SUSA – In una bella e calda giornata di sole, Davide Piotti, su Osella PA 8/9, vince Susa-Moncenisio 2016 e sigla, per la quinta volta in carriera il “Libro d’Oro” della competizione. Il pilota varesino, l’unico al via su una potente Sport Prototipo Slalom, sale sul gradino più alto del podio con 177,42 punti conquistati al termine della terza manche di una gara tutta in crescendo: un tempo di 2’57” e 42 centesimi sufficienti a coprire i quattro chilometri a cronometro che dall’antica città romana e medioevale di Susa salgono, lungo la statale 25, verso il Moncenisio ripercorrendo una parte dei 22,5 chilometri della gara la cui prima edizione si corse nel lontano 1902.
Foto servizio Ravetto
Secondo, a 10” e 4 centesimi dal vincitore, primo tra le Top Tuning, Daniele Patete che, al volante della sua Fiat X-1/9, precede di 1” e 66 centesimi Luca Veldorale, il vincitore dell’edizione 2015, a Susa su una A112 motorizzata Kawasaki. Stefano Repetto, su Fiat 500 Kavasaki, stacca un gran tempo sulla terza e decisiva salita; un tempo che gli sarebbe valso il secondo posto ma che dieci punti di penalizzazione fanno “cadere” giù dal podio, terzo tra le Top Tuning. Quinta piazza per Domenico Romeo, il più veloce tra le E2 SS su Formula Gloria B5.
Andrea Vescovi, sesto assoluto, vince il Gruppo E1 Italia su Fiat 128 Rallye davanti a Palimiro Strizzi, il più veloce tra i Prototipi in gara a Susa su Fiat 500 motorizzata Suzuki. Vittorie di gruppo per Silvio Salino, primo nel Gruppo Speciale Slalom – il più numeroso al via – su Peugeot 205 Rallye, undicesimo assoluto davanti ad Alessandro Multari, primo in Gruppo A su Citroen Saxo, ed Enrico Vercelli che su Renault Clio Williams fa suo il Gruppo N. Gerardo Macchi del Sette, su Porsche 911 RS, conquista in solitaria la vittoria tra le auostoriche e, al di là del risultato, rende con la sua presenza il dovuto omaggio alla memoria di Giorgio Pianta, uno degli ultimi veri signori dell’automobilismo, che dell’ANCAI, Associazione Nazionale Corridori Automobilisti Italiani, è stato a lungo Presidente. A lui è stato intitolato il trofeo “Hill Climb Classic”, serie riservata ai soci ANCAI su autostoriche di cui la Susa-Moncenisio è una delle tappe.
Ma perché la chiamate ancora Susa-Moncenisio? Non parte da susa e tanto meno arriva al Moncenisio… È solo un pallido ricordo della mitica gara di un tempo…
Penso che se la facciamo partire da Susa…ci arrestano!
Penso che se l’anonimo commentatore trova qualche decina di migliaia di euro..possiamo tornare sulle Scale…
Penso che la Targa Florio adesso è un rally e non una corsa di velocità su strada..
Penso che il circuito del Mugello è cosa diversa dal Mugello di tanti anni fa…
Penso che il mondo è cambiato…
Se poi si fosse saputo anche che c’era ,,,,, probabilmente le locandine negli esercizi commerciali vengono distribuite da estranei che non conoscono Susa , o hanno fretta e non vedono l’ora di terminare il gravoso impegno …
Quando si fa la cesana-sestrier la strada e ben chiusa non è che ci voglia tanto in più.
È vero costa parecchio ma susa vuole investire sul turismo o no?
Poi come ha detto il sig. Cimaz la pubblicità quando si deve fare? A evento finito?
È ora che a susa si prenda esempio da altri comuni della valle i cui eventi sono sempre pieni di gente dove con poco si fa sempre il pieno.
Tra qualche mese arriveranno gli Alpini vedremo che succederà….