TAV BUSSOLENO, IL SINDACO DIMISSIONARIO DIFENDE L’ACCORDO SULLE COMPENSAZIONI: “NON È UN TRADIMENTO”

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di BRUNA CONSOLINI (Sindaco di Bussoleno)

BUSSOLENO – Nel comunicato di annuncio delle mie dimissioni da sindaco, ho espresso le motivazioni di rilevanza sociale e politica per cui l’amministrazione, se pur non compatta, ha valutato di sottoporre all’approvazione del Consiglio la convenzione Regione Piemonte – Comune di Bussoleno. Mi permetto di ribadire nuovamente la contrarietà alla nuova linea ferroviaria e di sostenere che l’accettazione di compensazioni legate a opere finalizzate alla protezione civile e alla salvaguardia del territorio e della vita dei cittadini, peraltro elargite in modalità ricattatoria, non necessariamente deve essere interpretato come un tradimento, pur nel rispetto di valutazioni diverse.
Con questo nuovo comunicato, intendo entrare nel merito del contenuto tecnico della convenzione, così come è stato formulato dalla Regione Piemonte, proposto ai vari Comuni nel novembre 2021, riformulato, messo a conoscenza dei componenti del Consiglio Comunale di Bussoleno e oggetto di discussione.
Nella premessa della convenzione sono riportate le finalità di salvaguardia del territorio da rischi di tipo idrogeologico e da incendi boschivi e la necessità del recupero di finanziamenti extra-bilancio comunale che caratterizzano l’ambito applicativo delle opere da realizzare a Bussoleno. Nella parte tecnica vengono stabilite le modalità di trasferimento e di rendicontazione dei fondi, valide per tutti i Comuni.
Andando secondo l’ordine di impostazione della convenzione, l’articolo 1 è un richiamo delle premesse, mentre l’articolo 2 introduce l’oggetto della convenzione.  Vengono elencati i contenuti e gli importi delle 3 schede relative a “sistemazione idraulica tratto terminale rio Moletta”, “sistemazione idraulica tratto terminale rio Rocciamelone”,  e “minimizzazione del rischio frane sui versanti interessati dagli incendi del novembre 2017” e, a seguire, le seguenti  precisazioni:
1) L’importo complessivo delle risorse statali messe a disposizione con la presente convenzione, ammonta a 4.522.412,76 euro (oneri fiscali compresi).
2) È consentita la rimodulazione degli importi dei singoli interventi oggetto della presente convenzione, fermo restando il limite finanziario assentito pari a 4.522.412,76 euro.
3) È consentito altresì espungere uno o più interventi previa motivata comunicazione a Regione.
4) È altresì possibile individuare nuovi interventi, fermo restando il limite finanziario di cui sopra.
Quindi, la Regione dando la possibilità al Comune di rimodulare i singoli interventi entro il quadro di riferimento, previa autorizzazione, garantisce una buona flessibilità nella realizzazione delle opere per superare eventuali criticità in itinere.
L’articolo 3 ribadisce il limite del finanziamento specificando che “Gli eventuali maggiori oneri saranno a carico del Comune”. Non sono previsti dei costi a carico del Comune di Bussoleno in quanto il progetto viene definito in fase esecutiva in questo periodo con una valutazione ai prezzi attuali (quindi con gli incrementi già contemplati) e, dal momento che le opere vengono definite a moduli, se sarà necessario potrà essere richiesta l’autorizzazione a espungere parti ritenute meno prioritarie e prorogabili (come indicato nell’articolo 2).
L’affermazione  “A consuntivo di tutti gli interventi, le eventuali economie realizzate non potranno rimanere in capo al Comune e nel caso dovranno essere restituite”, va interpretata nel senso che il finanziamento è garantito per intero fino alla chiusura completa compreso il collaudo. Quindi, non sarà necessario restituire l’eventuale ribasso d’asta o le economie in itinere (poco probabili, dato il momento di rialzo dei costi e gli inconvenienti che possono presentarsi). Sarà possibile rimodulare e occorrerà restituire solo eventuali (improbabili) residui. La restituzione onerosa è prevista solo per gli interventi non conclusi, ovvero programmati e troncati senza nessuna forma autorizzativa da parte della Regione, in quanto si intende evitare che le opere rimangano sospese senza una chiusura dei lavori.
L’articolo 4 stabilisce le modalità di trasferimento delle risorse con un acconto del 5% alla firma della convenzione e con successive sei  tranche a fronte di rendicontazione.
