di ANDREA MUSACCHIO
TRANA – Prosegue la protesta dei lavoratori alla Bottero di Trana. Dopo la decisione da parte dell’azienda di trasferire i 59 lavoratori nella filiale di Cuneo dal 1° marzo, nella giornata di ieri, giovedì 4 febbraio, gli operai si sono presentati all’esterno della struttura per manifestare il loro disappunto. “Il presidio nasce perché l’azienda ha rifiutato la nostra proposta di ritirare il trasferimento e di mettere in campo tutto ciò che occorre per salvare l’azienda di Trana – spiega il delegato sindacale Fim Cisl, Infantino – A seguito del rifiuto, i dipendenti hanno incrociato le braccia”.
All’interno, invece, si è tenuta questa mattina un’assemblea tra i dirigenti della Bottero e le parti sindacali per trovare degli accordi economici su chi accetterà il trasferimento e chi no. “L’azienda ha confermato il servizio pullman per la durata di 60 giorni, che trasporterebbe gli operai fino a Cuneo – prosegue – Sono stati riconfermati anche gli 800 euro per i dipendenti che decideranno di trasferirsi. Questa somma verrà data in due tranches e dev’essere circoscritta nel 2021. Abbiamo chiesto all’azienda, una volta in cui sarà accettato il trasferimento, di rivedere gli importi a rialzo. C’è disponibilità nel farlo, ma non cambiano le modalità: ossia una tantum e circoscritti nell’anno in corso. Per quelli che non accettano il trasferimento, invece, l’azienda si è data disponibile a dare degli incentivi per le dimissioni: le somme accompagnerebbero ed aiuterebbero i dipendenti nei prossimi mesi. Stiamo continuando a trattare. Lunedì 8 febbraio è l’ultimo giorno valido. L’azienda ha comunicato che i lavoratori si spostano dal 1° marzo. Se questo accade, e bisogna dare comunicazione 20 giorni prima, significa che martedì 9 dovranno partire le lettere. Siamo con i tempi contati”.
mi dispiace, per fortuna io sono un mantenuto fannullone, vivo con la paghettina di mamma che fa i lavoretti