di PAOLO FOIETTA (Commissario del governo per la Tav)
Lettera inviata al presidente della Rai Monica Maggioni, al Direttore Generale della Rai Antonio Campo Dall’Orto e al direttore RAI3, Daria Bignardi
Gentili,
ho avuto occasione di assistere sabato 26 marzo, alla trasmissione Scala Mercalli, dedicata ai “trasporti” e monopolizzata, in gran parte, dalla trattazione a senso unico NOTAV, della realizzazione della nuova linea Torino Lione.
Luca Mercalli, sul sito della trasmisione e sul suo post del 24 marzo su Facebook annunciava: “la puntata si aprirà con un’indagine condotta in prima persona da Luca Mercalli tra Francia e Italia, che farà chiarezza sulla reale necessità della nuova linea ferroviaria ad alta velocità Torino – Lione. Una risposta non ideologica, ma puramente tecnico-scientifica, alla domanda se sia davvero necessaria questa costosissima infrastruttura”.
Ho assistito invece a 22.05 minuti di propaganda NOTAV in cui sono state rappresentate come “verità rilevate” le opinioni, sicuramente discutibili e facilmente contestabili, del movimento NOTAV senza alcun contradditorio o confronto con quegli elementi tecnici e scientifici, che sono alla base delle decisioni che hanno portato l’Unione Europea, l’Italia e la Francia alla scelta di realizzare tale opera.
Un “monologo” a senso unico, anche nelle “voci del coro”, composto esclusivamente dagli “esperti militanti” del Controsservatorio VALSUSA NOTAV, di cui fanno parte, oltre a Luca Mercalli, tutti i cosidetti “tecnici” sentiti nel programma: Angelo Tartaglia, Luca Giunti, Alberto Poggio, Livio Pepino, a cui è stato aggiunto, in mancanza di meglio, un signore francese, accreditato come Professore del Collegio di Modane, che in italiano vuol dire professore di scuola media inferiore.
La sceneggiatura era scontata: presentare la Nuova Linea Torino Lione, come inutile ed immotivata, un po’ dannosa, oltre che “antidemocratica”, come sostiene Pepino citando la “pseudo-sentenza” del sedicente “Tribunale Permanente dei Popoli”; rammento che tale “sentenza”, considerata all’epoca “delirante”, ha provocato la dura reazione del Procuratore capo di Torino, Giancarlo Caselli (Repubblica – 11 novembre 2015 – “Tav, il Tribunale dei popoli apre un solo occhio”).
Insomma è stato confezionato un “abile esempio” di propaganda militante NOTAV, con tanto di ripresa della facciata del Politecnico di Torino, dove una delle voci lavora, per recuperare in “scientificità”.
Peccato che questo “prodotto di propaganda” non è stato autoprodotto dal Movimento, ma realizzato in un contenitore-programma della televisione pubblica, e contrabbandato come “una risposta non ideologica, ma puramente tecnico-scientifica”.
Mi sono in questi anni abituato ad un certo “conformismo alla rovescia”, dove chi protesta merita spazio ed ascolto, mentre chi lavora per le istituzioni e s’impegna per portare avanti la realizzazione di un’opera non ha neppure il diritto di replica.
Ma, proprio perché credo nel servizio pubblico e penso che ogni voce (anche quella delle istituzioni) debba avere spazio adeguato, ritengo di richiedere la possibilità di replicare alla cosiddetta “indagine” di Mercalli.
Credo che nessuno, neppure Luca Mercalli, abbia il diritto di confondere le proprie opinioni, e quelle dei suoi amici, con la “verità”; ritengo per questo che i telespettatori abbiano il diritto di conoscere anche altre opinioni. Magari anche quelle basate su venti anni di studi ed approfondimenti, che hanno portato Italia e Francia ad avviare la realizzazione dell’opera e che hanno convinto l’Unione Europea a finanziarla al 40%.
In attesa di una Vostra risposta, colgo l’occasione per porgerVi i più cordiali saluti.
spudorato….
ma ci va davvero un bel coraggio a chiedere il diritto di replica! Dopo anni e anni e anni di ritornelli e slogan sitav martelllanti sulle reti televisive e sui giornali che mai hanno lasciato spazio alla voce dei notav, ora finalmente una trasmissione chiara. E a quanto pare così chiara che non per niente hanno fatto il possibile per non mandarla in onda in prima serata, e anche così ha dato tremendamente fastidio.
Caro Foietta, continua pure il non-confronto-farsa con i sindaci valligiani che hanno ancora voglia di farsi prendere per i fondelli.
Per il resto, per cortesia, TACI.
Io penso che ValsusaOggi non dovrebbe dare spazio a simili personaggi (mi limito a definirlo “personaggio” ma ce ne sarebbero da scrivere…).
Da oltre 20 anni, le opinioni sono quelle dell’inesistente Movimento Si Tav: il movimento no tav da sempre porta all’attenzione di tutti criticità tecniche, ambientali e mediche che in un paese normale sarebbero sufficienti per fermare un progetto scellerato e criminale come quello della NLTL…ma in Italia c’è da ingrassare i politici e i mafiosi prima di pensare ai cittadini…è tutto uno schifo, in primis appunto il fatto che Foietta trovi il coraggio di parlare al pubblico valsusino dicendo delle falsità come quelle che si leggono qui. E’ una vergogna.
