UOMO BRUCIATO IN AUTO A SANT’ANTONINO, TROVATE LE LETTERE DI SCUSE ALLA MOGLIE E ALLE FIGLIE / L’AUTOPSIA CONFERMA: NESSUNA VIOLENZA

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SANT’ANTONINO DI SUSA – Prende sempre più piede l’ipotesi del suicidio, per il mistero dell’auto incendiata al cimitero e la morte di Mauro Coletto.

Ieri i carabinieri hanno trovato delle lettere di scuse che l’uomo, morto carbonizzato nella sua auto sabato notte in Val Susa, ha scritto alla moglie e alle due figlie.

Lettere in cui Coletto chiedeva scusa per tutto, per i problemi sul lavoro e le difficoltà matrimoniali, arrivando ad un passo dalla separazione. Nelle lettere però non viene annunciato alcun suicidio, ma fanno capire che l’uomo si sentiva in grave difficoltà.

Altro elemento importante: l’autopsia.
Sul corpo carbonizzato, il medico legale non ha trovato tracce di violenza ed altre possibili cause di morte diverse dall’incendio. Non ci sono neanche segni di costrizione.

Gli ultimi spostamenti appurati dalle forze dell’ordine, riguardano un appuntamento a San Mauro sabato pomeriggio alle 18. Da quell’ora all’incendio dell’auto passanti 5 ore e mezza, sulle quali nessuno sa cosa sia successo.

Coletto avrebbe guidato fino a Sant’Antonino, e riempito ad un distributore la tanica di benzina. Intorno alle 22 una delle due figlie riceve un messaggio dal suo numero: ”Non posso venire a prenderti”.
La macchina arriva quindi al cimitero, dove è seppellito il padre. Alle 23.30 le fiamme divorano l’auto, con lui dentro.

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