VALSUSA – Sono 16 gli interventi sulle strade storiche di montagna in Piemonte, veri e propri monumenti disseminati sulle alture ed inseriti nei circuiti turistici dedicati alle escursioni all’aria aperta, che la Regione Piemonte ha deciso di finanziare con 850.000 euro. Di questi 16 interventi, 6 progetti sono in provincia di Torino per un valore di 464.000 euro.
1) Strada Susa-Meana di Susa-Colle Finestre-Prà Catinat-Depot di Fenestrelle.
2) Strada dell’Assietta.
3) Strada Fenil, Pramand, Foens, Jafferau.
4) Galleria Seguret dei Saraceni.
5) Strada Bardonecchia-Rochemolles Colle del Sommelier.
6) Strade dei Monti della Luna.
7) Strada della Val Argentera.
“Ho sempre pensato che la legge 10 del 1991 per la tutela delle strade bianche fosse una grandissima opportunità per i nostri territori – commenta il consigliere regionale della Lega Valter Marin, presidente della Seconda commissione del Consiglio regionale – e questa progettualità decisa dalla nostra giunta e dal nostro assessore Vittoria Poggio ha certamente il merito di promuovere un prodotto turistico unico nell’intero panorama dell’arco alpino europeo. Le strade oggetto di questi 16 interventi, cinque dei quali in provincia di Torino, offrono infatti un appeal di caratura internazionale per gli appassionati di escursionismo, di mountain bike e di mezzi a motore. Appassionati che arriveranno nella nostra regione da tutto il mondo”. “Le ex strade militari in quota, come quella dell’Assietta – ricorda il consigliere regionale Valter Marin – rappresentano un brand dalla forte valenza storica, turistica e paesaggistica. E la capacità di soddisfare più esigenze comporta la possibilità di calendarizzare la chiusura programmata delle strade in modo da garantire a ogni appassionato, nei giorni a lui dedicati, di sentirsi considerato e tutelato nel trovare soddisfazione nella sua passione, qualsiasi essa sia: a piedi, in bicicletta o in moto”.
alera ura !!!
ok alera ura!!!
Molto bene, alera ura!!!
Eh via alle moto e jeep sui bric! Ma che pena questo leghista!!
Beh! Essendo che mettono a posto delle cose che si chiamano STRADE, è normale che poi ci passino auto,moto e bici…
Fortuna che per i camminatori esistono da sempre i sentieri…..
Manca la strada ex militare di Val Morino (per la parte in territorio italiano). È un vero capolavoro di viabilità montana.
Per andarci a piedi andavano benissimo così come sono ma ora il vento è cambiato e tira a favore di questa banda.
Possono decidere?
Lo facciano, tocca a loro, ma ci risparmino simili palle pietose.
Sante parole, è un diritto inalienabile che ognuno possa esercitare e praticare le proprie passioni senza discriminazioni! I cittadini sono tutti uguali e pagano le tasse in modo uguale perché le proprie passioni non devono esserlo, che amino le bici, i trekking o i mezzi a motore? È giusto che ci siano delle regole ma tutti devono poter giovare dei beni naturali o costruiti come le suddette strade come ritengono più appagante!
Peccato solo che non hanno pensato alla strada dello charberton…
Peccato solo che non hanno pensato alla strada che porta a casa mia …
Inviterei le autorità competenti a considerare il ritiro della patente al Signor Alfredo… giusto per discriminarlo un pochino nell’interesse di tutti gli altri.
[…] Quelle […]