dall’UFFICIO STAMPA “RED BULL K3”
SUSA – l “Red Bull K3” in sole cinque edizioni consecutive è riuscito a diventare un evento di portata internazionale, con presenze di atleti da tutto il mondo, affascinati da una gara unica che in soli 9,7 chilometri portava dal centro di Susa, in vetta al Monte Rocciamelone a 3.538 metri. Tantissimi gli atleti di caratura mondiale che si sono cimentati su un percorso davvero affascinante, bellissimo, durissimo e spettacolare.
Nonostante ciò Red Bull non ha rinnovato la sponsorizzazione e senza uno sponsor valido è impossibile organizzare il K3 a un certo livello. Nonostante le tante
energie spese non siamo riusciti a trovare un nuovo sponsor. Questa cosa ci fa soffrire parecchio, perché noi siamo innamorati della nostra gara, siamo innamorati del Roccia e ci dispiace non poter organizzare una gara per la quale tutte le settimane riceviamo richieste da tutto il mondo. Speriamo di poter ripartire nel 2020.
Povera valle di Susa, non si riesce mai ad avere iniziative valide in questa valle morta…
…chi volete che investa ancora in una valle dove si grida solo NOTAV? Una Valle dove sono stati forzosamente coinvolti gli abitanti di certi paesi attribuendo ai medesimi l’appellativo di “comune NOTAV” mentre non lo sono affatto?
ecco. questo commento mancava.. praticamente con l’affermazione , anche se subliminale , si da credito al fatto che i grandi sponsor sono manipolati dai grandi potenti e quindi rinunciano a venire qui, poiche o si fa la tav o dobbiamo far capire che qui si muore di fame… esattamente il motivo per cui le grandi lobbyes devono stare molto alla larga.. moltissimo….anzi… il roccia restera’ meta di ottime persone di fede e appassionate di montagna.. la red bull, peccato, ha perso un ‘occasione o e’ stata consigliata male.
Mark, il mio commento non aveva messaggi subliminali occulti ma semplicemente voleva dire due cose:
1) tutto ciò che ne è seguito ai fatti legati a NOTAV ha fatto sì che i giornali stranieri abbiano detto peste e corna sulla Valsusa, allontanando turisti, investitori e quant’altro. Su qualche blog straniero c’era pure scritto di non usare l’autostrada perchè i NOTAV lanciavano sassi sulle auto in transito. Non vi è mai capitato, già solo a Torino, di sentir dire “in Valsusa siete tutti matti, io non ci vado”?
2) non si può scrivere “Comune NOTAV” senza aver sentito come la pensano le persone, è un arbitrio inaccettabile! E’ come scrivere su un cartello “Comune Comunista” o “Comune Fascista” solo perchè una minima percentuale lo è. ..impariamo dai barattoli di cibo, scrivendo “contiene una percentuale di NOTAV”
PROVARE CON LTB LYON >>TORINO
Le persone lungimiranti evitano sempre gli ottusi!!!!
Il destino di questa valle è segnato da tempo.
Meditate gente……meditate!!!!!
Peccato, era una gara che dava visibilità alla Valle. Probabilmente ľunica con 3000 m di dislivello positivo da superare.
Quando non avrete più niente da mangiare mangiatevi i vostri terreni cari i miei non tav ..Spero diventi una valle fantasma!
non ho terreni.. abito in valle davvero la cattiveria da lei scritta, possa ritorcersi quanto prima sul luogo dove vive lei… sperare come fa lei e’ davvero un pochismo senza pari. si vergogni.. avrebbe potuto esprimere nel merito in mille modi il suo pensiero. ha scelto il peggiore.
Vergognati te!!! oltre a non avere terreni fra poco non avrai neanche più il pane e neanche altri lo avranno per colpa di gente che la pensa come te!!!e per la cronaca sono nato e vivo in Valle e magari da più tempo di te!!!vergogna!
Signor Matteo, Lei è un gran ineducato, esprime le sue opinioni sbraitando e mancando di rispetto; impossibile dialogare e confrontarsi. Come disse Schopenhauer: “Di fronte agli sciocchi esiste un modo solo per rivelare la propria intelligenza. Quello di non parlare con loro”. Quindi inutile replicare alle sue parole.
Dentro il coro e nel rispetto di che sta fuori.
Alla Valle tengo come spererei facessero tutti i suoi abitanti indipendentemente da orientamenti politici ed ideologici.
