di un tavolo di confronto mirato ad una valutazione obiettiva alla luce delle mutate condizioni. Ringrazio per l’attenzione che vorrete dedicare a questa proposta che, sono certa, non potrà che incontrare l’interesse di tutti e saluto cordialmente.
OTTIMA INIZIATIVA!
Bussoleno alla riscossa. Da paese più brutto della valle alla imminente proiezione futuristica. Ci voleva Anto.
Aprite un supermercato, siamo stufi di andare a Chianocco o Susa. E non raccontatemi la favoletta dei piccoli negozi, non sono economici. Comodi si ma non economici.
Demanderei l’ardua decisione ad una sfida al tiro alla fune tra le due amministrazioni sul cavalcaferrovia di Foresto…
Anche a me sembra la soluzione più logica.
Tra 3,2,1 costituzione del Comitato No Stazione Internazionale da parte dei soliti ed inutili noti.
A prescindere dai fantomatici comitati probabilmente suo incubo personale l unico inutile noto (nonostante si nasconda dietro sto ridicolo Nick) è lei.
Pappe, sei inutile? E, a differenza de Il Merovingio, non sei neanche noto? Peppe non è ridicolo come nickname?
Perché,lei fa Peppe di nome e cognome?
Ma chi cerca di prendere in giro?
Il mero è sempre più curioso.
Mica tanto fantomatici.
Speriamo solo di poter cambiare faccia a sto paese!
La proposta del comune di Bussoleno sembra molto ragionevole.
non si puo’ cambiare idea e progetto ogni ora. le agevolazioni le facessero pagare ai manifestanti marciatori no tav con la cui longimiranza vjvremmo tuttora nelle caverne.
Finalmente un’amministrazione che si muove!!!! Bravo sindaco.
Il ragionamento e le motivazioni della neo Sindaca Zoggia, non fanno una piega.
Ed è proprio in questo ragionamento che è chiaro a tutti come mai il TAV torino-Lione non vedrà mai la luce.
Ogni 5 anni cambiano le amministrazioni comunali, le città metropolitane, le Regioni, i Governi ( se non prima a causa di mille motivi che non sto a elencare). Se a ogni cambio politico è possibile ( e lo è eccome se lo è) mandare all’ aria quanto stabilito prima su scelte così discusse, contestate e ormai incancrenite come le grandi opere ( tav, ponte sullo stretto ecc.) è evidente che basta essere pazienti e aspettare . E non basterà più ” lo vuole l’ Europa” se per caso dovesse cambiare il governo anche dell’ Europa. Spiacerà certamente per la grande montagna di soldi buttati alle ortiche per colpa di tutti dei favorevoli e dei contrari all’ opera. Ognuno con la propria legittima testarda convinzione. . Credo però che a giudicare da quel 50 % di Italiani che non va più a votare, il ” tantopeggio tanto meglio ” possa diventare un risultato da raggiungere agli occhi di molti . Dei NO TAV a cui importerà poco se i cantieri si fermeranno e verranno abbandonati e dei si tav per cui è stato importante portarli avanti fino a quel punto. E poi pace, è stata colpa degli “altri”.
Il solito disco rotto.
Può essere che io sia un disco rotto ma esisto. Lei è uno splendido anonimo forse risponditore automatico di un computer impostato da soggetti terzi. Buona giornata
Grazie,sul fatto che io sia splendido non ci piove.Invece lei dimentica i motivi del mio (splendido) anonimato.
Le do una rinfrescata alla memoria: per aver espresso le mie opinioni sono stato minacciato ed ho avuto la vettura danneggiata.
Che meraviglia sono i democraticissimi no tav,vero?
Le motivazioni le sa lei. Nessun altro. Quindi se ha fatto denuncia per i gravi atti che ha subito e la magistratura ha fatto i lsuo corso e i colpevoli sono stati presi e condannati e sono dei NO TAV allora ha ragione. Diversamente potrebbe essere che sia stato minacciato da chissà chi per chissà cosa e lo sa solo lei. E magari non ci azzecca con il TAV Oppure non c’ è nulla di vero e a lei piace vivere nell’ ombra dell’ anonimato opure si vergogna delle sue generalità e non le usa volentieri, oppure preferisce non esporsi per non perdere clienti o amici, oppure non è troppo coraggioso di natura. Solo lei sa il vero motivo e gli altri non sono tenuti a fare un atto di fede. Buona serata.
OTTIMA INIZIATIVA!
Massì…..Susa Bussoleno o le Combette….non fa molta differenza.
Kilometricamente parlando ha ragione. Ma i migranti giardinieri li avete pagati o sfruttate la gente?
Potrei dire che ricevendo questi, gratuitamente, vitto e alloggio, questa domanda non abbia senso di esistere… se no potremmo pensare che siano i migranti a sfruttare le nostre risorse per vivere, no?
Marcello, tu sfrutti l’ossigeno d tutti?
Direi che è una situazione in cui il motto do ut des calza a pennello.
Si può affermare che è una buona iniziativa? o No? visto che censurate questa affermazione?
E brava sindaca Zoggia!!
La madre dei Gabriele 2 è sempre incinta 🙁
Penso che proprio perché fa risparmiare soldi non verrà presa in considerazione
Questo è il rischio…
Davvero pensano che i francesi verranno a sciare in alta valle solo perché ci sarà una stazione internazionale a Susa o Bussoleno? Quando il tav sarà finito, se va bene tra 15 anni, sarà possibile sciare forse solo a Sestriere.
L’Alta velocità ha senso se collega direttamente 2 grandi città lontane fra loro senza fare fermate intermedie, come Milano Roma, Lione Parigi o Madrid Barcellona.
