TAV, LA SFIDA DI PINARD: “ASSUMETE 20 PERSONE DI CHIOMONTE AL CANTIERE, E MI DIMETTO DAL COMUNE”

Condividi
FacebookTwitterWhatsAppMessengerEmailLinkedIn

image

di RENZO PINARD

Caro direttore,

siamo quasi a Natale chiedo di avere un grande regalo, sono notoriamente un rompiballe, uno che non ha mai fatto compromessi con la politica e le ultime elezione per la città metropolitana lo dimostrano… per questo faccio una proposta.
ASSUMETE VENTI PERSONE DEL MIO PAESE AL CANTIERE TAV DI CHIOMONTE E IO DO LE DIMISSIONI DA CONSIGLIERE COMUNALE DI CHIOMONTE E SPARISCO DALLA POLITICA, OVVIAMENTE devono essere assunte ANCHE PERSONE FISICAMENTE PROVATE.

È quello che ho sempre dichiarato, e sempre inascoltato: i lavori della TAV in Valle di Susa potevano essere un momento di sviluppo se ci fosse stata unità tra gli amministratori e soprattutto se ci fosse stata la politica , che meriterebbe dei servizi speciali a Chi l’ha visto.

Leggo che viene chiesto a imprenditori stranieri di rilevare le aziende della valle… benissimo! Vuol proprio dire essere arrivati alla fine e gli imprenditori Italiani sono spariti? Perchè? Probabilmente perchè sono stati messi in condizione di smettere e mai più fare impresa.

Ha ragione chi dice che l’art. 18 è un falso problema (non sono di sinistra e non amo particolarmente la CGIL!), non si capisce che se un dipendente è valido diventa un capitale per l’azienda e quindi non verrà mai lasciato a casa, oggi tra i collaboratori in aziende in difficoltà (la mia è una di queste) si sente dire “Diamo le dimissioni per giusta causa, così abbiamo la disoccupazione, oppure facciamoci licenziare così abbiamo la disoccupazione speciale”… E dire invece “Cerchiamo di salvare l’azienda?” Ah no non è nostra!

Avete mai provato cosa vuol dire (anche se devo ammettere che i funzionari hanno sempre cercato il dialogo e disponibilità) aver a che fare con Equitalia, Agenzia delle Entrate, DURC ecc.?

Allucinante…la pubblica amministrazione non paga e il tuo debito aumenta a interessi stratosferici, ovviamente non si chiameranno piu interessi ma costi di recupero , ecc. MA SIAMO SICURI CHE ALLO STATO NON VADA MENE COSI’, non paga ma riscuote con gli interessi.
Le aziende pubbliche chiedono il DURC per poter saldare le fatture, però non rilasciano la certificazione del credito perchè non sono enti pubblici! Continuo a non capire…
Se chiedi il concordato di continuità tutto viene sospeso, ma perchè devo chiedere il concordato se devo incassare un mucchio di soldi dalla pubblica amministrazione?

Ma non sarà mica un reato quello che lo Stato sta facendo con le aziende? Chissà se qualche giudice un giorno ci penserà? Comunque torniamo alla nostra Valle: le imprese vengono lasciate andare, i comuni riescono a malapena chiudere i bilanci e sono costretti la normale amministrazione, si fanno le grandi opere, ci sono promesse sulle compensazioni ma rimangono tali.

Io credo che opere come la stazione internazionale di Susa, sia una grande conquista per la passata amministrazione comunale. E debba avere una motivazione, perchè questa rimanga nella capitale della Valle, e non venga trasferita a Bussoleno dove l’interconessione con la linea storica sarebbe più logica e comoda.

La linea storica, per difenderla e soprattutto per conservare l’economia dell’alta valle, per ora non in crisi, dovrebbe essere rinforzata magari ripescando il progetto del collegamento OULX e BRIANCON dando quindi alla linea un valore di importanza straordinaria.

A proposito del raddoppio del tunnel del Frejus: PERCHE’ NON PENSIAMO CHE LE AMMINISTRAZIONI LOCALI NE ABBIANO UN BENEFICIO ECONOMICO E SOCIALE? Sicuramente, con il doppio senso di marcia, commercialmente il tunnel diventa più spendibile (e non mi scandalizzo maggior sicurezza = maggior traffico).

Non pensiamo solamente alle poltrone, pensiamo anche al territorio.
Ospedale di Susa: credo che mai nessun amministratore del passato che fosse democristiano, comunista, socialista ecc non avrebbe Mai pensato di toccare l’ospedale di Susa nel momento cruciale che si vuole fare in valle una grande opera come la TAV.

I miei figli (tre) sono nati a Susa e sono contento che siano nati in quel ospedale pubblico, sicuramente avrà dei problemi, ma continuo a dire che il dietro l’angolo di Torino non è il dietro l’angolo dei paesi di montagna.

Buon Natale a tutti…e vi prego, fatemi il regalo: date lavoro

Renzo Pinard

FacebookTwitterWhatsAppMessengerEmailLinkedIn
Condividi
© Riproduzione riservata

3 COMMENTI

  1. Ma quale sfida Pinard! Questo è un ultimatum x cercare di farsi pagare i propri debiti da terzi ! il silenzio sarebbe più elegante.

Che cosa ne pensi? Scrivici la tua opinione

Please enter your comment!
Please enter your name here

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.