dall’ENTE DI GESTIONE DEI PARCHI DELLE ALPI COZIE
AVIGLIANA – Come ogni anno, in questa stagione, ad Avigliana inizia la migrazione di rospi e rane dalmatine che si trasferiscono dalle aree di svernamento dei boschi collinari verso le zone umide del Parco Naturale dei Laghi di Avigliana per la riproduzione.
Già lo scorso fine settimana, complici la pioggia e le temperature miti, sono stati avvistati i primi esemplari di passaggio sulla pericolosa (soprattutto per loro) strada del Grignetto.
In realtà il grosso della migrazione deve ancora avvenire. È ai primi di marzo che la maggior parte di questi anfibi si sposta e, nella palude dei Mareschi, si iniziano a vedere strani movimenti nelle acque ferme e le ovature, in cordoni trasparenti quelle dei rospi, in masse tondeggianti quelle delle rane.
La cosa curiosa è che sono sempre prima i maschi a passare. che poi giunti ai limiti della zona umida si fermano in attesa che arrivino le fammine, molto più grandi, per salire sulla loro schiena e farsi trasportare. Accade a volte, che più di un maschio si avvinghi alla stessa femmina e che questa rischi l’annegamento e a volte soccomba.
Quest’anno, come nel 2020, le limitazione imposte a noi uomini dalle norme antiCovid saranno farorevoli alla fauna selvatica. Gli anfibi, forse non belli agli occhi dei più, sono utilissimi all’ecosistema e al genere umano nutrendosi di insetti fastidiosi come le zanzare, vermi, lumache, ed è importante proteggerli per la tutela della biodiversità.
Spostandosi di notte, il coprifuoco dalle ore 22 sarà loro d’aiuto, ancor più dei cartelli stradali a suo tempo sistemati lungo via Grignetto per sensibilizzare gli automobilisti invitandoli a rallentare e prestare particolare attenzione.
In ogni caso, in questo periodo, soprattutto nelle giornate miti e piovose: attenti ai rospi!!
In tanti si stanno dirigendo verso Montecitorio…..
Ci vuole un lockdown per proteggerli. Tutti a casa.
E’ iniziata la migrazione verso montecitorio, per salire sul carro del vincidraghi.