TORNA LA RIEVOCAZIONE DELLA BATTAGLIA DELL’ASSIETTA

Condividi
FacebookTwitterWhatsAppMessengerEmailLinkedIn

COMUNICATO STAMPA DELLA CITTÀ METROPOLITANA DI TORINO

COLLE DELL’ASSIETTA – Sabato 16 e domenica 17 luglio l’Associassiôn Festa dël Piemônt al Còl ëd l’Assieta torna al Colle dell’Assietta per la 54ª edizione della festa e della rievocazione della battaglia del 1747. Per sabato 16 luglio la Direzione Viabilità 2 della Città Metropolitana di Torino ha previsto una deroga al divieto di circolazione dei mezzi motorizzati sulla Strada Provinciale 173 da Pian dell’Alpe al Col Basset.

Per domenica 17 è istituita la circolazione a senso unico in salita dalle 6 alle 12 da Pian dell’Alpe (km 34, incrocio con la strada comunale per Balboutet di Usseaux) al Colle dell’Assietta (km 22+750)Dalle 14 alle 18 nello stesso tratto della SP 173 è istituita la circolazione a senso unico in discesa dal Colle dell’Assietta a Pian dell’Alpe.

Sabato 16 luglio il programma della Festa dël Piemônt al Còl ëd l’Assieta prevede le visite al campo storico dalle 15,30 in avantie la cena al rifugio Casa Assietta (ex casa cantoniera) alle 19, prenotabile ai numeri telefonici 334-3021848 e 0122-456.329. A partire dalle 21,30 sono previsti la fiaccolata, il ricordo dei caduti all’obelisco sulla Testa dell’Assietta e il falò a Casa Assietta con la musica dei Bôgia nenDomenica 17 la Messa in piemontese viene celebrata alle 10, la commemorazione all’obelisco si tiene alle 11 e la rievocazione storica della battaglia a Casa Assietta alle 11,45. Alle 12,30 è in programma il pranzo organizzato dal rifugio Casa Assietta, seguito dai balli con ‘Ij Danseur dël Pilon, dalle visite al campo storico e da una conferenza sulla battaglia e sulla campagna militare del 1747. Per ulteriori informazioni si può chiamare Enrico Tenivella al numero telefonico 337-225401.

LA BATTAGLIA DELL’ASSIETTA, UNA LUMINOSA E FEROCE PAGINA DI STORIA

La battaglia del Colle dell’Assietta del 19 luglio 1747 fece seguito ad una lunghissima serie di schermaglie tra francesi e piemontesi. Nei giorni precedenti lo scontro i piemontesi collocarono una serie di trinceramenti sul piano dell’Assietta, visibili dal contrafforte fra il Colle del Sestriere e la Testa del Gran Serin, che divide la Val Chisone dalla Valle di SusaI piemontesi affidarono il comando al tenente generale Giovanni Cacherano, conte di Bricherasio, che, oltre alle truppe piemontesi regolari, poté contare sull’apporto delle milizie valdesi del Pinerolese e dell’alta Val Chisone, mentre quattro battaglioni austriaci, guidati dal generale Colloredo, arrivarono all’ultimo a rinforzo delle posizioni. Le postazioni piemontesi erano disposte a semicerchio su di una cresta ristretta e si appoggiavano alla Testa dell’Assietta e alla Testa del Gran Serin. L’assalto dei francesi fu lungo e spietato, ma, grazie all’eroica Compagnia Granatieri del 1° battaglione delle Guardie, poi rinforzata dalla Compagnia Granatieri del Reggimento provinciale di Casale, i nemici furono fermati. I francesi, dopo aver rimpiazzato i combattenti in prima linea con truppe fresche, continuarono nell’assalto, ma i granatieri piemontesi, anche se erano privi di munizioni, li attaccarono facendone strage. Al tramonto, l’esercito francese, ormai esausto, si ritirò dal campo di battaglia, lasciandosi dietro 5.300 soldati, 439 ufficiali, tra cui due generali, cinque brigadieri e nove colonnelli, mentre i piemontesi persero solo sette ufficiali e 185 soldati e gli austriaci due ufficiali e 25 soldati.

FacebookTwitterWhatsAppMessengerEmailLinkedIn
Condividi
© Riproduzione riservata

1 COMMENTO

  1. Bravi bogianen,
    celebriamo l’eroica fermezza contro il nemico che è diventata sinonimo del carattere dimesso ironicamente attribuito a tutti i piemontesi.
    Tutti tranne uno, l’impresentabile Briatore che è involontariamente di grande aiuto per apprezzare tutti gli altri suoi conterranei nei loro molteplici caratteri individuali.

    Con o senza eroismi vorrei che si smettesse di celebrare battaglie e vittorie militari provando a trovare argomenti per celebrare la pace.
    Non la pace del vincitore di turno ma la pace e basta.
    Chiedo troppo?

Che cosa ne pensi? Scrivici la tua opinione

Please enter your comment!
Please enter your name here

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.