UN CASO DI SOSPETTA MENINGITE A BARDONECCHIA: “NESSUN ALLARMISMO”

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BARDONECCHIA – Dopo essere stato curato all’ospedale di Susa e di Rivoli, un diciassettenne francese è stato ricoverato all’ospedale Amedeo di Savoia, a Torino, specializzato in malattie infettive. Venerdì scorso in alta Valsusa si è verificato un caso di sospetta meningite: il ragazzo francese stava ripartendo per tornare a casa, dopo una settimana trascorsa in vacanza al villaggio olimpico di Bardonecchia. Ma una febbre alta e un forte mal di testa lo ha colpito e quattro giorni fa è stato trasportato al pronto soccorso di Susa prima, e all’ospedale di Rivoli dopo, dove è risultato positivo ai primi test. A Rivoli è stato immediatamente trattato per l’infezione, con la specifica iniezione lombare; fortunatamente il diciassettenne è in condizioni non gravi. Il sindaco di Bardonecchia, Francesco Avato, rassicura residenti e turisti, come riporta in una sua dichiarazione sulla Stampa di oggi: “Il protocollo prevede che sia allertato il sindaco solo se necessario, cioè in situazioni gravi: ma questa per fortuna non lo è. Sono sollevato e contento che tutta la catena della sicurezza abbia funzionato bene”.

Non risultano altri casi in paese, ora si aspettano i risultati dei nuovi esami che arriveranno proprio oggi, per sapere se si tratta davvero di un caso di meningite e di quale forma, se contagiosa oppure no. Nessun allarmismo neanche dal villaggio olimpico, infatti la direzione ha rassicurato i clienti, come riporta La Stampa: “La comitiva era già in viaggio per la Francia, avevano liberato le camere al mattino. Siamo stati contattati dall’Asl sabato notte e abbiamo seguito la direttiva regionale. Il servizio di igiene pubblica è venuto a fare le ispezioni ed ha trovato tutto a posto. Ci hanno tranquillizzati: non c’è nessun pericolo, l’albergo continua regolarmente ad offrire i suoi servizi. È tutto sicuro, altrimenti ci avrebbero fatto chiudere. Il gruppo si appoggiava a noi soltanto per l’ospitalità, aveva i suoi animatori e un programma di attività da svolgere soprattutto all’aria aperta. Per questo motivo i sanitari ci hanno detto che non ci sono problemi”.

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