DALLA FILLEA CGIL TORINO
CHIOMONTE – Dopo anni di ritardo, finalmente assegnati i lavori per la realizzazione del TAV Torino-Lione. Come Fillea CGIL Torino e Piemonte, prendiamo atto dell’aggiudicazione dell’appalto principale dei lavori per la realizzazione del tunnel di base (lotto italiano) Torino-Lione, da parte delle imprese italiane e francesi Itinera, Ghella e Spie Battignolles. Quello dell’aggiudicazione dell’appalto è un momento importante, anche perché, fin qui per responsabilità varie, di tempo se ne è perso fin troppo, adesso è arrivato il momento di viaggiare spediti, ed il nostro motto è “FARE MA FARE BENE” (realizzare l’opera velocemente, ma in regolarità, legalità e nella massima sicurezza per i lavoratori). Immediatamente proporremo alle altre Organizzazioni Sindacali di chiedere un incontro all’azienda aggiudicatrice dei lavori, in modo da poter iniziare al più presto un confronto che ci porti a realizzare nel minor tempo possibile una buona contrattazione d’anticipo (prima dell’inizio dei lavori cosi come previsto dal nostro CCNL). Per la Fillea CGIL le priorità saranno in primis, garantire l’occupazione di tutti quei lavoratori (circa 50) che già oggi stanno lavorando, nella realizzazione delle nicchie, pavimentazione e messa in sicurezza della galleria di servizio. E poi, visto che a regime, lato Italia, si dovrebbero creare circa mille posti di lavoro diretti ed altrettanti indiretti, riteniamo indispensabile, che tra le priorità, ci sia quella di creare posti di lavoro, il più possibile, in quei territori dove impatta maggiormente l’opera, favorendo così anche l’occupazione locale. La nostra idea è anche quella di sfidare in maniera sana (facendo proposte) l’azienda che si è aggiudicata i lavori, ma anche le istituzioni locali, perché bisogna dar vita ad un cantiere modello in Italia (cantiere dove trasparenza e regolarità dovranno essere la regola e non l’eccezione come spesso avviene in troppe grandi opere, anche in Piemonte). Nel cantiere TAV, per noi, bisognerà avere la massima attenzione per la sicurezza dei lavoratori e bisognerà lavorare nel rispetto dell’orario di lavoro e soprattutto le stesse identiche condizioni che saranno garantite ai dipendenti diretti dovranno essere garantite ai dipendenti indiretti (che lavorano all’interno della catena dei sub-appalti) in modo da evitare che si realizzi qualunque tipo di forma di sfruttamento o di pericolo per chi lavora.
Sorge spontanea una domanda.
Ma questi dove vivono e da dove saltano fuori?
Tra zona franca e ben 1000+1000 posti di lavoro in Valle Susa, vuoi che questa volta diventiamo ricchi?????
Un pippone senza senso visto che sono anni che i sindacati e soprattutto la CGIL non tutela i lavoratori ma si cimenta in mera politica .
Concordo.
Tranquillo Merovingio i lavoratori italiani sono ampiamente tutelati dalla caciottara e dal capitano bisboccia.