Dopo il grido d’allarme lanciato dagli operatori turistici di Bardonecchia e pubblicato su ValsusaOggi, emergono nuove proteste contro la decisione di bloccare la linea Torino – Modane dal 12 al 14 agosto.
Anche da Sestriere e i Comuni dell’alta Val Susa emerge il malcontento. “Esprimo tutta la mia solidarietà ed appoggio al “collega” Giorgio Montabone e mi chiedo come gli organi preposti possano operare in questo modo miope e privo della benché minima sensibilità verso il comparto turistico che genera lavoro per un’intera valle – spiega Massimo Bonetti, Massimo Bonetti, presidente del Consorzio turistico Via Lattea – qui si parla di buon senso e una decisione di questo tipo crea grossi problemi ad un’economia che già di per se stessa vive tra mille vicissitudini”.
Dello stesso avviso l’Unione degli enti e comuni montani (l’Uncem), che hanno diffuso il seguente comunicato: “Trenitalia e Gtt non possono abbandonare le valli alpine proprio nei mesi di maggior afflusso turistico. Quanto succede da alcune settimane in Val di Susa, sulla Canavesana e nelle Valli di Lanzo ha dell’incredibile. I treni non possono stare fermi proprio ora. Uncem, unita ai Sindaci e agli operatori turistici delle zone montane torinesi, eprime il forte disappunto per quanto è stato deciso. I lavori, importantissimi a vantaggio della sicurezza, potrebbero ad esempio essere fatti all’inizio del mese di settembre, in una fase dove non ci sono ancora i pendolari e nella quale i turisti sono meno rispetto alle due settimane centrali di agosto“.
Dall’Uncem, il presidente della delegazione piemontese Lido Riba e il presidente nazionale Marco Bussone hanno chiesto un interessamento dell’assessorato regionale ai Trasporti, dell’Agenzia regionale per la mobilità e dei parlamentari piemontesi affinché una volta per tutte si metta fine a questa smobilitazione proprio a giugno, luglio, agosto e settembre.
“Grave che i treni rallentino, che siano inseriti pullman sostitutivi sulle linee, che si tolgano corse che potrebbero ridurre il già fortissimo traffico di turisti e residenti sulle strade delle valli. I treni della montagna, nei mesi estivi, vanno potenziati in particolare nei weekend e nei giorni festivi, assolutamente non cancellati. Si devono costruire “pacchetti” turistici, per chi sale nelle valli da Torino e dalla prima cintura urbana: con serio programma di marketing, gestito con Atl, Unioni montane, Comuni commercianti e tour operator, si potrebbero avere importanti ricadute economiche per le Valli. Quanto sta avvenendo in Val di Susa, con il blocco della linea, è un’interruzione di pubblico servizio. Molto grave. Da risolvere con un intervento istituzionale nei confronti dei gestori del servizio stesso“.