Il sindaco No Tav Plano respinge la richiesta di dimissioni da parte dei 5 Stelle e non si sente un traditore del movimento No Tav, per aver riaperto il tavolo dell’Osservatorio bis, o come lo vorranno chiamare, che di fatto nei contenuti è uguale all’Osservatorio originale. Proprio perchè al tavolo si parla del progetto Tav e dei cantieri, oltre che delle opere di compensazione. E’ la stessa minestra di prima, poche balle.
Dopo l’attacco dei 5 Stelle, Plano replica così su Facebook: “Prendo atto, per l’ennesima volta che alcuni parlano e scrivono senza la necessaria conoscenza dei fatti prima di esprimere giudizi. Ho incontrato il Ministro con altri 21 Sindaci della Valle di Susa, con i quali abbiamo concordato all’unanimità le tesi da esporre, le richieste e il comunicato stampa che ho pubblicato. Se qualcuno parla di dimissioni, queste dovrebbero riguardare tutte i Comuni della Valle. Preciso inoltre che abbiamo incontrato i rappresentanti del Movimento lunedì 26 alle ore 21:00 a Bussoleno ed esposto le nostre intenzioni. Le decisioni sono state assunte in una riunione tra Sindaci martedì 27 e ho esposto il resoconto della riunione con Del Rio ai Movimenti NO TAV alle ore 18 in Unione montana. Il percorso è stato quindi trasparente e condiviso tra gli Amministratori e quindi parlare di “tradimento” o ipotizzare la “svendita della Valle” è del tutto fuori luogo per me e per i miei colleghi”.
Ma cosa ci andranno a fare i sindaci al tavolo sulla Torino-Lione? Plano risponde così: “Per esempio si parlerà del fatto che tutto l’ipotetico tracciato del TAV è stato inserito nelle aree di salvaguardia dei Piani regolatori, fatto che comporta l’inedificabilità e l’impossibilità di fare alcunchè in quelle aree per molti anni, anche se non si realizza il progetto. Questione che crea grossi danni ai proprietari degli edifici e dei terreni. Questione che non è mai stata affrontata dai soloni in Parlamento e in Consiglio regionale”.
“Non ci si siede ad un tavolo con chi dice che l’opera non di discute ed é primaria. La può chiamare come vuole ma resta collusione” ha replicato Federico Valle, consigliere comunale dei 5 Stelle a Rosta.
“Con questo criterio tutti i Parlamentari e Consiglieri regionali di minoranza dovrebbero uscire immediatamente da tutte le commissioni dove si parla di trasporto e lavori pubblici” gli ha risposto il sindaco di Susa.
Ma Ivan Della Valle, parlamentare dei 5 Stelle che con Laura Castelli ha lanciato la richiesta di dimissioni a Plano, gli ha ricordato: “È vero o no che Delrio ha subito precisato che l’opera non è in discussione? Con questa premessa perché non vi siete alzati e non ve ne siete andati? A cosa serve stare a quel tavolo se non esiste l’opzione zero?”.
Plano ha risposto: “E’ vera la dichiarazione di Del Rio, ma è altrettanto vero il nostro rifiuto alla nuova linea. Mi spieghi a cosa serve la tua presenza in Parlamento se non siete riusciti a bloccarla? Mi spieghi perchè il mio amico, e sottolineo amico, Scibona siede nella stessa commissione con Stefano Esposito dove si parla continuamente di Tav e di altre grandi opere inutili? Mi spieghi perchè scrivi senza sapere come sono andati veramente i fatti? Mi spieghi perchè chiedi le mie dimissioni e non quelle degli altri 21 sindaci che hanno condiviso con me tutto il percorso che ha portato a questa riunione? Mi spieghi perchè invece di criticare i sostenitori del TAV criticate i Sindaci che da 26 anni, ben prima della tua discesa in politica, si stanno battendo per questa causa?”.
Ivan Della Valle ha commentato: “Non rispondere alle domande facendone altre è una bella tecnica, ma non attacca, a cosa serve stare a quel tavolo con quella premessa ? Se Delrio dice che l’opera non è in discussione e voi siete contrari di cosa parlate ? Di calcio?”.