UN NUOVO BIVACCO SUL MONTE CHABERTON: INIZIATI I LAVORI GRAZIE AI VOLONTARI

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La cima del monte Chaberton
Foto principale della raccolta fondi
Il bivacco sorgerà nella vecchia caserma di Batteria Alta del Petit Vallon, sul versante sud del Monte Chaberton

CLAVIERE – Nell’area del monte Chaberton nascerà un bivacco. Sono iniziati dai primi giorni del mese di settembre i lavori per costruire la struttura che ospiterà gli escursionisti. Un progetto promosso grazie all’impegno dei volontari dell’Associazione Museo del Monte Chaberton di Claviere, con il Parco Avventura Chaberton e il Ponte Tibetano Cesana-Claviere. Il tutto anche con il contributo e le donazioni di tanti appassionati, che ammontano circa alla metà del costo dell’opera (l’importo totale per la realizzazione ammonta a circa 5.000 euro). Il progetto era stato presentato al Comune di Monginevro, che lo ha autorizzato. Quindi è partita dalla primavera la raccolta fondi per finanziare la realizzazione di un bivacco alpino a libero accesso in alta quota, all’interno della vecchia caserma di Batteria Alta del Petit Vallon, risalente alla fine del 1800, che si trova sul versante sud del Monte Chaberton, a quota 2.185 metri. Nei giorni scorsi, l’elicottero ha trasportato quattro tonnellate di materiali da costruzione in quota: i volontari contano di riuscire a realizzare almeno una parte del bivacco entro l’autunno, sistemando gli spazi nell’antica caserma, utilizzando due stanze per gli ufficiali della caserma. Il bivacco non sarà provvisto di riscaldamento e acqua corrente, ma potrà comunque offrire un riparo ad alta quota, grazie alle doppie porte antivento. Per dormire, saranno disponibili quattro posti in un letto a castello. L’obiettivo è completare il bivacco entro la primavera del 2025, tempo permettendo. Complimenti ai promotori per lo splendido progetto e in bocca al lupo.

(Fotografie dell’Associazione Museo Monte Chaberton Claviere)

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5 COMMENTI

  1. Qualcuno poi mi spiegherà come “un bivacco alpino a libero accesso in alta quota, all’interno della vecchia caserma di Batteria Alta del Petit Vallon a quota 2185 metri” possa “offrire un riparo ai 3000 metri di altitudine, grazie alle doppie porte antivento”. Almeno sapere di cosa si parla…

  2. Va tutto bene,ma ripristinare la strada militare è renderla carrozzabile non sarebbe una cattiva idea.Gia’ ma non passa il giro d’Italia o il Tour de France

  3. A servizio della ferrata ? Fine a se stesso per bivacchi notturni ? Sarebbe opportuno recuperare la storica strada che sale allo Chaberton, sistemando il tratto franato pressi il rio dell’inferno, recuperando il cedimento nei pressi di roccia tagliata ed eliminando le scorciatoie che la deturpano nel tratto (francese) dal colle dello Chaberton alla vetta.

  4. Il posto è molto bello ma non è sul percorso più facile per salire in cima.
    Quattro posti per ardimentosi, specialmente provandoci d’inverno, dovrebbero essere più che sufficienti.
    Chi lo utilizzerà si ricordi, andando via, di chiudere la porta.
    Lascerei ai bontemponi la fantasticheria di riaprire la strada militare, specialmente avendo a disposizione ben 5.000,00 euro.

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