TRAGEDIA IN VALSUSA, INCIDENTE AUTO-MOTO: UN MORTO

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SUSA – Nella mattinata di mercoledì 16 agosto c’è stato un incidente mortale in regione Castelpietra, lungo la strada provinciale 24, all’ingresso dello svincolo autostradale di Susa. Sono rimasti coinvolti nello scontro un’auto e una moto: il motociclista è deceduto. la vittima è Alessandro Taccoli, classe ’66, residente a Bussoleno e molto conosciuto anche a Susa.  Lo schianto tra l’auto Alfa Romeo Tonale e la moto Mv Agusta guidata dalla vittima è stato violentissimo. Sul posto sono intervenuti i soccorritori del 118 della Croce Rossa di Susa, con l’ambulanza di soccorso avanzato, e i carabinieri.

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37 COMMENTI

    • Dalla foto sembra che la colpa principale sia dell’auto che non ha dato precedenza .. il motociclista ci avrà anche messo il suo con la velocità in ogni caso dispiace sempre la perdita di una vita umana che sia nel torto o meno

      • Premesso che la dinamica è tutta da accertare, e che quindi ogni considerazione fatta qua su ciò che è successo è pura speculazione.

        Ma se non rispetti il limite non puoi dire che “ti hanno tagliato la strada”. I limiti servono anche a quello. Chi svolta deve avere il tempo per vedere se qualcuno arriva e per svoltare. Su quell’incrocio, lato Bussoleno, c’è una curva dopo meno di 100 metri. Se chi arriva da Bussoleno non rispetta il limite dei 50 è un attimo che piomba addosso a chi svolta. Mi è successo più volte di partire che non c’era nessuno e dover inchiodare perché mi piombava addosso un’auto o una moto ben oltre il limite di velocità.

      • Potrebbe essere come quello che ieri ho visto solo un attimo di spalle con la moto su di giri alle stelle e tutto acquattato sul serbatoio per andare al massimo, che no so quanto sia.
        Ma anche certi ciclisti che si infilano dappertutto non sono male.
        E hanno in comune che possono rovinare la giornata e l’esistenza a qualcuno che vorrebbe solo vivere tranquillo

        • Ma piantatela di fare paragoni del cazzo: moto di centinaia di kg che viaggiano fino a 300 km/h con biciclette di 10kg che viaggiano a 30km/h quando hai vento a favore. Vergognatevi a dire certe stronzate.

          • Bici che viaggiano ai 40 o 50 e ti schizzano davanti all’improvviso nella rotonda sorpassando da destra l’auto che si teneva di riferimento
            E poi vorrebbero pure avere ragione

      • Se conoscesse la lingua italiana, saprebbe che “guidare come un pazzo” non corrisponde ad una velocità ma trattasi di una figura retorica detta similitudine… in altre parole vuol dire “fuori da ogni normalità” e mi sembra sufficiente per la descrizione del fatto.

    • Cosa vuol dire “andava come un pazzo”…
      Ma non ti vergogni a scrivere certe cose?
      Un uomo è morto.
      Sei un miserabile.

      • “De Menti in Sulti”, uno che vede bici che vanno a 40-50 km/h in pianura nelle rotonde è un imbecile che è finito in mezzo al Giro d’Italia, non uno che va per le strade normali dove i ciclisti in pianura quando va bene fanno i 25-30-35, se non c’è vento contro.

          • Probabilmente invece tu sei uno di quei coglioni che vedono per 10 secondi i 40km/h sul Garmin e poi dicono agli amici di aver fatto i 40 di media. Sempre che tu sappia cosa sia una bici.

          • Paragoni del: Naturalmente quando si ricorre agli insulti è perchè non si hanno argomenti e il tuo liguaggio qualifica te stesso

  1. Un autovelox fisso / operativo BEN SEGNALATO ( anomala tipica Italiana, se non è segnalato la multa non vale ) in entrambe le direzioni?
    Attualmente è posizionato nei pressi di via Torino 72, sul lato opposto alle abitazioni ( puoi capirne l’utilità! )

    • Veramente gli autovelox, che in Francia chiamano radar, sono segnalatissimi, molto più che da noi, con giganteschi cartelli marroni, sulle statali come sulle autostrade, perchè lo scopo è che la gente vada piano, non fare cassa…
      Comunque, martedì pomeriggio andavo in direzione di Susa sulla statale 24 in auto… una moto di grossa cilindrata procedeva in direzione di Torino ad altissima velocità… ha “tagliato” la curva invadendo la nostra corsia, perché a quella velocità se fai la curva come si deve vai fuori strada… per un pelo non è finito sul nostro cofano, e lo dico chiaramente, in questo caso mi sarebbe spiaciuto per noi, non per il motociclista, perché questo è guidare come pazzi… non è una pista per motociclisti la statale, è una strada percorsa da famiglie, bambini compresi, dunque bisogna fare qualcosa per limitare a tutti i costi la velocità di moto ed auto soprattutto di turisti dei weekend che quando escono dalle loro città scambiano la nostra valle per una gigantesca pista da corsa… detto questo, ovviamente mi spiace molto per la morte del motociclista, e soprattutto per la famiglia che sta soffrendo una delle peggiori cosi possano succedere.

