VALSUSA, CAPRIOLO INVESTITO: “NESSUNO SI È FERMATO”

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Foto d’archivio

di ANDREA MUSACCHIO

CHIUSA DI SAN MICHELE – Nelle ultime settimane c’è stato un importante aumento riguardo agli investimenti di caprioli lungo le strade provinciali della bassa Val di Susa. Dopo i casi di Avigliana, lunedì 7 maggio è stato ritrovato il corpo di un capriolo in fin di vita sul ciglio della strada, a Chiusa San Michele. Come ormai d’abitudine, anche in questo caso non si è fermato nessuno per prestare soccorso all’animale selvatico, tantomeno chi lo ha investito. Gli unici a scendere dall’auto e a chiamare subito i soccorsi sono stati due giovani ragazzi.

“Lo abbiamo trovato di fronte al distributore Q8, nel comune di Chiusa San Michele, sanguinante e agonizzante – spiegano – Abbiamo chiamato chi di dovere, ma l’attesa era dall’una alle tre ore, pertanto l’abbiamo caricato in macchina e trasportato alla clinica di Grugliasco. L’animale ha riportato un trauma cranico, inoltre molto probabilmente, essendo una femmina, era anche incinta. Abbiamo provato molta vergogna (e anche schifo) per chi non si fermato e non ha prestato soccorso”.

Il capriolo è stato ricoverato in terapia intensiva per politraumatismo con frattura bacino, frattura omero e frattura esposta della articolazione scapolo-omerale. Il soggetto era in shock traumatico e con probabili emorragie interne.
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26 COMMENTI

        • cerca di evitare errori ortografici.. sai dopo aver conseguito una laurea in Economia e management un master e sentirsi dire che non sono educato e la logica ancor peggio, sai mi viene da riderci sopra…buona giornata a te che sei……..essendo educato, ma molto tengo a precisarlo, lascio interpretare a te come avrei potuto esprimermi nei tuoi confronti.

      • Finalmente una persona che capisce il perché erano contrariati….fortunatamente ci sono persone ancora oggi che amano gli animali a prescindere dalla razza…grazie.

    • Ma! mi domando dove uno trovi tanta malvagità… anche se mangiassero la fettina di pollo, voglio sperare che l’animale venga macellato seguendo la legge per farlo soffrire il meno possibile, un po’ diverso è vedere un animale agonizzare e infischiarsene. Stamattina ore 8,45 sulla stradina che collega Bruzolo con San Didero, un gattino piccolo purtroppo è stato investito…sono passata un po’ dopo, agonizzava a bordo strada sussultando in una maniera impressionante, mentre automobilisti e trattori andavano avanti e indietro senza fermarsi. La zona è di campagna, la strada stretta per cui bisogna andare piano. Come l’ho visto io, l’hanno visto altre persone. Un signore che si è fermato solamente perchè mi ha vista ferma e voleva curiosare, in parole povere mi ha detto “Tanto muore”. L’ho preso con uno straccio che di solito uso per il mio cane, messo in macchina e portato di corsa dal veterinario. Purtroppo, povera bestiola, effettivamente non ce l’ha fatta. Ma trovo veramente grave che le persone di fronte alla sofferenza altrui, animale o umana, non provino più nessun sussulto al cuore che li spinga ad agire verso un prossimo bisognoso, questo al di là del fatto che si possa realmente fare qualcosa o che ci si ritrovi impotenti di fronte alla morte. E’ un mondo egoista e spietato, che non si pone dei problemi nemmeno quando vede i bimbi morti spiaggiati in Libia, in Grecia o altrove. Un mondo dove non mi riconosco.

      • ma quanto sei grande….mi auguro che ci siano tante persone come te e i soccorritori del primo post..ho rischiato la vita a san giorio di susa quando ho visto un animale sulla statale…purtroppo senza speranza era ridotto in maniera ….oltre ad aver messo il giubbotto rinfrangente per farmi vedere e per spostarlo sul ciglio della strada( ORE 12.00) ,le macchine sfrecciavano senza preoccuparsi di nessuno.

