di NORMA RAIMONDO
OULX – Ognuno di noi conserva ricordi indelebili del proprio trascorso o presente amoroso. Suoni, profumi, luoghi che magari ad alcuni non scatenano emozioni, per altri sono invece abbinati a ricordi intensi. Così sarà, d’ora in poi, ripensando alla Carton Rapid Race, anche per un consistente gruppo di giovani, che nello scorso fine settimana hanno scelto le sponde della Dora quale ambientazione dell’addio al celibato di tre membri di differenti equipaggi.
Il più numeroso è stato il team proveniente dalla zona di Santena e Poirino, che ha solcato le acque valsusine a bordo di otto barche di cartone denominate “Squillo”, con numerazione progressiva da 1 ad 8. “Ci avevano contattati poiché volevano festeggiare l’addio al celibato dello sposo facendo rafting – racconta Gaetano La Porta dell’organizzazione dell’evento – ed a quel punto abbiamo suggerito loro di partecipare alla manifestazione, assicurando che si sarebbero divertiti ancora di più”.
Ma i ragazzi delle 8 Squillo non sono stati gli unici a scegliere di festeggiare in maniera alternativa il prossimo sì del loro amico. Anche altre due squadre hanno preferito evitare la classica festa, ubriacatura e possibile frequentazione di locali equivoci, optando invece per un’intrepida ed avvincente discesa nei gorghi della Dora insieme agli amici.
Dello sposo di uno degli equipaggi conosciamo soltanto il nome, nulla di più, si tratta di Federico: dell’altro, invece, sappiamo che era a bordo della barca numero 66, che non è riuscita a tagliare il traguardo. Tutti hanno cercato di resistere alle rapide della Dora: alcuni di loro sono dovuti soccombere, venendo recuperati dagli uomini del servizio volontario, altri hanno portato a termine la loro missione, distinguendosi per l’entusiasmo.
Gli occupanti della Squillo 3 si sono fatti ricordare anche per le nuvole colorate di polvere gialla dispensate al passaggio dinnanzi agli spettatori. E mentre dalle due sponde del fiume si alzavano gli incitamenti alla sopravvivenza dei celibanti, lo speaker dal suo stand ha dato anche notizia di una proposta di matrimonio: un concorrente russo, a bordo di una tra le ultime barche in dirittura d’arrivo, ha chiesto la mano alla sua fidanzata, russa anche lei, approfittando dell’inusuale contesto.
Una dichiarazione nella loro lingua, subito tradotta anche in italiano, con risposta affermativa della donna, che ha dato un tocco di romanticismo ad una giornata fino a quel momento già baciata da sole, allegria, successo e divertimento. Una giornata nella quale la parte del leone l’ha fatta senz’altro anche la grinta, profusa da tutti i partecipanti e, in particolar modo, dal team building de L’Oreal di Milano, che ha scelto l’alta valle per fare squadra divertendosi.