SESTRIERE – I tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese hanno da poco concluso il recupero di un escursionista deceduto nel comune di Sestriere. Si chiamava Riccardo Marcato e aveva 20 anni. Nato Milano il 15/10/2000, era residente a Bareggio.
Dalla ricostruzione dell’incidente mortale è emerso che il ragazzo è caduto nel dirupo a seguito del cedimento di una parte di staccionata presente a bordo sentiero a cui si era appoggiato.
Il giovane stava percorrendo il sentiero Bordin, quando in zona Monterotta è precipitato a valle per circa 150 metri, a causa del cedimento di una balaustra a cui si era appoggiato. La chiamata di emergenza è stata lanciata intorno alle 12.20 da una donna che ha assistito all’incidente.
Nel frattempo un medico che si trovava in zona ha raggiunto l’escursionista iniziando le manovre di rianimazione. In seguito sono giunti sul posto l’eliambulanza 118 e i Carabinieri di Sestriere in motoslitta. L’equipe sanitaria ha proseguito con la rianimazione finché il ragazzo è stato dichiarato deceduto. La salma è stata recuperata e condotta alla piazzola di Sestriere dove è stata affidata alle autorità.
Storia penosa.condolianze alla famiglia .
E così, ogni settimana facciamo i conti con morti e feriti e nessuno fa’ niente per fermare questa strage silenziosa.
Lei cosa suggerisce per fermare questa strage?
Chiuderci in casa!
Le olimpiadi 2006 avevano fatto immaginare una valle nuova aperta ad ogni tipologia di attività sportiva montana. Questo tristissimo episodio dimostra invece che gli unici beneficiari del denaro speso sono stati la città di Torino e i sognori della neve. Zero manutenzione su strade montane per mtb, zero manutenzione sentieristica zero rispetto del paesaggio.la valle di mezzo è morta. Tutte le alternative all’industria dello sci sono evaporate sono rimaste parole e drammi. Altrp che nuove olimpiadi…vergogna
Non sciava fuori pista, non scalava cascate di ghiaccio, camminava su un sentiero “sicuro” . È morto perché su alcune strutture che non portano soldi non si fa manutenzione. Questa il vergognoso lascito delle montagne ( sic) olimpiche
Povero ragazzo, è semplicemente assurdo. A volte si muore in montagna per delle imprudenze, ma in questo caso è vergognoso che in un punto pericoloso una staccionata non sia in buone condizioni, questo poveretto non poteva certo saperlo. Purtroppo in Italia c’è scarsa manutenzione e una scarsa cultura della sicurezza in tutti i campi. Le più sentite condoglianze alla famiglia.
a quando un interrogazione dell’ UNCEM, dei sindaci della valle sulla scarsa manutenzione delle staccionate in legno? ops questo tocca loro direttamente quindi SILENZIO!!! SIGG BERRIA, NURISSO, PACIFICO è pesante il vostro silenzio!!!