Che venga in valle fisicamente…e vedrà che la valle non è pacificata (e mai lo sarà).
Vergogna.
Ah, e ancora più vergognoso, è il fatto che il predecessore di Foietta, il viscido Virano (ora magicamente presidente di TELT) non si sia ancora dimesso dopo essere stato giudicato dall’Antitrust.
Mettetevelo in testa…non passerete mai con il vostro treno…pagherete tutto.
Ma allora, la pagina quasi costantemente comprata sul settimanale “La Valsusa” da TELT e pagata anche quella coi soldi del contribuente?
Sono curiosissimio di capire PAOLO FOIETTA (Commissario del governo per la Tav), come lo hanno investito di quella carica?, con quali soldi pubblici è pagato, se prende soldi pubblici per un opera pubblica perchè non si confronta e da spazio al pubblico cittadino che sia si no tav?, invece di dare solo udienza al SI TAV ?.. non pagano il suo stipendio tutti ?, il cittadino non è più sovrano al suo cospetto sig. FOIETTA? dica i nomi di chi la smanetta che ordini le da!
Dopo anni e anni e anni di ritornelli e slogan sitav martelllanti sulle reti televisive e sui giornali che mai hanno lasciato spazio alla voce dei notav, ora finalmente una trasmissione chiara. E a quanto pare così chiara che non per niente hanno fatto il possibile per non mandarla in onda in prima serata, e anche così ha dato tremendamente fastidio
Ma allora, la pagina quasi costantemente comprata sul settimanale “La Valsusa” da TELT e pagata anche quella coi soldi del contribuente?
Grazie a gente come voi la nostra nazione va in rovina, non vi rendete conto che è finito il tempo delle vacche grasse, anche se voi, siete ancora strapagati, senza avere nessuna competenza tecnica per quello di cui siete incaricati, tranne quello di attaccare il carro dove vuole il superiore di turno
A leggere questi commenti vien da vomitare . Sono permeati di infagottatura sinistroide dove non è certo l’intelligenza a dominare . Non sto certo a farla tanto lunga perché questi pseudo ambientalisti sono talmente stupidi che non hanno capito che loro ,volenti o nolenti , vedranno quest’opera compiuta così come deciso ed approvato dalla Comunità Europea . Naturalmente la non accettazione della replica si inquadra perfettamente nella mentalità sinistroide tutt’altro che DEMOCRATICA e perfettamente bolscevica . Sono talmente stupidi che non hanno capito che la nuova linea toglierà dalla valle buona parte dell’inquinamento dovuto al trasporto su gomma e NON si tratta di ALTA VELOCITA’ ma, di ALTA CAPACITA’ che favorirà soprattutto il movimento delle merci .
Ed ecco finalmente tornare alla ribalta i famosi slogan così intelligenti : lo vuole l’europa …. traffico merci che toglie inquinamento in valle….
Si starà domandando come mai la canna del Frejus è stata raddoppiata? Di certo per far passare meno mezzi in valle. ….. e nonostante anche le pietre ormai ne sono consapevoli il signore invece ignora ancora che la ns attuale linea potrebbe trasportare tutte le merci che si vuole. …. e va beh….
Lo vuole l’Europa è davvero una osservazione acuta: del resto è incomprensibile capire i soldoni che si metteranno nelle tasche i soliti…..
Potremmo andare avanti in eterno ma ormai ho capito che sprecare fiato con certe teste è proprio tempo perso. …
Leggo con sollievo l’intervento del Signor Costantino, stando ai precedenti mi era stato impossibile non immedesimarmi nello stato d’animo del Direttore Tanzilli, sicuramente preoccupato nello scoprirsi assediato da lettori NO TAV.
La disinformata banalità e l’astiosità gratuita manifestate da questo educato signore hanno ripristinato in parte l’equilibrio.
Un lettore riconducibile alla nebulosa area di consenso creatasi attorno all’attuale ammucchiata di governo è sceso in campo per rompere l’assedio.
Molti ne saranno rinfrancati,
Resta l’apprezzamento per la testata che, anche se non schierata su posizioni collimanti con le mie e di moltissimi altri lettori, valsusini e non, per tempestività ed efficacia nel cogliere le notizie si sta conquistando crescente attenzione.
I si TAV hanno e continuano a portare avanti le loro “ragioni” basandosi su slogan.
Luca Mercalli ha parlato da scienziato quale è esprimendo pensieri non ideologici, ma basati su dati scientifici. E’ chiaro che questo irrita molti. Chissà se l’informazione che ormai non è più libera, ma serva del potere permetterà ancora allo scienziato Mercalli di parlare o di essere completamente libero?
W Luca Mercalli e GRAZIE!!! Continua così!
Ma la sig.Costantino chiedo visto che si tratta di alta capacità come mai bisogna fare una stazione a Susa che a quanto ne sono non è uno scalo merci ma una stazione da cui scenderanno sciatori diretti in alta valle? Non è forse questa una spesa inutile?