OULX /SALBERTRAND – Circa 300 cittadini hanno sottoscritto una petizione consegnata al Comune di Oulx e sarà spedita anche a tutti gli altri Comuni e alle due Unioni Montane dell’alta Valsusa, per chiedere di bloccare il futuro cantiere dello smarino che nascerà a Salbertrand.
Pubblichiamo qui sotto la petizione firmata dai cittadini e inviata ai Comuni.
I sottoscritti firmatari della presente Petizione premettono:
Il giorno 5 febbraio scorso, la gente di Salbertrand si è svegliata accorgendosi di essere in “stato di assedio”, con presidi militari dislocati nella parte bassa del paese, nei dintorni della stazione ferroviaria, agli imbocchi dei ponti del Martinet e dell’autostrada, fino ai “depositi” delle Iles Neuves.
In quel giorno di “allarme” si sono svolti (in parte) iter burocratici di occupazione di suoli pubblici e privati, che quando saranno completati, metteranno in mano alla Società promotrice TELT, “un’area industriale per la lavorazione, di quella “bestia nera” che rappresenta il materiale, estratto dal “tunnel di base”, smarino.
Chi ha “apprezzato” il dispiegamento delle forze dell’ordine, per garantire solo atti burocratici, si può ben immaginare cosa potrà accadere quando alle Iles Neuves di Salbertrand si procederà agli sgomberi dei materiali inquinanti stoccati e sequestrati ( primo problema) e soprattutto alla costruzione di una linea di lavorazione del predetto smarino, con i connessi trasporti ultradecennali in andata e ritorno per la via autostradale (secondo problema).
Risulta pertanto ragionevole prevedere, una situazione cantieristica generale caotica, centinaia di camion al giorno ,circostanza che limiterà e pregiudicherà la vivibilità dell’Alta Val Susa (almeno da Susa in su), sotto vari profili fra i quali, la viabilità, l’ordine pubblico, la sanità, l’equilibrio idrogeologico, ma anche e soprattutto l’economia locale in un territorio a: “prevalente vpcazio e turistica”.
Questa petizione nasce dalla nostra consapevolezza, che l’uomo, l’ambiente e il paesaggio, sono beni essenziali da salvaguardare, tutelare e valorizzare e non umiliare e mortificare da speculazioni e progetti dissennati, con “opere irricevibili” per il territorio dell’Alta Valle come il “cantiere industriale di Salbertrand”. Dobbiamo essere consapevoli che il cantiere che verrà realizzato sarà una:
“Fabbrica di smarino trattato e ridotto in conci, cemento, rifiuti, ecc.. per diversi milioni di mc, con produzione di polveri inquinanti, rumori e impatti negativi per l’ambiente. Lo spazio indicato da TELT per la costruzione della fabbrica (124.000 mq.) si trova a ridosso della ferrovia, tra la Dora Riparia e l’Autostrada, su un’area parzialmente esondabile di livello A e B, una manifesta violazione di norme di tutela e assetto idrogeologico, unitamente alle ormai note motivazioni di ordine pubblico.
È quindi una fabbrica fuori legge e non accettata dalla popolazione di Salbertrand, che si è espressa in un consenso elettorale contrario all’opera, un pensiero sicuramente condiviso dagli abitanti consapevoli ed informati dell’Alta Valle.
Il cantiere è poi un “mostro” di oltre un chilometro di prefabbricati, alti oltre 20 metri, situati a meno 100 metri. dal sito di interesse comunitario del Parco Naturale Gran Bosco di Salbertrand, un ecosistema caratteristico che accoglie flora e fauna specifica come la Sfinge, l’Olivello Spinoso ecc.. In sintesi sarà un cantiere industriale che danneggerà gravemente la salute degli abitanti residenti e non, per inquinamento acustico e danni legati alla qualità dell’aria. Lo stesso studio di valutazione di impatto ambientale sul sito (Via), presentato nel lontano 2010 da LTF, affermava già che gli incrementi di PM10 ” giustificano ipotesi di impatto sulla salute pubblica di significativa rilevanza, soprattutto per le fasce di popolazione ipersuscettibili a “patologie cardiocircolatorie e respiratorie, che indicano incrementi patologici del 10%”.
