SUSA – Sull’ipotesi che Susa ospiti il deposito dello smarino del cantiere Tav per i problemi nell’area di Salbertrand (notizia pubblicata su ValsusaOggi e resa nota dal Movimento No Tav sabato 5 settembre a Susa), dopo le dichiarazioni del sindaco Piero Genovese pubblicate su ValsusaOggi e il comunicato critico dei sindaci della bassa Valsusa contro Telt e Regione Piemonte, interviene direttamente Telt, società che deve realizzare e gestire la Torino – Lione.
Telt ha dichiarato ieri che “In merito all’area di Salbertrand destinata a ospitare la fabbrica dei conci della Torino-Lione, non esiste alcuna variante al progetto approvato nel 2018 e che gli approfondimenti in corso con le amministrazioni interessate riguardano possibilità già previste nelle prescrizioni del Cipe. Un lavoro specifico è dedicato alla risoluzione dell’annoso problema ambientale presente sull’area di Salbertrand, che finalmente può trovare una soluzione”.
Ma il Comune di Susa o gli altri Comuni della bassa Valsusa erano a conoscenza oppure no dell’ipotesi di ospitare a Susa lo smarino del cantiere Tav di Chiomonte?
“Assicuriamo che l’intero percorso viene portato avanti in modo trasparente e che tutti i passaggi vengono condivisi con la Regione Piemonte e gli enti territoriali interessati” ha dichiarato in merito Telt.
Se quanto affermato dalla società Telt corrisponde al vero, occorrerà quindi approfondire il tema e capire quali siano, oltre alla Regione Piemonte, gli “enti territoriali interessati” con cui sono state condivise queste informazioni sul problema dello smarino tra Salbertrand e Susa, con l’ipotesi del deposito nella zona Autoporto.
Infatti sia l’Unione Montana Valsusa che il Comune di Susa hanno dichiarato di non aver ricevuto informazioni in merito da Telt e da Regione, al punto da chiedere maggior trasparenza.
Il sindaco di Susa Genovese ha dichiarato su ValsusaOggi: “Alla Città di Susa non è mai stata presentata la possibilità di deposito temporaneo dello smarino al sito dell’autoporto”.
Anche i sindaci della bassa Valsusa hanno comunicato che “Regione e Telt hanno iniziato a discutere questa ipotesi senza il minino coinvolgimento degli enti locali di questo territorio”.
Chi mente?
Condivisi come a Prà Catinat.
Telt è un’azienda…, i sindaci sono dei pagliacci. Ci penseremo noi a fermare questo. No Tav sempre di più, fino alla vittoria!
Ma sì era scritto, in fondo piccolo piccolo, c’era anche scritto tenere lontano dalla portata dei bambini e dei tontoloni
Sicuramente fare un buco di 50 km in una montagna un poco di detriti di scarto ne produce. Visti comunque i tantissimi favorevoli alla moderna ferrovia si può suggerire di conferire una camionata di smarino presso l’abitazione di ogni si tav. Rafforzerebbe il fronte dei favorevoli i quali contribuirebbero in modo effettivo ed efficace alla realizzazione dell’opera.