di CLAUDIA GRIGLIO
Notte del primo novembre, notte dedicata al ricordo dei propri cari, notte in cui, un tempo, si lasciavano castagne e latte sul tavolo della cucina per gli affetti scomparsi. Un anno fa è stata scelta proprio questa notte per distruggere il presidio notav “Picapera” di Vaie. Un incendio doloso, brutale, che, nonostante le denunce immediate presso le autorità, rimane ancora oggi privo di colpevoli e ancor meno si è fatta luce sui mandanti. Di certo c’è che ad un anno di distanza il presidio “Picapera” di Vaie è risorto dalle sue ceneri e sarà inaugurato domenica 9 novembre alle 14.
La scelta di non far coincidere esattamente l’inaugurazione con la data della distruzione è dovuta ad una caratteristica che accomuna tutte le persone che da ormai vent’anni si spendono per un futuro migliore in questa Valle: gli affetti, la comunità sono una ricchezza ed il rispetto dei tempi e degli spazi è priorità.
In quel mattino di un anno fa tutti guardavano tra incredulità e lacrime (molte) le ceneri fumanti di quella che per tre anni era stata la casa di tutti, ma immediatamente si è concretizzata in ciascuno una forte volontà di non lasciare che quell’atto vile potesse cancellare un luogo che aveva visto incontri, dibattiti, cene, riflessioni, musica, ospiti, bambini, nonne, mamme, ragazzi, sorrisi, affetti appunto.
La scritta sullo striscione che apriva la fiaccolata organizzata il giorno dopo l’incendio: “Non brucerete i nostri cuori” riassume meglio di molte parole cosa ha condotto l’eterogenea composizione del movimento no tav a far sì che quel luogo fosse, nei mesi successivi, al centro di molte iniziative volte a finanziare la ricostruzione e a mantenerne vivo l’uso.
La forte, dura, volontà in primo luogo di chi aveva costruito, vissuto quotidianamente il “Picapera” ha intanto dato vita ad una costante presenza accanto alle ceneri del presidio posto sotto sequestro, nell’attesa, vana, che le autorità “risolvessero il caso”.
Si è atteso continuando a festeggiare il Natale con i bambini e le bancarelle nel prato antistante, si è atteso con la Befana e il vin brulé, si è atteso febbraio, marzo… poi la possibilità di portare via le prime travi bruciate, altri mesi di attesa e finalmente si è potuta portare via la terra (inquinata dalla diossina scaturita dall’incendio), si sono così potute accogliere nel luglio scorso centinaia di persone come tappa del campeggio itinerante contro tutte le nocività da Avigliana a Chiomonte.
Con settembre è iniziata finalmente la vera ricostruzione che ha visto ciascuno contribuire con ciò che poteva: tempo, un putagé, un lavandino, denaro, delle finestre, assi, ogni piccola cosa è servita a far sì che la dignità che caratterizza le persone in questa Valle fosse ricostruita integra, sempre attendendo una giustizia che stenta ancora a risolvere azioni simili accadute nel 2010 quando furono bruciati dolosamente anche i presidi di Borgone e Bruzolo.
Claudia Griglio
Ecco il programma della giornata di domenica 9 novembre
ore 14 ritrovo a Vaie
mercatino dei prodotti della Valle
ore 14.30 inaugurazione del presidio,
ore 15 concorso “torte no tav”
ore 16 concerto degli Elettric Lemon
castagnata e vin brulè