Questa petizione è rivolta ai sindaci ed a tutti i consiglieri comunali, affinché si attivino presse le sedi e le istituzioni competenti per richiedere almeno supplementi istruttori per cercare di bloccare il cantiere di Salbertand, e trasferirlo (se del caso) in altre sedi territoriali più idonee.
Si ringraziano tutti coloro che aderiranno a questa iniziativa e un particolare ringraziamento va al Sindaco di Salbertrand, che ha favorito una seria informazione, assumendo precise posizioni contrarie a tutela del suo Territorio e della sua Salute pubblica, ben ricordando che i problemi aperti non sono solamente limitati a Salbertrand ma investono tutta l’alta val di Susa almeno. Dove la popolazione è cosciente dei problemi non si costruisce più un consenso con slogan o con affermazioni false.
Perchè il Merovingio tanto amante della magistratura quando si tratta dei NOTAV, non dice nulla su questo intervento ?
Qui si che la magstratura avrebbe da indagare, e anche parecchio, circa lo smarino sequestrato, dissequestrato, risequestrato, mai messo in sicurezza dalla ditta precedente ( vicina ai si tav), ora in procinto di essere “sanata ” da telt coi soldi nostri.
Sarebbe proprio bello se la magistratura ci mettesse il naso, sicuramente ne vedremo delle belle,
Il problema delle rocce amiantifere dì probabile provenienza da cantieri stradali e stoccate in quel sito risale a quanto mi risulta agli anni ’90 e l’area è in concessione alla Itinera (Gruppo Gavio).La logica direbbe che chi le ha stoccate dovrebbe provvedere allo smaltimento.Invece finirà che lo smaltimento sarà probabilmente pagato da Telt,quindi da tutti noi,compreso lei.Ma la cosa che mi incuriosisce è che per anni ed anni il deposito non è interessato a nessuno,compresi i no tav.Ora che si deve iniziare a preparare l’area destinata alla preparazione dei conci guarda caso di colpo i no tav hanno sollevato il problema.Mi sembra ecologismo di facciata che stanno cercando di usare per intralciare l’opera,tanto per cambiare.Razza strana di “ecologisti”,che amano i TIR ed odiano i treni…Forse si tratta di ecologisti di razza fafiuché (parolaio,che parla tanto e fa poco, letteralmente ‘fa nevicare’).
P.S.:se vuole citare dei termini piemontesi almeno ne rispetti la grafia.
i miei ossequi.
Io non credo bisogna accanirsi perche’ i No Tav hanno pensato prima o dopo a questo sito. Credo sia piuttosto vergognoso non occuparsene al di la’ della TAV, e’ un problema di tutti.
Non solo antichi e largamente conosciuti personaggi SI TAV del paesino di colpo sono passati di là della barricata (per modo di dire perchè di fatto la nuova gestione è esattamente PRO TAV come quella di prima e cioè ha la lista delle compensazioni già bella e pronta da tempo e di questo dovrà poi rendere conto agli elettori NO TAV) ma inoltre qualcuno di loro ed i loro paesani (oltre a Gruppo Gavio) hanno ampiamente depositato materiale in quella zona…sotto gli occhi di tutti e per anni senza che nessuno battesse ciglio, da buoni amanti della natura e del proprio paese.
Ora certo che hanno la coda di paglia.
Lo smarino è una risorsa……..portiamolo in piazza castello come montagna artificiale di ski estivo….
L’impatto dei lavori tav arriva anche in Alta Valle di Susa. La pandemia non ha portato ad un ragionamento di maggior rispetto dell’ambiente. A Lione si può andare anche con il treno attuale o magari in video conferenza per evitare spostamenti superflui.
Ottima idea,quest’anno le vacanze le farò in videoconferenza.
Ottima idea merovingio. In alternativa vacanze ” agili ” tipo smart guardando da casa con la web cam. Un vera decrescita felice.
