TAV IN VALSUSA, L’AUDIO CON LE FRASI DEL MINISTRO TONINELLI: “SE L’ANALISI PENDERÀ SUI BENEFICI, MIGLIOREREMO L’OPERA”

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ASCOLTA L’AUDIO INTEGRALE DELL’INTERVISTA AL MINISTRO TONINELLI SULLA TAV (DAL SITO RADIO RAI)

 

I No Tav valsusini e gli elettori locali dei 5 Stelle rimarranno perplessi ascoltando l’audio dell’ultima intervista rilasciata lunedì 23 luglio su Radio 1 Rai, durante la trasmissione “Radio Anch’io”. Toninelli ha detto “miglioreremo la Tav”, ma solo se l’analisi costi-benefici “penderà per i benefici allo stato dell’arte, ad oggi, e non quando venne progettata l’opera”.

ECCO TUTTE LE DICHIARAZIONI RILASCIATE ALLA RADIO

“Innanzitutto la Torino – Lione è un’opera che abbiamo ereditato – ha detto il ministro grillino, rispondendo alla prima domanda del giornalista – se ci fosse stato al governo il Movimento 5 Stelle non sarebbe mai stata concepita in questa maniera”.

IL MINISTRO DEI 5 STELLE CONDANNA L’ASSALTO AL CANTIERE DEI NO TAV

“Condanno fermamente le proteste incivili – ha aggiunto il ministro dei 5 Stelle – perché limitano l’espressione e le proteste civili, che hanno proprio il fine di migliorare l’opera”. Qui Toninelli ha preso proprio una cantonata o mostra di essere poco informato su quanto avviene da anni in Valsusa: i No Tav non protestano per “migliorare l’opera”, ma la vogliono bloccare e basta, senza mediazioni. “Riguardo l’operatività del mio governo – ha aggiunto Toninelli – i tecnici stanno studiando tutti i documenti: sia in termini contrattuali con le obbligazioni contratte da parte dell’Italia, sia in termini di costi-benefiici. È un lavoro molto importante, al termine del quale i risultati ci porteranno a fare la scelta migliore”.

“SE L’ANALISI COSTI-BENEFICI PENDERÀ SUI BENEFICI, MIGLIOREREMO LA TAV”

Durante l’intervista di questa mattina, il ministro ha spiegato le sue intenzioni: “Se in passato ci fosse stato al governo il Movimento 5 Stelle, quest’opera così impattante e costosa per le tasche dei cittadini, non sarebbe nata”.

Quindi cosa faranno i grillini al governo? “Siccome siamo persone perbene e persone obiettive, abituate a studiare, che non hanno pregiudizi ideologici, se l’analisi costi-benefici penderà più a favore di benefici allo stato dell’arte, perché le analisi di questo tipo non partono da quando è nato il progetto, ma partono da oggi per il futuro, ovviamente il nostro obiettivo sarà quello di migliorarla“.

“VOGLIAMO MIGLIORARE TOTALMENTE L’OPERA”

ll ministro ha ribadito che questo aspetto “è nel contratto di governo, c’è proprio scritto che sarà fatta una rivalutazione integrale di questo progetto”. E ancora: “Non vogliamo fare alcun tipo di danno economico all’Italia, però vogliamo anche migliorare totalmente un’opera che è nata molto, ma molto male”.

Il giornalista Rai ha quindi provato a sintetizzare il pensiero del ministro, con la frase “Cioè si farà, ma ci vogliono le condizioni economiche per farla…”. E Toninelli ha risposto: “I tecnici stanno studiando, io ho fatto una valutazione iniziale troppo ottimistica, cioè che in poche settimane avrei avuto sul tavolo un lavoro che non è mai stato fatto analiticamente, ossia l’analisi dei costi- benefici. Ma le migliaia e migliaia di pagine spaventose di questo dossier mi hanno fatto capire – perché i  tecnici così mi hanno indicato – che il lavoro necessitava di tempo, ci vuole ancora un po’ di pazienza”.

“NON HO PREGIUDIZI IDEOLOGICI, DEVO RENDERE MENO IMPATTANTE L’OPERA” 

Toninelli ha ribadito quindi che non ha “nessun pregiudizio ideologico, ma io non devo fare il bene del Paese. Non devo far spendere più del dovuto al Paese, ma soprattutto devo rendere un’opera enormemente impattante, sia dal punto di vista ambientale che per la vita e qualità dei cittadini, meno impattante”.

“SIAMO CON CHI PROTESTA CIVILMENTE”

“Siete con la polizia o con gli aggressori?” ha chiesto il giornalista, facendo riferimento alle critiche mosse da Forza Italia. Toninelli ha replicato così:  “I vecchi partiti come Forza Italia dovevano stare più attenti quando queste opere sono iniziate e quando i flussi di denaro non sempre proseguivano legalmente…detto questo ovviamente noi condanniamo qualsiasi forma di protesta incivile: siamo dalla parte di chi protesta civilmente, per far valere democraticamente le proprie ragioni, senza strumentalizzazioni”.

 

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3 COMMENTI

  1. Mi risulta che per l’esame costi-benefici abbia convocato una commissione costituita da “esperti” come angelo tartaglia ed altri di pari vedute—- siamo a posto!!!

  2. Incitatus.
    L’aneddoto sul cavallo dell’iracondo imperatore Caligola è presente in numerosi testi di epoca romana, le due fonti più attendibili rimangono le Vite dei dodici Cesari di Gaio Svetonio Tranquillo e la Storia romana di Cassio Dione Cocceiano.
    Descrivendo Caligola, Gaio Svetonio Tranquillo dice che l’imperatore aveva «intenzione di nominare console il suo cavallo Incitatus», cosa che non si sarebbe poi avverata come spiega Cassio Dione Cocceiano:
    [Caligola] era solito portarsi a cena uno dei suoi cavalli, che aveva chiamato Incitatus, e gli offriva orzo e beveva vino alla sua salute da calici dorati; giurava sulla vita e il destino dell’animale e si ripromise anche di nominarlo console, una promessa che avrebbe sicuramente mantenuto se avesse potuto vivere più a lungo.
    Incitatus non divenne dunque senatore né tanto meno console, ma anche la sola intenzione di farlo dimostrava il disprezzo dell’imperatore per le istituzioni romane. L’impero di Caligola fu breve: nel gennaio del 41 d.C. alcuni congiurati Pretoriani assassinarono l’imperatore dando la successione a suo zio Claudio.

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