In questo caso il treno dopo essere partito da Torino si dovrà fermare subito a Bussoleno. Se si considera inoltre che nel tunnel di base non può andare ai 300 all’ora, si può ipotizzare che sarà un treno ad alta velocità solo nella tratta francese. Un vero affare, devo capire ancora per chi…
Perché no? La storia insegna che dove ci sono i collegamenti comodi la gente arriva. Comunque non so da dove arrivi questa favola dei 300 km/h. Questa linea è fin dal primo progetto a 220-240 km/h di vmax. La prima fermata è Bussoleno/Susa, la seconda Saint Jean de Maurienne. Non vedo cosa ci sia di strano.
Al burattinaio non interessa mai l’opinione della marionetta.
Lei fa confusione tra marionette e burattini.Le basi ci vogliono,le basi…
Un’idea tecnologicamente ottima. Dal punto di vista logistico non fa una piega. Spero sia fattibile politicamente…
Credo che la sindaca Zoggia abbia ragione ,concordo quello che dice il sig Mauro Galliano quando dice che non possiamo andare dietro a ogni cambio di amministrazioni ,
che si decida velocemente il tutto ,anche perché non vedo Susa interessata alla stazione distante dal centro .penso che l’AltaValle con la connessione diretta alla linea storica possa essere favorevole .Un consiglio per la sindaca Zoggia per recuperare un motto di moda da quelle parti “sarà dura”ma non mollare
Spesso le soluzioni o le nuove proposte sono sotto gli occhi di tutti …ma qualcuno riesce a coglierle e (si spera) a materializzarle. Sarà il miglior sindaco di sempre.
Chissa’ se i più’ giovani la vedranno mai.
Ecco una delle ragioni per non farla, prima si decidono di perdere a Bussoleno carabinieri e pompieri e ora alla fine cambiano idea sulla Tav , insomma arrivera’ la nuova vecchia TAV? Nuova perché’ viene fatta nuova e vecchia perché’ a conclusione dell’ opera per i bisogni nazionali sara’ gia’ vecchia..non credo vada fatta , ma visto che a volte non si puo’ fare diversamente, finitela sta opera santo cielo! Almeno vediamo il risultato com’ e’! E’ uno stratagemma per rimandare?
I comuni dell’alta valle dovrebbero essere i primi a difendere la stazione di Bussoleno, soprattutto i pendolari, perché è chiaro che una volta fatta la TAV la ferrovia da Bussoleno a Bardonecchia verrebbe chiusa, con la scusa che la stazione è a Susa e da li partirebbero i bus per l’alta valle. Auguri!!!
Ottima idea quella di rimettere in discussione la stazione di Susa con quella di Bussoleno… almeno passano altri 20 anni di progettazione etc etc Sempre NoTAV
Dovendo costruire una nuova stazione sicuramente Bussoleno ha maggiori requisiti per essere prescelta.
Stride per non senso la premessa che motiverebbe la scelta in base all’esito dell’ultima tornata elettorale.
E perché dovrebbe stridere,di grazia?
La precedente amministratore,sempre che si potesse definire tale,era ferocemente contro tutto ciò che è connesso all’alta velocità.
Condividiamo le Vostre iniziative e la decisione, tempestività e coraggio con cui sono approvate dal gruppo di maggioranza e di cui sarebbero fieri anche gli Amici e/o Vs. genitori – predessori da cui avete ereditato la grinta.
Susa ed i Segusini ringraziano la passata amministrazione che con la sua lungimiranza ha portato a sempre un maggiore isolamento do Susa . Mentre se la cosa si farà a Bussoleno , ci sarà un incremento dei transfrontalieri Francesi che vengono ad acquistare in Italia e quindi un fiorire del commercio . Bravo Arch.Plano
Indovinato…
Già mi immagino frotte di francesi che vengono appositamente da Lione per comprare al Carrefour di Bussoleno.
Non saprei se vadano sino al carrefour di bussoleno… certo è che il martedì al mercato rionale di susa, la lingua principale è il francese…poi vedi un po’ sig.sai tutto tu…un caxxo!!!
Lungi da me difendere L’Ing.Plano, ma quanto descritto è revisionismo storico. La stazione di Susa poteva avere un minimo senso (sempre che ce l’abbia avuto veramente) con il progetto che comprendeva il Tunnel dell’Orsiera. Ma quel tunnel come noto non esiste più nei progetti. E la colpa non è certo di Plano, ma degli stessi promotori dell’opera che pur di minimizzare l’impatto delle proteste hanno fatto di tutto per massimizzare i lavori alla Maddalena di Chiomonte, minimizzando tutti gli altri. E poco importa se la soluzione sia la migliore o meno dal punto di vista tecnico o di costi. Tanto paghiamo noi. E io non sono NoTav… peraltro l’attuale amministrazione di Susa non è NoTav, ma del Tav non gli frega nulla, tantomeno della stazione.
Fine lavori, tra la TAV e il ponte siculo calabro almeno altri quarant’ anni. Auguri.
Si sta già lavorando allo spostamento dell’autoporto. Proposta completamente tardiva. Mi pare più un segno politico che altro.
Come è stato detto, non si può cambiare il progetto in corso così, per motivi politici.
L’autoporto non c’entra niente con la stazione.
Il Carrefour è a Chianocco, il nuovo autoporto per ora sono mucchi di ghiaia spostati da destra a manca senza molto di più, le granitiche decisioni crollano spesso di fronte all’evidenza, l”ostinazione ad arroccarsi sulle decisioni già prese è tipica di classi politiche e dirigenti inette.
Nel mondo, ricerca scientifica, innovazione tecnologica, industria, terziario avanzato, rimettono in discussione le proprie decisioni ogni nuovo giorno che il Padreterno ci concede al nostro risveglio.