      • @Gwen, purtroppo siamo in Italia e fino a quando non tocchi il portafoglio non ottieni nulla ( non e’ una questione di far cassa )

  2. Agghiacciante, lo stesso incrocio e la stessa dinamica per la quale perse la vita Marco Commisso alcuni anni fa.
    ANAS non si interessa della messa in sicurezza con rotonde e manutenzione del fondo stradale, bordi e segnaletica stradale, oltre alla ovvia dilagante guida “al telefono” degli automobilisti.
    Comune di Susa, proferisce multe a vanvera, e qui i risultati.
    Condoglianze a parenti e amici di questa ennesima vittima.

    • Pur di non imparare ad andare più piano si arriva a dare addirittura la colpa all’ANAS. Lì c’è il limite dei 50, se lo rispetti non succede alcun incidente.

  3. Enrico, cosa dovrebbe fare l’ANAS ogni volta?
    Le strade sono strade, la guida in sicurezza, propria e altrui, è dovere di chi le utilizza.
    Un dovere per salvaguardare vite umane, non una pretesa.

  4. Tutti i fine settimana è una roulette russa ! Le curve da Chiomonte ad Exilles sono un continuo rischio all’ultima curva ! Sarebbe ora di fare qualcosa !

  5. La quasi totalità degli incidenti tra auto e moto è colpa degli automobilisti, è vero in moto vai più forte, ma non sei mai distratto, puoi cadere per conto tuo perche magari in curva esageri, ma in macchina ci sono mille distrazioni tra navigatore, cellulare, bambini, ecc.. E’ facile dare la colpa ai motociclisti se non sei mai andato in moto.

    • È facile inventare statistiche, se sei un motociclista. Solo che le “statistiche di Roby” cozzano con quelle reali.

      “il 35% degli incidenti dei motocilisti è autonomo, senza il coinvolgimento di altri veicoli, mentre nel 90% dei casi il sinistro è stato “provocato” dal motociclista stesso, con il restante 10% che non è risultato attribuibile ad alcuna causa precisa. Più della metà dei sinistri autonomi – il 58% – è avvenuto in curva (21 a sinistra e 16 a destra), mentre un solo incidente di questa tipologia è avvenuto in prossimità di un incrocio (con causa sconosciuta).”

      https://www.motoblog.it/post/226793/asaps-studio-belga-approfondisce-le-cause-degli-incidenti-in-moto?amp

  6. Sono d’accordo con Bruno.
    Occorre prudenza nella guida da ogni parte.
    Purtroppo chi guida le moto (quasi tutti) Si sente in diritto di gareggiare.
    Ma le strade comuni non sono piste e il rischio è sempre elevatissimo per i motociclisti.
    Un abbraccio alla famiglia

  7. Nessuno esce per morire ma stamattina la morte era lì ad aspettare la sua vittima inutile scrivere e dare idee malsane alle amministrazioni locali…. non c’è scampo per nessuno quando l’uomo nero aspetta R.I.P.

    • Se la questione è l’uomo nero che ci aspetta, come mai guarda prima di attraversare la strada o va dal medico per curarsi se è malato? Tanto vale lasciare che le cose vadano come capita e affidarsi al caso…
      In statistica si studia il calcolo delle probabilità, e in questo caso, auto o moto che sia, più si va veloci, più aumenta il rischio di incidenti mortali, è un dato di fatto…purtroppo soprattutto molti motociclisti sono amanti della velocità, come ripeto, uno ci stava centrando martedì pomeriggio e solo per un filo è riuscito a mantenere il controllo della moto pur avendo invaso parte della nostra corsia…con ciò, ci sono anche automobilisti spericolati che non rispettano i limiti… ma se alcune volte veramente è l’imprevisto o l’errore umano a causare un incidente, purtroppo molte morti si potrebbero evitare unicamente rispettando i limiti di velocità… l’uomo nero non esiste…
      Detto ciò, tutta la solidarietà va alla famiglia di questo signore che affronta un lutto devastante.

  8. Il rischio in moto è altissimo.
    Non si scherza.
    Le strade non sono piste.
    Quasi ogni giorno sentiamo di incidenti stradali mortali.
    Pensateci voi motociclisti.

  9. …tanti incidenti, morti, lacrime, parole, proposte, proteste e poi arriva la stagione fredda e si cancella tutto fino alla prossima estate, quando ci ritroveremo con gli stessi incidenti, morti, lacrime, ecc… ecc… è così da anni…

  10. …tanti incidenti, morti, lacrime, parole, proposte, proteste e poi arriva la stagione fredda e si cancella tutto fino alla prossima estate, quando ci ritroveremo con gli stessi incidenti, morti, lacrime, ecc… ecc… è così da anni…

  11. Un abbraccio alla famiglia che conosco.fare parole ora non aiuta a risolvere il problema.sono molto addolorato x la scomparsa di un ragazzo fantastico

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