di ANDREA MUSACCHIO
AVIGLIANA – Durante il consiglio comunale del 15 ottobre si è parlato anche dell’offerta turistica estiva e degli eventi organizzati ad Avigliana. La consigliera Simona Falchero (“Adesso Avigliana”) ha interrogato il sindaco sull’argomento, ritenendo che la città non venga valorizzata dal Comune e che dal punto di vista organizzativo il paese sia “un passo indietro” rispetto alle bellezze che offre il territorio.
La replica del sindaco Archinà: “Respingo l’idea che la città di Avigliana non sia valorizzata dal nostro Comune, Avigliana viene promossa anche a livello regionale. Non sempre gli eventi che si organizzano in città garantiscono del flusso turistico, ma questo aspetto riguarda tutti i paesi in Italia e non solo Avigliana”.
La vicesindaca Paola Babbini: “Ogni anno accanto ai due eventi principali, festival del jazz e palio storico, vengono organizzate altre manifestazioni, qualche volta più sperimentali, con l’obiettivo principale di dare alla città un’offerta diversificata. In base al risultato ottenuto, possiamo scegliere se confermarle o no per il futuro. Per quanto riguarda i due eventi principali, quest’anno il festival jazz ha avuto un respiro più ampio, ha portato molte persone sul territorio nonostante la partecipazione sia difficile da quantificare, essendo all’aperto. Certamente è stata un’ottima cosa. Per il palio invece, l’obiettivo è quello di fare alcune modifiche per la prossima edizione, seguendo criteri organizzativi più attuali e moderni, con l’intento di attirare più turisti. Puntiamo su un maggior coinvolgimento dei borghi, con eventi in preparazione del palio. Se il numero di turisti è in aumento ad Avigliana, vuol dire che gli eventi attirano gente”.
La Falchero ribadisce le sue critiche: “Abbiamo una visione diversa su questi temi e speriamo di poterci confrontare. Noi pensiamo che si debba puntare ad un numero limitato di eventi che caratterizzino Avigliana e la valorizzino al meglio turisticamente. Utilizzando le risorse in maniera intelligente, con la regia del consiglio comunale, pensiamo che si possa alzare il livello delle manifestazioni che vengono organizzate. Infine, bisogna porre attenzione alle diverse zone della città, in particolare all’area camper: la settimana scorsa è stata occupata dagli zingari per 48 ore. Dobbiamo stare attenti”.
Dagli anni 90 ad oggi avigliana si sta spegnendo
A fine 89 è stato abbattuto “il muro di Berlino” e da allora, con la globalizzazione, l’Italia intera, impreparata a competere, ha cominciato a spegnersi.
E poi con l’euro non è più riuscita a competere neanche con gli europei (che pertanto vogliono continuare a tenerci sottomessi nell’euro) ed è stato l’inizio della fine.
Turismo sempre turismo, chi non pernotta non è un turista.
Gitanti e visitatori giornalieri sono un’altra cosa, di sicuro portano risultati risibili rispetto agli sforzi sostenuti per attrarli.
Il palio, anche se non fosse in pieno declino, attira solo visitatori con ritorni quasi inesistenti.
Il festival del jazz, articolato su più giorni ottiene risultati migliori, non fosse altro che per il soggiorno di stagisti, artisti e loro seguito.
Eventi cadenzati su più giornate consecutive dovrebbero essere obiettivo privilegiato del sostegno con risorse pubbliche.