di FABIO TANZILLI
CHIOMONTE – Inizieranno il prossimo anno, tra la fine del 2017 e i primi mesi del 2018, i lavori per costruire il nuovo svincolo autostradale di Chiomonte dell’A32 Torino-Bardonecchia. Un’opera voluta da Telt e legata strettamente al cantiere della Maddalena, dal costo di circa 55 milioni di euro.
Attualmente è nella fase del progetto esecutivo, curato dalla Sitaf: nei primi mesi del 2017 sarà consegnato a Telt, che potrà indire il bando di gara nella primavera, per assegnare l’appalto di realizzazione. Il cantiere durerà due anni, con termine previsto nel 2020. Nascerà un nuovo viadotto con campate dall’altezza di circa 100 metri, a ridosso dell’uscita della galleria “Giaglione”, che permetterà ai camion degli operai e ai mezzi delle forze dell’ordine di accedere direttamente al cantiere.
ECCO COME SI VEDRA’ IL NUOVO SVINCOLO A32 DI CHIOMONTE
Tra le prescrizioni inserite dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, vi è quella di prevedere l’apertura dello svincolo anche al normale traffico autostradale. Una scelta non ancora definitiva, in quanto sarebbero da affrontare vari aspetti: a pochi chilometri di distanza c’è già l’uscita con pedaggio a Salbertrand (un’ulteriore uscita gratuita a Chiomonte potrebbe essere uno svantaggio economico per la Sitaf), oltre al fatto che per rendere funzionale il futuro svincolo, occorrerà realizzare come opera aggiuntiva una nuova strada che, dalla Maddalena, colleghi l’A32 con la statale del Monginevro. Ad oggi la questione non è stata ancora affrontata, dando priorità alla finalità di collegamento esclusivo con la zona dei lavori.
Ad oggi, lo svincolo finirà direttamente nel cantiere Tav, pertanto ben lontano da Chiomonte e dal centro abitato.
“E’ un’opera che serve a collegare direttamente Torino e Chiomonte – spiega l’ingegnere Massimo Berti, direttore tecnico di Sitaf – arrivando dal capoluogo piemontese, il nuovo svincolo sarà accessibile appena superata la galleria “Giaglione”.
“Sarà un’opera dalla complessa realizzazione – spiega Berti – perché si tratta di inserire un nuovo viadotto affiancato a quello attuale, e quindi dovrà essere compatibile. Le campate potranno essere sollevate da terra, con apposite gru, ma la realizzazione non sarà semplicissima…si tratta di una sfida interessante”.
Si mangia di nuovo? O no?
avanti una nuova tavola imbandita per PD & amici vari.
““E’ un’opera che serve a collegare direttamente Torino e Chiomonte ….” e diavolo con tutto il traffico che si prevede su quella direttrice altro che uno svincolo dovevano farci pure un aereoporto..
PAGLIACCI & MAFIOSI:
Trovo incomprensibile che l’Ing. Berti non si preoccupi anche dell’indispensabile collegamento Torino-Pian Gelassa. Sarebbe una sfida ancora più interessante.
se poi l’esimio ingegnere volesse fare davvero una sfida leggendaria come non pensare al collegamento Torino -Pian Neiretto ?