        • Non mi sento grande, vorrei solo essere umana e aiutare chi ha bisogno, animali o umani che essi siano, solo che oggigiorno, a volte, vieni apostrofato malamente se lo fai… non importa, voglio continuare a essere me stessa. Grazie,buona giornata

    • cosa c’entra con quanto successo? Si apralva di omissione di soccorso ad un animale ferito…tra la’ltro imposto dal codice della strada….

  1. Non ci si ferma per i cristiani, figuriamoci per animali. Nuova società , nuova gente, tutto cambia…….in peggio. Se ci fosse CR7 con una gomma bucata, la valle in tilt.

    • Concordo pienamente… un mondo dove ciò che conta sono le saccocce piene di soldi e l’apparenza, niente altro.

    • Bisognerebbe … bisognerebbe che ci fosse una legge che rimborsi gli automobilisti quando, senza causa loro, investono un selvatico, visto e considerato che la selvaggina è proprietà dello stato. Se lei investe un cane, il proprietario è obbligato a pagare i danni. Se lei invece la mette sull’umanità e sensibilità dell’investitore allora le do’ ragione. Io mi sarei fermato in ogni caso.

      • Sa cosa è triste? Con tutto il dispiacere per un’auto rovinata ovviamente, il triste è che ci si preoccupa di chi è il proprietario del capriolo, della volpe, del cane, del gatto, in vista di risarcimenti, ma un po’ di pietà umana verso chi, senza colpa perchè agisce istintivamente, perde la vita in maniera straziante… Peccato, questo ci rende davvero poco umani verso il prossimo.

        • Forse non mi sono spiegato, e ne chiedo scusa, io volevo solo far presente che PURTROPPO la maggioranza degli investitori pensano al danno al proprio mezzo, senza pensare alle sofferenze dell’animale, però mi creda io sono a conoscenza di tanti automobilisti che hanno investito degli animali selvatici ma non si sono fermati perché sapevano che non avrebbero avuto nessun rimborso. Ripeto io non lo condivido ma purtroppo la realtà è questa.

  2. Ma! mi domando dove uno trovi tanta malvagità… anche se mangiassero la fettina di pollo, voglio sperare che l’animale venga macellato seguendo la legge per farlo soffrire il meno possibile, un po’ diverso è vedere un animale agonizzare e infischiarsene. Stamattina ore 8,45 sulla stradina che collega Bruzolo con San Didero, un gattino piccolo purtroppo è stato investito…sono passata un po’ dopo, agonizzava a bordo strada sussultando in una maniera impressionante, mentre automobilisti e trattori andavano avanti e indietro senza fermarsi. La zona è di campagna, la strada stretta per cui bisogna andare piano. Come l’ho visto io, l’hanno visto altre persone. Un signore che si è fermato solamente perchè mi ha vista ferma e voleva curiosare, in parole povere mi ha detto “Tanto muore”. L’ho preso con uno straccio che di solito uso per il mio cane, messo in macchina e portato di corsa dal veterinario. Purtroppo, povera bestiola, effettivamente non ce l’ha fatta. Ma trovo veramente grave che le persone di fronte alla sofferenza altrui, animale o umana, non provino più nessun sussulto al cuore che li spinga ad agire verso un prossimo bisognoso, questo al di là del fatto che si possa realmente fare qualcosa o che ci si ritrovi impotenti di fronte alla morte. E’ un mondo egoista e spietato, che non si pone dei problemi nemmeno quando vede i bimbi morti spiaggiati in Libia, in Grecia o altrove. Un mondo dove non mi riconosco.

  3. Invece di sparar sentenze a vanvera, è da sapere che il capriolo NON si può toccare anche se investito. Patrimonio faunistico dello stato che manco un veterinario può curare, solo la guardia forestale se ne può occupare. Invece è di proprietà dell’investitore se malauguratamente muore, come “risarcimento del danno subito al mezzo”.
    Meglio sarebbe che l’articolo scrivesse COSA FARE in questa circostanza…

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