di DANIELA RUFFINO (Deputata Forza Italia)
L’esito fallimentare della candidatura olimpica di Torino non ha penalizzato soltanto il capoluogo, le sue attività economiche e le prospettive di crescita. Una penalizzazione per certi versi maggiore è toccata ai comuni olimpici delle valli, e quindi al territorio piemontese nella sua interezza.
Se Torino era, in solitudine oppure in abbinata con Cortina d’Ampezzo e Milano, il brand da spendere sul piano dell’immagine, è sui comuni olimpici che si riversa il danno maggiore. Tutta l’impiantistica e l’indotto, cioè migliaia di posti di lavoro fino al 2026 e oltre, subiscono una terribile battuta d’arresto con danni economici incalcolabili.
Questo è uno dei prezzi da pagare alla Città Metropolitana e alla norma che vuole il capoluogo di Regione come guida e riferimento per gli altri comuni. Nel caso in questione, i comuni olimpici hanno dovuto patire le conseguenze di decisioni prese altrove. Forza Italia è vicina ai primi cittadini delle valli olimpiche ed è pronta a sostenerli nella loro eventuale decisione di rilanciare la loro candidatura.
Ne abbiamo già avuto abbastanza di quelle del 2006.
Daniela cara noi attivisti del M5S non vi permetteremo mai più di “far pagare a pantalone” i vs. capricci e calcoli sbagliati (come il TAV o le olimpiadi 2026) senza controllo sui costi a priori allo scopo di arricchire i vs. amici e lobbisti.
Già come la sottosegretaria Castelli,presente in aula ma ufficialmente assente per prendere l’indennita Di missione
Siete tali quali gli altri una volta al potere……
Avete fatto mano non accettare le olimpiadi a torino il movimento 5 stelle ci fa andare nella merda perche da quando ce la sindaca del movimenti 5 stelle torino fa schifo tutto sporco prima non era cosi
Forse la Ruffino ha dimenticato in fretta la toroc e tutti i mostri di cemento abbandonati in valle di Susa . Poi quale turismo ? Quelle delle grandi lobby italiane?
Non capisco dove sia la “colpa”!
Oggi è colpa dell’ Appendino, domani del PD e dopodomani dei migranti/rifugiati/clandestini/negri o dei NOTAV del Lajetto…
Se dopo 12 anni dalle olimpiadi del 2006 si vogliono di nuovo le olimpiadi sul territorio per rilanciarlo è segno che qualche cosa non ha funzionato.
Invece di elucubrazioni onanistiche sulla magnificenza delle olimpiadi passate non è forse il caso di riflettere un attimo se è questo il tipo di investimenti di cui ha bisogno il territorio e se esistono dei soggetti imprenditoriali (non prenditoriali…) in grado di portare avanti progetti nel tempo e non solo prendi e fuggi.
PS ma il famoso “tesoretto olimpico” non doveva servire allo sviluppo post olimpico? Che fine ha fatto?
Potremmo sempre candidarsi per le prossime olimpiadi del lancio dei coriandoli.
onorevole Ruffino, le olimpiadi del 2006 promettevano una rinascita economica- turistica della Valsusa. unici benefici sono arrivati a Torino e a quella accozzaglia di cemento disabitato che si proclamano comuni olimpici, la valle di mezzo da rosta a oulx non ha avuto niente per sviluppare e potenziare risorse,(che non hanno il lezzo delle patate fritte) sparse in comuni poco noti ma ricchi di storia e potenzialità. veda onorevole io detesto i 5* per la loro supponenza e superficialità, ma lei politica di lungo corso, se ignora le cose sopracitate farebbe meglio a cambiare mestiere.
Spettabile signora Ruffino,
quando la smetterà di voler decidere a casa d’ altri ?
Se grandi eventi, grandi opere e cantieri portano benessere e progresso perchè non li propone a casa sua ovvero a Giaveno e in Valsangone dove siete tagliati fuori dal mondo ?
Non avete né austostrade, né stazione ferroviaria, nè inceneritore, nè discariche di rifiuti, non avete cave, non avete dighe, non avete strade statali, né valichi Né tunnel . Non siete nemmeno stati capaci di mantenere aperto un ospedale decente e parla di battute d’ arresto e danni incalcolabili. Avete boicotatto il TAV a casa vostra pur di vivere beati e tranquilli nel verde delle vostre ville con piscine ( assolutamente legittimo) . MA volete fare i comunisti SEMPRE con il C…….O degli altri.
Quando è che metterete a disposizione il vostro per creare migliaia di posti di lavoro e benessere alla regione Piemonte ? Penserà mica che bastano qualche quintale di porcini all’ anno e una sfilata di carnevale con gran polentata a creare PIL ?
Cominci con candidare Giaveno a sito nazionale per i rifiuti radioattivi e vedrà come fioccheranno i soldi pubblici e milioni di posti di lavoro !!!!!
Nell’ attesa di sentire proposte e cantieri a casa sua , le auguro un buon lavoro.
Il ricatto per legge è reato con severe pene previste nel codice penale.
Inviterei Ruffino, e colleghi anche di meno lungo corso, a smetterla con il ricatto dei posti di lavoro.
Un ricatto morale che non estorce denaro ma falso consenso per ogni sciagurata avventura finanziata con sempre maggiore debito pubblico.
I posti di lavoro, quando se ne volesse parlare a tutti i costi, sono e devono essere distinti in:
STABILI E DURATURI
(almeno pari alla durata del periodo contributivo degli occupati, quindi non meno di 40 anni).
TEMPORANEI O TRANSITORI
(di breve durata, pari ai tempi realizzazione dello specifico intervento finanziato, come per il mega esborso di Torino 2006 che ha lasciato senza commesse le aziende coinvolte e senza lavoro i loro dipendenti).
RISIBILI
(quando sono spacciati per contropartita dell’insediamento di grandi centri commerciali o di distribuzione tipo amazon)
FITTIZI
(quando sono solo promessi e mai realizzati di partner privati degli enti pubblici, entrati in scena in perfetta malafede sia dei primi che spesso di entrambi).