Se, avendo a disposizione un evento sportivo affascinante è di pregio, un sponsor abbandona, prima di interrogarmi sui miei presunti demeriti proverei a riflettere su di esso e sulle sue motivazioni per questa scelta.
Sono d’accordo!
Uno sponsor potrebbe essere la diocesi di Susa, con una parte dell’otto per mille.
Non è possibile ridurre ad una questione si o no tav ogni cosa che avviene nella val Susa.
Come si fa a parlare di turismo in una valle che e’ vietato fare tutto e dove prevalgono leggi e divise a bizzeffe e si pensa solo alla speculazione edilizia?
La Francia troppo vicina ci fa morire soprattutto dal punto di vista turistico ma qualcuno pensa che sia x colpa dei no tav che la gente non viene piu’ e non per i disservizi aumentati negli ultimi anni. Giornate di gennaio che nei paesi turistici non si vede nessuno non e’ un bel segno.
Poi la montagna con relative manifestazioni sia alpinistiche che motoristiche (raduni offroad e turismo motorizzato) purtroppo sono anni che e’ morta x colpa dell’ignoranza di tanti amministratori
Ormai in Valsusa esiste il pensiero unico: TAV.
Tutto inizia e finisce lì.
Qualsiasi cosa accada oppure no.
A mio opinabile giudizio, non è questione di sì o no Tav, il problema sta’ nell’essere contro ogni cosa….Olimpiadi No, Alberghi No, eliski No,raduni in quota No, impianti sciistici No il tutto in nome della natura, poi ti guardi attorno e le nostre montagne sono abbandonate mentre in Trentino ed in valle d’Aosta, riescono a trarre profitto rispettando sul serio la natura, non a parole come i valsusini.
Non credo che si possa ridurre tutto ad una questione sulla TAV, uno sponsor lascia un evento se questo non garantisce adeguati ritorni economici o di immagine. Certo è che in valle non è mai esistita una politica di promozione turistica vera e propria, gli eventi sono spesso iniziative singole, le strutture ricettive non sono incentivate e i comuni non sono coordinati. Pertanto, tutto rimane in balia dei singoli organizzatori, non ci sono enti patrocinanti o che raccolgano sponsorizzazioni. Fino a che gli amministratori locali non capiranno che non si può più puntare tutto sulle seconde case e sulla stagione sciistica sempre più striminzita, non si andrà da nessuna parte.
La signora “filosofa” Caterina non accetta repliche bloccando la risposta…E bhe se questo è il livello preferisco non avere nulla a che rispondere a certi elementi..pur non sbraitando come dice lei…ma mi faccia il piacere come diceva il grande Totò!!!
…E poi lei cosa c’entra? Penso che il signor Mark possa anche difendersi da solo non?
Si scrive beh, non bhe….
Matteo non hai capito proprio un tubo parli di terreni come se fossero cose…ma sai da dove arriva cosa mangi?ma dove vivi al supermercato a fare le vasche e giri in macchina sulle autostrade?sveglia…e peccato che sei della Valle…prova a pensare di andare da un’altra parte che non hai capito cosa vuol dire tenerci al territorio in cui vivi…
Ma perché non andate “voi” da un’altra parte così almeno ci sarebbero le grandi opere e ci sarebbe occupazione per tutti.
La valle non a bisogno di perbenisti naturalisti e filosofi ma bensì di crescita.
È evidente che chi risponde a queste mie provocazoni è già con il culo al caldo ma vi posso assicurare che è pieno di famiglie che si sono rotte le palle di arrivare tirati alla fine mese.
Quindi risparmiatemi le vostre lezzioncine che non c’è ne bisogno.
Grazie maestra Caterina!
Poi gentilmente mi spiega come fa a fare in modo che non si possa rispondere sul suo infantile commento sulla chat…bye!
Prego, Le consiglierei di utilizare meglio il suo tempo ripassando l’ortografia: A fare in modo, lezzioncine…..ne ha veramente bisogno.
Mi ero persa queste chicche: non A bisogno, non c’è ne bisogno. Mi sa che deve tornare alle scuole elementari.
…bla bla bla…brava la maestrina!
…per fortuna in Valle abbiamo gente come lei che conosce bene l’ortografia ma che non capisce un tubo di tutto il resto…
L’ortografia va bene?
…tra l’altro lei non era quella che citando Schopenhauer non avrebbe più replicato ai miei commenti?
…mi sa che qua si predica bene ma si razzola male cara la mia maestrina…