GUARDA IL VIDEO / L’INTERVISTA A FABRIZIO DEL “VALSUSA RUNNING TEAM”:
350 km di distanza e 25.000 metri di dislivello: sono questi i numeri da brividi del “4K Alpine Endurance Trail Valle d’Aosta”, la prima edizione della gara di endurance trail che ha affascinato il mondo. Una sfida estrema con paesaggi straordinari: la 4K si è svolta la settimana scorsa lungo i confini della Valle d’Aosta, alle pendici delle vette più alte delle Alpi.
Ha vinto l’altoatesino Peter Kienzl, impiegando poco di più di tre giorni a portare al termine la gara (82h53’ per la precisione), precedendo il grande Bruno Brunod, valdostano di 54 anni, un’icona delle corse in quota. Tra i 600 partecipanti, c’era anche un atleta del “Valsusa Running Team” in gara, Fabrizio Gigliotti, 50 anni di Vinovo, che è riuscito a portare a termine la sua impresa in 146h36’, classificandosi al 190° posto.
Fabrizio, dopo l’esperienza di quest’anno al Passatore, una ultramaratona di 100 km da Firenze a Faenza, si è messo in gioco affrontando questa gara al limite della resistenza umana.
Il suo primo commento all’arrivo della gara: “È stata durissima, bisogna davvero raschiare il fondo del barile per terminarla. Però, quando la finisci, ti dà una grande soddisfazione. Era un tassello che mancava per chi come me ha la passione della corsa”.
Nella sua impresa, l’atleta del team valsusino ha avuto un grande tifo dai compagni di squadra e amici, sia tramite i social network, sia direttamente sul campo: alcuni compagni sono infatti andati a sostenerlo per tre sere, trasmettendogli la giusta carica per affrontare le infinite notti di cammino solitario, lungo le montagne valdostane.
All’arrivo a Cogne venerdì mattina scorso, ad attenderlo c’era anche il suo allenatore Gabriele Abate, atleta molto attivo nel mondo della corsa in Valsusa.
“È stata una bella esperienza quella di Fabrizio, che è riuscito nella sua impresa anche a trasmettere tante emozioni agli amici che amano la corsa”, conclude Gabriele.