VALSUSA, 45MILA € PER I BIKE BOX ALLE STAZIONI E I COLLEGAMENTI CICLABILI

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VALSUSA – È di 45mila euro il contributo assegnato all’Unione Montana Valle Susa dalla Città Metropolitana di Torino nell’ambito del progetto “Bike to rail”, volto a promuovere studi di fattibilità per migliorare i collegamenti ciclabili con le stazioni ferroviarie del territorio. Una prospettiva che prevede due ambiti progettuali finanziabili, andando a interessare gran parte dei Comuni della Valle. Il primo capitolo, di 15mila euro, finanzierà uno studio di fattibilità per la realizzazione di bike box in 8 stazioni ferroviarie da Avigliana a Susa. Il secondo invece, di 30mila euro, prevede la realizzazione di 6 studi di fattibilità per migliorare i collegamenti ciclabili tra le stazioni FS, la ciclovia Francigena e i Comuni di Borgone, Bruzolo,  Chianocco, San Didero, San Giorio, Susa, Villar Focchiardo. Soddisfatto l’assessore ai Lavori Pubblici Luca Giai, per il quale: “questo contributo ci permetterà di progettare importanti arterie ciclabili, che, collegando i nostri Comuni alle stazioni ferroviarie, contribuiranno a promuovere nel nostro territorio un modo di muoversi sostenibile. Un tassello che si innesta nei piani di sviluppo del turismo lento, che come Unione stiamo realizzando su più fronti, primo fra tutti la ciclovia Francigena, di cui quest’anno inaugureremo il terzo lotto, da Villar Focchiardo a Bussoleno. Insomma, tante azioni per rendere la Valle sempre più attrattiva e sostenibile”.

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17 COMMENTI

  1. Soldi buttati visto chi frequenta le stazioni nonostante le telecamere e l’assenza di forze dell’ordine e l’omertà dei ferrovieri che pensano solo a magna’.

    Immagino già la fine che faranno…

  2. E purtroppo, ad Avigliana già c’erano ma sono stati un fallimento. Tra l’altro la città dei due laghi presto perderà pure la stazione…. quindi

    • Buongiorno.
      I bike box non sono stati affatto un fallimento. In questi anni hanno beneficiato gratuitamente del servizio offerto dai 41 bike box circa un centinaio di pendolari, che hanno quotidinamente evitato di arrivare in macchina alla stazione, riducendo inquinamento e congestionamento del traffico. Mentre la stazione ferroviaria di Avigliana è individuata come “stazione porta” del nuovo piano di riorganizzazione del SFM3 e diventerà una stazione strategica con un treno ogni 15 minuti secondo tale piano. Si informi prima di scrivere falsità, grazie.

  3. Turismo lento.
    Gente che non lavora o lavora così poco da potersi permettere vacanze lente e di conseguenza lunghe.
    Soldi pubblici proprio spesi bene, grazie.
    La buona notizia consiste nel fatto che, essendo solo studi di fattibilità, potrebbero, a Dio piacendo, escluderla tout court ed evitarci di buttare altri quattrini.
    E la Valle, attrattiva e sostenibile, potrà continuare ad accontentarsi di dossi, rotonde, banchine, cordoli, aiuole e ulteriori similari barriere architettoniche che, già abbondanti ora, continueranno ad abbattersi anche negli anni a venire sul, evidentemente immeritato, quieto vivere della cittadinanza.

  4. Mamma mia che chiusura, mettete il naso al di fuori delle Valle di Susa ogni tanto!
    Ma vi rendete conto che mentre nel resto del mondo si fa di tutto per promuovere la mobilità sostenibile (compresa la bicicletta), qui si sta a sentenziare su uno studio di fattibilità per un progetto intelligente?

  5. Sarà perché nel mondo ci vado quanto basta che, quando rimetto il naso in Valle Susa, vedo un profluvio di fesserie.
    Già la “mobilità sostenibile” è uno slogan privo di sostanza, che in essa possa esservi dell’intelligenza è circostanza del tutto accidentale.
    Mauro 71, Lei conosce per caso una modalità “sostenibile” per andare, che so, sino a Trieste o da Milano a Cortina?
    Io no, ci saranno modalità più o meno virtuose ma sostenibile nessuna.
    L’unica sarebbe starsene sempre a casa ma nessuno pare disposto a farlo, quindi un giretto in bici nel circondario potrà essere sport, socialità, immersione nella natura (a trovarla in buone condizioni) ma non “mobilità”, o almeno mobilità utile a qualcosa come potrebbe esserla, lo riconosco, se praticata in un asfittico e avvelenato traffico urbano.
    Concludo precisando che “promuovere” significa ciance, nelle migliori ipotesi, o business furbastro nelle peggiori.

    • Mi sembra che questi percorsi ciclabili e questi box siano previsti come supporto a chi intende raggiungere le stazioni ferroviarie in bici. La mobilità sostenibile è innanzitutto un aspetto culturale, altrimenti non si capirebbe come in molti paesi non montani da noi, con condizion climatiche peggiori e con strade non necessariamente pianeggianti, l’utilizzo della bici sia effettivamente un’opzione per gli spostamenti sulle brevi tratte.

  6. Ma scusate a Ferriera hanno iniziato i lavori per la stazione ferroviaria e h. 24 la security ha un operatore fisso a guardia!!!! Perciò….. Avigliana molto avanti con i programmi ha già negli anni passati sistemato il Centro Commerciale “Passeggeri”…….
    Chiedo all’Assessore competente di mobilità sostenibile se i dossi sono a norma del codice stradale perchè non sono segnalati e inoltre sono molto alti, non so se è stato pensato che essendo la popolazione di avigliana in maggioranza anziana come possa transitare sugli stessi in sedia a rotelle e peggio ancora con l’aiuto deambulatore essendo ricoperti di ciotoli ….. Non auguro di transitare in corso torino in ambulanza con ago in vena e con urgenza perchè l’ambulanza va a salti…….

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