di ANDREA MUSACCHIO
TORINO / PAVIA – La forza del destino. Lo scorso 23 luglio, i primi a soccorrere il pilota dell’aereo da turismo, che si è schiantato nei pressi dell’autostrada A21 Torino-Piacenza, nel territorio della provincia di Pavia, sono stati 3 vigili del fuoco della Valsusa in servizio al comando di Torino.
I tre, che non erano di servizio, bensì solo di passaggio, hanno deciso di fermarsi sul luogo dell’incidente dopo aver visto delle fiamme provenire dai campi vicino alla carreggiata. “L’aereo, nella caduta, ha tranciato i cavi della linea elettrica (200mila Volt) che attraversa l’autostrada, ed è caduto nei campi in zona Broni Stradella – raccontano a ValsusaOggi – Da lì si è generato l’incendio di sterpaglie“.
La loro si è rivelata una scelta decisiva. “Inizialmente, noi ci siamo fermati per le fiamme – concludono i tre vigili del fuoco – Solo dopo ci siamo accorti che, sulla parte opposta della strada, era presente un aereo“.
Sul posto sono poi intervenute altre squadre dei vigili del fuoco, per mettere in sicurezza il velivolo e spegnere le fiamme, la polizia stradale e gli ausiliari del traffico. L’uomo è stato trasferito al Policlinico San Matteo di Pavia, in gravi condizioni ma non in pericolo di vita.