di Giorgio GUGLIELMO, Giuseppe JOANNAS e Remo SIBILLE
Ancora una volta Chiomonte è balzato, suo malgrado, all’onore della cronaca per fatti incresciosi che le persone di buon senso non possono che condannare.
E noi, quali consiglieri di minoranza, sinceramente esprimiamo il nostro disappunto per i danni procurati alle vetrine del Bar della Consigliera Bono e all’abitazione di un operaio del cantiere.
Sono accadimenti che rifiutiamo di attribuire all’area No Tav in quanto tale, riconducibili forse ai così detti “cani sciolti” che approfittano di particolari momenti di tensione per portare a compimento piccole vendette o vicende personali.
Ribadiamo dunque di dissociarsi totalmente da tali comportamenti; in altro modo ed in altri contesti, nel rispetto delle regole, riteniamo di portare aventi il nostro dissenso all’opera (soprattutto al cantiere della Maddalena) ed alla azione di totale asservimento dell’Amministrazione Comunale.
Tuttavia non per giustificare, ma per cercare di fare comprendere in quale contesto possono nascere simili deprecabili azioni, ci corre l’obbligo di evidenziare il comportamento dell’Amministrazione Comunale che da un lato facilita e consente, con la sua inazione, la approvazione in Consiglio Comunale di un atto deliberativo di totale contrarietà all’allargamento del cantiere della Maddalena, (delibera del Consiglio Comunale n° 4/15 del 27 febbraio 2015), mentre poi di riscontro assume una posizione “politica” di totale asservimento a tale scelta e svende il proprio territorio ed il proprio futuro, senza peraltro modificare la deliberazione consiliare precitata.
A questo punto l’Amministrazione deve giustificare tale inversione di marcia e deve catturare la benevolenza della popolazione, facendo digerire la pillola amara di un territorio che per 15/20 anni sarà devastato in barba al turismo dolce, all’area archeologica, alle vigne di Avanà, ai prodotti di nicchia, al ritorno al passato.
Ecco allora che l’Amministrazione, sotto la regia di presenze inquietanti, in un momento in cui i “media” riportano a titoli cubitali il taglio di 80 milioni di compensazioni da parte del CIPE, si inventa la calata di 500 operai e la fame di abitazioni private.
Ecco quindi l’invito del Sindaco alla popolazione di mettere a disposizione i propri alloggi sfitti o fatiscenti da destinare ai cantieristi della Maddalena, promuovendo la ristrutturazione di tali edifici, con l’aiuto di un gruppo di professionisti, a quanto pare scelti (come?) dall’Amministrazione stessa, contrabbandando tutto ciò come rilancio del Paese anche dal punto di vista turistico!!!
Non è chiaro nè il sistema di finanziamento di tali ristrutturazioni nè la messa a punto degli alloggi, si ragiona nel vago.
Come gruppo di minoranza intendiamo capire e successivamente spiegare alla popolazione quale sia l’iter procedurale , le spese a cui dovranno far fronte i proprietari, le modalità di finanziamento ed i successivi benefici nonchè come siano stati scelti i professionisti indicati.
Questo modo di operare non è del tutto chiaro, come non è chiara la posizione della consigliera Bono che riveste la duplice veste di consigliere comunale e consigliere dell’Associazione Impredoc (fino a poche settimane fa ne era addirittura la Presidente!), Associazione che svolge per il Comune molteplici attività (forse troppe, dalle manifestazioni turistiche al Baby Parking, all’assistenza scolastica, alla cultura) e riceve consistenti contributi!
Per carità, nulla di illegale per ora, ma possiamo dire “non opportuno”!!.
Comunque i fatti di cui riferiscono i giornali sono assolutamente deplorevoli così come parimenti deplorevole è il comportamento dell’Amministrazione Comunale che, senza sentire le opinioni degli abitanti, ha svenduto il suo territorio per un allargamento del cantiere di cui non si può più parlare a livello di semplice ipotesi: certo questo non giustifica atti inqualificabili come quelli commessi nella scorsa notte ma di certo non aiuta la tanto decantata “riappacificazione” che si potrà auspicare solo quando questo territorio avrà finalmente giustizia.
Chiomonte 25 Ottobre 2015
I consiglieri del gruppo di minoranza “Insieme Chiomonte”
Giorgio GUGLIELMO Giuseppe JOANNAS Remo SIBILLE
consiglio impianti di sorveglianza in paesi poco pattugliati come chiomonte, certo che con tutte le forze presenti in quel paese, e davvero farsela fare sotto il naso, qui per capire che lo stato protegge i suoi interessi e non quelli dei cittadini che pagano le tasse, e chiaro che coloro che hanno danneggiato sono stupidi ragazzini, non persone adulte, non posso pensare che un adulto si metta a fare un gesto cosi folle, chi è stato dovrebbe farsi almeno 1 anno di lavori sociali per un gesto cosi, non ho parole….