di IVO BLANDINO
SUSA – Una buona notizia per nonna Maria, l’anziana invalida costretta a vivere all’ultimo piano delle case popolari di Susa, in via Carlo Alberto Dalla Chiesa.
Dopo l’articolo pubblicato dal direttore di ValsusaOggi Fabio Tanzilli, nel settembre 2018, proprio oggi mercoledì 17 aprile l’Atc ha consegnato a nonna Maria le chiavi del nuovo alloggio al piano terra, dove potrà trasferirsi a breve. Il caso era stato sollevato dal nostro giornale con un articolo del 28 settembre.
Fino ad oggi per tornare a casa, Maria doveva salire tre rampe di scale (due lunghe e una breve) perché il suo alloggio si trovava al secondo piano. Il palazzo non è dotato di ascensori e neanche di montascale per disabili. Da mesi, quella che sarebbe una normale consuetudine era diventata un calvario. Esasperata dalla situazione, la figlia dell’anziana aveva chiesto aiuto a ValsusaOggi e il nostro giornale aveva denunciato il problema il 27 settembre.
In questi mesi la famiglia di nonna Maria ha quindi ripresentato la domanda ed oggi finalmente l’anziana invalida ha la sua nuova casa.
Maria è una tenera nonnina di 75 anni: è invalida, ben oltre il 75% (come certificato dall’Inps, al punto che dal 2012 ha ottenuto l’esonero a vita da future visite di controllo) e soffre di problemi alle gambe e al cuore, oltre che di altre patologie. Viveva da circa 15 anni all’ultimo piano nel palazzo delle case popolari in via Carlo Alberto Dalla Chiesa, vicino alla caserma dei carabinieri.
Il problema è stato finalmente risolto: dare voce ai lettori è la nostra prima missione, siamo al loro servizio.
“Grazie a voi della redazione di ValsusaOggi e al direttore Fabio Tanzilli, che ha sollevato il problema in modo che le istituzioni e la politica potessero ascoltarci – spiega la figlia Rosanna – grazie al presidente dell’Atc Mazzù, alla consigliera regionale Batzella e a tutti coloro che si sono interessati a mia mamma. Finalmente è finito il calvario”.
Tanti auguri a nonna Maria e alla sua cara famiglia.
Grazie Stefania Batzella. Una donna che si muove per chi non ha voce. Brava.
cosa non si fa per un voto, guarda caso si risolve tutto in periodo elettorale, che combinazione
dietro ad ogni successo c’è molto lavoro. Ma diamo a Cesare ciò che è di Cesare. Chi semina raccoglie. Chi non semina non raccoglie. Ricondurre tutto a periodo elettorale è semplicistico e superficiale. Il problema del condannare senza sapere è atavico. Amen.