UNA GIOVANE VALSUSINA “DEBUTTA” AL SALONE DEL LIBRO: LE EMOZIONI DI CLARISSA SIGOT

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di MARIO RAIMONDO

CONDOVE – Giorno importante per la condovese Clarissa Sigot quello di venerdì 11 maggio: al Salone del Libro di Torino verrà presentata dall’editore Sillabe di Sale il romanzo “Moolight Witch”, un dark fantasy e non solo, che segna l’esordio letterario di questa giovanissima scrittrice davvero in erba. La trama è avvincente sin dalle prime parole: narra la storia di una ragazzina che per tutta la vita ha desiderato partire dalla città in cui è cresciuta per fuggire all’odio dei suoi abitanti e poter vedere e conoscere il mondo che ha potuto sognare solo attraverso i libri. Sarà l’incontro con un esorcista a darle l’opportunità di partire e conoscere ed affrontare un mondo, che però si rivelerà molto diverso da quello della sua immaginazione e col quale dovrà confrontarsi.

“È la mia opera prima – ci dice Clarissa Sigot, studentessa che frequenta il terzo anno di Scienze Umane al liceo Norberto Rosa di Susa – e per me lo scrivere segue passo passo, la passione del leggere, passione che la mia famiglia ha sempre stimolato. Ho iniziato a scrivere storie alle elementari ed a darmi una mano ed a indirizzarmi su questa strada fu il mio maestro di allora, Walter. Ci leggeva brani tratti, ad esempio , da “Il gatto nero” di Edgard Allan Poe ed ogni altro genere di racconto. La sua voce, che dava corpo a quelle lettere stampate sulla carta, era suadente: faceva, invogliava ad immaginare gli ambienti ed i personaggi dei testi, stimolava la fantasia, l’idea di andare oltre la pagina. Forse da qui la mia passione per le storie misteriose che mettono un po’ i brividi. Per l’ispirazione non ho una fonte od un metodo preciso: davanti alla pagina bianca mi piace scrivere e basta. Mi diverto a farlo, mi perdo nelle parole: è come creare un mondo tutto nuovo, anche se spesso i personaggi fanno un po’ cosa vogliono loro”.

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1 COMMENTO

  1. Rivolgo un sincero auspicio di buona fortuna per la giovane scrittrice.
    Ricorderei però che esistono, già scritti, innumerevoli splendidi libri in tutte le lingue e che per leggerne una minima parte occorrerebbero almeno dieci vite, non una soltanto.

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