VALGIOIE INTITOLA A FELICE AMPRINO LA SEDE DELLA PROTEZIONE CIVILE

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di CATERINA AGUS

VALGIOIE – Sabato 24 aprile, presso il Municipio di Valgioie, si è svolta alle ore 15.30 la cerimonia d’intitolazione della sede della Protezione Civile a Felice Amprino “Dor” (1921-2013), alla presenza del sindaco Claudio Grosso, delle autorità comunali, dei parenti di Amprino e dei rappresentanti, con i relativi mezzi d’intervento, delle associazioni che operano nell’ambito della Protezione Civile, quali la Sezione AIB, la Sezione Alpini di Giaveno e Valgioie, il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico.

Nel suo intervento il sindaco ha ripercorso le tappe e gli aiuti più importanti che hanno permesso al Comune di avere una sala perfettamente attrezzata e funzionale per le emergenze che possono interessare il territorio. Dopo aver ringraziato quanti hanno offerto il loro prezioso contributo lungo il non facile percorso di realizzazione dell’opera, ha precisato che ritiene un importante obiettivo per Valgioie aver aggiornato secondo le norme e le esigenze attuali il Piano di Protezione Civile.

In merito all’intitolazione, durante il suo intervento il sindaco Grosso ha detto: “È un atto motivato dalla generosità di Felice Amprino, il quale ha donato all’Amministrazione alcune sue proprietà terriere perché la collettività potesse beneficiare degli interventi comunali in programma, in particolare per quanto riguarda il Centro Polivalente di recente costruzione. Si è ritenuto questo comportamento meritevole di un riconoscimento pubblico, poiché attesta nei fatti cosa significhi amare il proprio paese”.

Nel corso della cerimonia, essenziale come impone l’odierna normativa, i figli Silvio e Gemma, dopo aver ringraziato l’Amministrazione Comunale, hanno brevemente tratteggiato la figura paterna, sottolineando le virtù e principi che hanno caratterizzato la sua vita scandita dal lavoro e dalla famiglia, con un legame davvero forte al paese d’origine.

A ricordo del padre, hanno distribuito ai presenti una fotografia degli anni ’40 della Banda Musicale di Valgioie in cui suonava,unitamente a molti altri giovani, riportante sul retro una frase di Felice Amprino “Servire il proprio Paese con generosità e semplicità ci rende degni di sentirci cittadini e non solo abitanti di un Comune”.

Prima di scoprire la targa, su invito del Sindaco, hanno precisato che il termine “Dor” a fianco del nome, si richiama a una consuetudine molto diffusa nei paesi di montagna fino alla fine del secolo scorso, in base alla quale la persona era facilmente riconosciuta grazie al nucleo familiare di appartenenza, che passava immutato di generazione in generazione.

La cerimonia, che ha scritto una nuova pagina nella storia di Valgioie, si è conclusa con la visita da parte dei presenti dell’ampia sala, il cui qualificato allestimento ha evidenziato l’importante ruolo svolto dalla Protezione Civile a livello comunale.

 

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