di ANNA RITA PODIO
TRANA – Amarezza, delusione e sconforto, questi i sentimenti che si provano. Abbiamo lavorato bene grazie a una squadra coesa, sincera e affiatata, era tutto pronto, un programma ambizioso ma, con la buona volontà e l’impegno, esso sarebbe stato realizzabile. Come un fulmine a ciel sereno abbiamo poi avuto la notizia da parte della Sottocommissione Elettorale Circondariale (SEC) che coloro i quali avevano prestato la disponibilità a mettersi in lista non avrebbero potuto candidarsi, questo per causa di un’inefficienza amministrativa del personale del Comune di Trana.
Noi ci siamo fidati della professionalità di chi da anni faceva questo lavoro lasciando tutto in mano all’ente comunale. Dopo la bocciatura del SEC siamo ricorsi al Tar, qua una nuova bocciatura dato che il vizio procedurale è risultato essere insanabile. Naturalmente rispettiamo le sentenze dunque la decisione del Tar, ricorrere al Consiglio di Stato comporterebbe un esborso non affrontabile per cui ci fermiamo seppur con profondo rammarico e sicuri di aver agito per il meglio.
Tutto rimandato, ora vi sarà un commissario che lascerà Trana cosi come è: senza migliorie e cambiamenti, ma purtroppo la giustizia “giusta” in Italia non c’è.
Questo è lo sfogo di chi ha voluto provare a fare qualcosa di buono per il Paese nel quale è nata e cresciuta. Il nostro impegno tuttavia non termina qua, nei mesi che separano dalle prossime elezioni lavoreremo sul territorio attraverso l’ascolto dei concittadini, iniziative ed eventi. Una cosa è certa: la prossima volta saremo certamente più che vigili sull’operato dell’Amministrazione tranese e sulle procedure da applicare per la presentazione della lista.
Grazie per l’attenzione.
Anna Rita PODIO
I componenti di “Tradizione e Futuro – Per Trana e le sue borgate”
E se il Commissario come primo atto licenziasse i funzionari che hanno combinato questo pasticcio? Sono degni di lavorare per un ente pubblico?
La sentenza espressa ieri, mercoledì 25 maggio, parla chiaro.
“L’eventuale errore del funzionario comunale nell’assemblaggio dei fogli – si legge nel documento – o il mancato avvertimento da parte di questi dell’esistenza delle irregolarità, non ha valore sanante perché è preciso onere dei candidati provvedere alla corretta predisposizione delle dichiarazioni di lista”. Nessun candidato si potrà presentare all’appuntamento elettorale e sarà il Prefetto, a breve, ad individuare il commissario fino al prossimo anno.
Tutto vero. Forse però, chi ambisce ad un compito così delicato ed importante (amministrare un Comune), dovrebbe conoscere meglio le regole previste per una candidatura. Queste sono norme nazionali e non …. comunali.
Premesso che non so quale sia l’irregolarità insanabile,
Farinetti in TV ha raccontato che in un ufficio gli hanno respinto un documento perchè su carta ricliclata.
In italia conta di più il foglio che quel che c’è scritto sopra, e i risultati si vedono.
Ma nel 2022 ci sono persone che presentano ancora documenti cartacei? Siete a conoscenza dell’esistenza delle PEC e dei portali digitali? Noi ancora con la pergamena e la cera lacca……..Che poi, con tutto il rispetto, proprio non me lo vedo Farinetti che va a presentare un documento di persona. Come minimo avrà 250 tirapiedi e passacarte…….
Beh, in tv (mi pare dalla Berlinguer) ha detto che è dovuto andare col cartaceo proprio perchè non gli accettavano la mail. E poi se lui in persona o qualcuno per lui non cambia il fine del discorso, no?
Questo è il perfetto riassunto di come funziona questo paese. Pubblici impiegati che non sanno fare il loro lavoro e non ne pagano mai le conseguenze, gente che 2022 usa ancora la carta per questioni burocratiche, e una burocrazia con il paraocchi che manda un comune in commissariamento per un anno invece di correggere un errore sicuramente irrilevante dal punto di vista fattuale. Metà delle liste presentate in Italia hanno irregolarità di qualche sorta.