L’affermazione la “Regione non si assume responsabilità in merito ad eventuali ritardi nei trasferimenti nella catena di assegnazione tra le parti.” potrà creare difficoltà per il flusso di cassa del Comune e, in tal caso, si richiederà un aggiornamento del cronoprogramma (possibilità prevista nell’articolo 7).
Gli articoli 5 e 6 stabiliscono gli impegni a carico rispettivamente della Regione e del Comune secondo uno standard abbastanza generalizzato per tutti i finanziamenti nella Pubblica Amministrazione.
L’articolo 7 riguarda i tempi di realizzazione delle opere ed esplicita il cronoprogramma che è stato formulato dall’ufficio tecnico del Comune in piena autonomia.
L’affermazione “Eventuali proroghe ai suddetti termini potranno essere concesse da Regione Piemonte per motivare ragioni non dipendenti dalla volontà del Comune” tranquillizza rispetto a eventuali rallentamenti legati al trasferimento delle risorse da parte della Regione o provocati da ritardi  per i permessi che eventualmente dovrebbero fornire enti interferenti (in primis i sottoservizi presenti quali ad esempio Smat, Terna…) o a questioni nei lavori di cantiere (reperimento di materiali, variante in itinere…).
L’articolo 8 entra nel merito delle spese ammissibili; l’affermazione “Le spese tecniche e le spese generali sono comprese nel finanziamento”,  che nella bozza iniziale prevedeva una quantificazione del 2%, è stata rettificata in una versione più generale, valida anche per gli altri comuni, in quanto si tratta di schede differenziate e soggette a problematiche non del tutto omogenee.
Infine, gli articoli 9 ,10, 11, 12 riguardano aspetti standard: registrazione della convenzione, modifiche e integrazioni, controversie, domicilio e comunicazione.
Mi sono permessa di scrivere queste osservazioni non tanto per mostrare che l’amministrazione del Comune di Bussoleno (tutta: non solo sindaco, bensì anche assessori, funzionari di competenza e il segretario comunale) ha letto con attenzione il testo della convenzione e non si è messa in condizioni di far approvare ad occhi chiusi un documento capestro (come insinua Caterina Agus, capogruppo di “Bussoleno insieme in Comune”), ma piuttosto per contribuire a passare da una libera interpretazione costruita con il collage di alcune frasi ad una interpretazione più coerente con i presupposti stabiliti per regolare i rapporti intercorrenti tra Regione e Comune per l’attuazione delle opere.
Con questo elenco di osservazioni, che potrebbe anche essere più lungo ed esaustivo, intendo essere di stimolo non solo alla nostra consigliera di minoranza ma anche ai cittadini interessanti ad informarsi e a farsi una propria opinione senza pregiudizi iniziali. Inoltre, con questa prospettiva, invito tutti ad affrontare la lettura del documento nel sito del Comune (allegato alla news delle dimissioni) prima di emettere giudizi e a porsi una serie di quesiti.
La convenzione tecnicamente/burocraticamente/economicamente metterebbe davvero in difficoltà in nostro comune per tempistiche e risorse? Gli altri sindaci che hanno firmato convenzioni analoghe sono anche loro degli avventurieri spregiudicati che mettono in difficoltà i propri comuni? Le condizioni prescritte dai bandi PNRR che contemplano grandi opere e grossi importi  (come quello per  l’antisismica e l’efficientamento energetico del Polo Logistico del valore di 4 milioni di euro) sono meno restrittive della convenzione sulle compensazioni?
Ritornando al punto di partenza – le mie dimissioni da sindaco – chi è davvero certo che il mio sport preferito sia “gettare la spugna di fronte alle criticità”, come sentenzia sempre la nostra consigliera? Se scorro il percorso della mia vita, con l’impegno sociale giovanile, la mia famiglia, i miei studenti, i miei colleghi di lavoro, i volontari con cui ho condiviso idee e azioni, i colleghi in amministrazione con cui ho costruito un programma elettorale… trovo traccia di altre esperienze, altre aspirazioni, un altro modo di concepire l’impegno quotidiano e politico.

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5 COMMENTI

  1. La precisazione,un po’ tardiva, a questo punto è inutile.I violenti hanno vinto.
    Serva di lezione al Sindaco che i violenti li ha coccolati.

      • Intanto vi beccate due anni di commissariamento a meno che qualcuno si faccia furbo.Imparate dal Signor Plano come si gestiscono questi problemi,se li date in mano ai fanatici rimarrete ,come dice Plano stesso,cornuti e mazziati.Ma se agli abitanti di Bussoleno va bene così…

  2. Un pippone inutile signor/a Sindaco/a , dimettendosi non ha più alcun diritto , avendo tradito che le ha dato fiducia con il voto

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