I suoi argomenti da disco rotto, scassato, vecchio e polveroso sono smontata dall’evidenza dei fatti: ma la smetta, faccia un favore a tutti.
Di grazia,quale sarebbe l’evidenza dei fatti?Quella che vi inculcano nei presidii no tav?Una garanzia di equidistanza direi…
Ma i Comuni di Oulx e Salbertrand non hanno forse titolo per essere parte attiva di una commissione perenne di controllo con accesso a siti, dati, ordinanze, verifiche e controllo dei parametri di legge (tanto saranno a questi cui dovranno fare riferimento…), relative allo svolgimento dei lavori specifici in questione, e per tutta la durata dei lavori??
No, essendo il TAV un’opera inserita nella legge obiettivo, gli enti locali non hanno titolo ad essere informati e/o a poter dire la loro sui lavori.
Ricordo che per ottenere i finanziamenti europei nella domanda era stato scritto più volte che l’opera era stata stralciata dalla legge obiettivo. Poi su richiesta della regione è stata reinserita nella tagliola della legge nº 443 del 2001.
Ci Terrei a precisare che a Salbertrand non siamo tutti cretini abbiamo ricevuto le prime lettere di esproprio a fine 2017, la vecchia amministrazione comunale si è ben guardata dal pubblicizzare la cosa, poi con l’arrivo del nuovo sindaco e quindi nuova amministrazione si è fatta un insistente e continua comunicazione pubblica.
Lo smarino al parco del Valentino, è una risorsa, potrebbe diventare una pista sintetica di sci estivo. Madamine pensateci.
Insomma, preparatevi alla fine del mondo…
Mi dispiace per te ma i sindaci dei comuni se sono contro il TAV non contano NULLA!! non vengono proprio considerati,
Se invece sono sitav allora ecco il tamtam mediatico favorevole
Ci Terrei a precisare che a Salbertrand non siamo tutti cretini abbiamo ricevuto le prime lettere di esproprio a fine 2017, la vecchia amministrazione comunale si è ben guardata dal pubblicizzare la cosa, poi con l’arrivo del nuovo sindaco e quindi nuova amministrazione si è fatta un insistente e continua comunicazione pubblica.
IO MI ACCORGEREI SE A CASA MIA TROVASSI COSE FUORI POSTO d controllerei perche’ e chi le porta.Ecco cosa e’ strano!
Da dove sono passati per portare li ql materiale? Nessuno se ne e’ accorto?
Il problema e’ chi paga? No non c’è qllo , e chi ha fortato la roba lì.E’ lui che deve pagare!
Non conosco i No tav che manifestano o meglio se conosco chi e’ contrario non so se manifesta. IL PROBLEMA PERO’ NON E’ SE SONO O MENO ECOLOGISTI.NE CHI PAGA LA RIMOZIONE DEL MATERIALE DEL SITO. I No tac nel tempo hanno comunque sollevato problemi che venivano lasciati lì ( diciamo cosi’). I sono al corrente di tante cose ora che abito qui ma prima conoscevo il problema TAV per le infiltrazioni mafiose. Ora la Corte dei Conti ha detto non serve più e’ tempo perso oltre che soldi. Viene attribuito tutto ai No Tav , ma c’e’ una parte del popolo confusa.I No Tav con le infiltrazioni e con i soldi buttati al vento non c’ entra nulla.Pero’! Comunq
..qui pare lavorino solo i NO TAV perche’ si stanno interessando di un problema rilevante per tutta la valle.Ma gli altri cosa fanno di giorno dormono?????
A me sembra che lei faccia parte della parte confusa.
Però la notizia dei chiodi in autostrada buttati dai no tav evitate di darla
Quindi lei sa che sono stati i No Tav? Perché non va a denunciarlo ai carabinieri?
Caro direttore, Lulu parla perchè ha la lingua in bocca scollegata dal cervello, qui ho letto articoli pro tav e no tav, quindi ha ragione direttore, se LULU sa che sono stati i notav vada a denunciarli.
La verità fa male
Ovvio che è uno stato d’assedio !
Tra massoni e khazari-ashkenaziti è un assedio dal 1861