di MARIO RAIMONDO
L’avete notato? Anche se ormai sparuti – o perché inghiottiti dal gerbido, o perché rinsecchiti dagli anni – le piante di melo (e anche di pero), quest’anno sono strapiene di frutti. Di tutti i colori, con sfumature dal verde al rosso, passando per il giallo o per il ramato, i rami degli alberi curvano verso terra per il peso del frutto che fu indigesto ad Adamo…
E questo, nonostante una siccità che ha picchiato e picchia, tutt’oggi, ancor duro. I meleti un tempo erano anch’essi una caratteristica della frutticoltura di valle, soprattutto nella Valmessa, dove popolavano vaste zone di territorio, sino alla media montagna rubianese. I montanari di un tempo, gli avi, con le gerle piene di frutti s’inerpicavano dai fondi sino alla strada per caricare sui carri, trainati da bovi o cavalli, quella benedetta abbondanza che aveva il suo mercato.
Verso Torino per il consumo fresco minuto, oppur all’ingrosso, verso gli opifici per la lavorazione e la trasformazione in sidro che poi per lo più veniva esportato verso l’estero.
Anche la zona di Caprie aveva particolare vocazione per i meleti. Fino alla fine degli anni Settanta, negli slarghi di intersezione della Statale 24 tra Caprie e Novaretto c’era, nei fine settimana, un vero e proprio fiorente mercato di quelli che oggi si chiamerebbero a KM0. Decine di produttori vendevano la loro mercanzia ai tanti turisti che transitavano per la valle, traendone un discreto soldino, che ha contribuito anch’esso al benessere di cui ha goduto la mia generazione…
Oggi questo mondo è quasi del tutto scomparso, anche se, ad onor del vero, non mancano lodevoli iniziative per tenere in piedi e rilanciare un comparto che meriterebbe davvero uno spazio maggiore. Ah! Il sapore delle mele di una volta: i losa, i cantin, i runsè, le magnane… Indimenticabile! Oggi, per la maggiore, le mode hanno soppiantato il gusto: le mele sono diventate superbe e menano il vanto di chiamarsi royal o delicius o golden… Golden, un anglicismo che vorrebbe richiamare all’oro… Che però non è più qui: il tempo d’oro delle mele della valle è un tempo di ieri.