VALSUSA, ADDIO A PIERCARLO CERUTTI: L’IMPRENDITORE DI PIAN DEL FRAIS E NOVA SCOTIA

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di MARCO CERUTTI

CHIOMONTE – Oggi è un triste giorno per la bellissima e rinomata stazione sciistica del Pian del Frais, perché colui che ebbe l’idea ed il coraggio di svilupparla è mancato ai suoi cari. Piercarlo Cerutti, orfano di padre all’età di 20 anni, dopo aver svolto il militare come ufficiale nel corpo degli Alpini, si congeda da Tenente, inizia ad occuparsi della azienda di famiglia che all’epoca si concentrava sull’ essiccazione dei merluzzi ed il commercio di prodotti ittici.

È proprio agli inizi degli anni 60, in pieno boom economico, che Cerutti Piercarlo, uno stacanovista per l’epoca, sempre un passo avanti in tempi in cui le comunicazioni e i trasporti non erano certo semplici come quelli odierni, inizia a viaggiare per il mondo con l’intento di sviluppare l’azienda di famiglia, la Piemontese fondata nel 1934, ai più nota come Nova Scotia. Questi viaggi di lavoro lo portano fino in Canada, dove sviluppa un nuovo settore commerciale con l’Italia, inizia a importare il salmone selvatico pescato alla lenza, per poi affumicarlo artigianalmente e venderlo all’ingrosso in tutta Italia ed al dettaglio nel punto vendita di Chiomonte, in punta alla famosa “salita dei merluzzi”. L’azienda si ingrandisce, diventa sempre più internazionale con esportazioni anche in diversi paesi stranieri. Il vecchio stabilimento costruito negli anni 30 viene demolito e viene costruito uno nuovo e moderno di dimensioni molto più ampie per altre nuove lavorazioni alimentari oltre ai salmoni e merluzzo.

Negli anni la Piemontese diventa una delle primarie attività lavorativa del territorio valsusino, impiegato molte risorse umane e porta al paese di Chiomonte benessere e notorietà. Con il DNA dell’autentico imprenditore vulcanico sempre in movimento, con idee e progetti, e per amore del territorio e del Pian del Frais, agli inizi degli anni 60 assume la presidenza della neocostituita Seggiovie di Chiomonte Spa, all’epoca in crisi di identità.

Con risorse proprie la finanzia, inizia a costruire la strada di accesso (si, la stessa attualmente percorribile) allargando il vecchio percorso militare dal bivio della batteria (vecchia strada adi Piangellassa) fino al Frais, costruendo il tratto di strada attuale che dal Valejs conduce al Pian del Frais, cosi come anche l’anello del nucleo abitativo del Frais, allora inesistente. Contemporaneamente allo sviluppo della viabilità, seguono quello della costruzione delle prime piste da sci (prima non esistevano altro che pendii e boscaglie ) con l’ausilio di una pala cingolata acquistata con i primi fondi: si costruisce la pista del Pian Mesdi, della facciacia, dello scoiattolo, la martinetto e via via vengono lavorate ed allargate tutte le altre aree.

Nel 1966 venne acquisto il primo gatto delle nevi, il famoso P 15 della Prinoth di Ortisei, una novità del mercato del 1965, che nel 1970 per la prima volta nella storia dello sci alpino venne utilizzato per la preparazione delle piste dei mondiali da sci in Val Gardena nel 1970 e da allora divenne un successo mondiale

Vengono così realizzati, tra il 1963 e il 1973 i nuovi impianti di risalita a potenziamento dell’area sciabile, e nel frattempo Chiomonte diveniva una stazione turistica estivo-invernale attrattiva e di successo. A Chiomonte aprono i negozi di abbigliamento sportivo e vendita materiali da sci (ricordiamo quelli di Pinard Silvio, Sibille Stefano Ramat Luciano), vengono costruiti i primi condomini e tanto Chiomonte quanto la piccola frazione del Pian de Frais traevano forti benefici dall’indotto generato dagli investimenti visionari del Cerutti. Altra intuizione fu quella di fondare e sovvenzionare lo sviluppo della scuola di sci (salariando alcuni giovani Chiomontini affinché potessero andare a fare i corsi per diventare maestri e poi dare i loro servizi per lo sviluppo della località) e dello sci club Frais.

Durante uno dei suoi viaggi in Canada, a metà degli anni 70 vide un rudimentale primo cannone da neve, che nel 1975 acquistò importandolo, costruendo una rudimentale prima linea di innevamento che permetteva di innevare dalla Sausea fino al Frais la pista Martinetto. La crisi della neve dei primi anni 80, e poi degli anni 90 fu tra i primi a valutare l’innevamento artificiale con l’acquisto nel 1975 di un primo cannone da neve.

Fu anche il fondatore del gruppo ANA alpini di Chiomonte e ne fu presidente per alcuni anni. Fu precursore di molti progetti quale la stazione ferroviaria internazionale, lo svincolo autostradale alla Maddalena da lui proposti ed ipotizzati 30 anni fa, nonché di progetti di energia rinnovabile sul territorio. Aveva avviato un progetto di cogenerazione-teleriscaldamento per la frazione del Frais negli anni 90 e di sfruttamento delle risorse idriche per generare energia per la stazione di sci. Ha realizzato uno dei primi impianti fotovoltaici sul territorio.

Riposa in pace, guerriero.

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